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verticale

Masciarelli, 25 anni di Montepulciano “Marina Cvetic” in 12 bottiglie

Mauro Taino
di Mauro Taino
Redattore
24 giugno 2025 | 09:30

Raccontare 25 anni di Montepulciano d'Abruzzo in 12 calici non è cosa da poco, ma se a farlo sono Marina Cvetic e la cantina Masciarelli, l'esperienza assume i contorni di un viaggio nel tempo e nel calice. Anche perché ogni annata risulta unica, frutto di una filosofia che punta ad accompagnare il vino assecondandone le caratteristiche sin dalla raccolta. Capita così che i rimandi siano incrociati tra le diverse annate, senza una continuità forzata, ma con un lavoro sapiente in vigna e in cantina. Sede di questa verticale che dal 2021 ha riportato al secolo scorso (1999, l'etichetta più datata) la sede Ais di Monza e Brianza, guidata dal delegato Antonio Erba e con Alessandra Marras, responsabile gruppo relatori di delegazione, a condurre la degustazione.

Masciarelli, 25 anni di Montepulciano “Marina Cvetic” in 12 bottiglie

Marina Cvetic, titolare di Masciarelli, con l‘enologo Attilio Alfino, il delegato Ais Monza Antonio Erba e Alessandra Marras, responsabile gruppo relatori di delegazione

Masciarelli, la storia

La passione per la vigna accompagna Gianni Masciarelli fin dalla giovinezza, ispirata dal nonno materno Umberto. L'esperienza formativa decisiva avviene in Champagne, a contatto diretto con i piccoli produttori locali, che ne influenzano in modo profondo l'approccio qualitativo e artigianale al vino. Masciarelli Tenute Agricole nasce nel 1981 a San Martino sulla Marrucina (Chieti), per volontà di Gianni, tra i primi produttori a sperimentare in Abruzzo tecniche come l'allevamento Guyot e l'uso della barrique per l'affinamento di Montepulciano e Trebbiano.

Masciarelli, 25 anni di Montepulciano “Marina Cvetic” in 12 bottiglie

Gianni Masciarelli

Dal 1987 la storia aziendale si intreccia con quella di Marina Cvetic, compagna di vita e di lavoro di Gianni, con cui condivide la spinta verso una nuova dimensione internazionale per i vini abruzzesi. L'azienda è oggi guidata da Marina Cvetic e dalla figlia Miriam Lee Masciarelli, che proseguono l'impegno nella valorizzazione dei vitigni autoctoni abruzzesi.

Masciarelli, 25 anni di Montepulciano “Marina Cvetic” in 12 bottiglie

Masciarelli: vigneti a San Martino

La cantina produce 18 etichette suddivise in cinque linee (tra cui proprio la Selezione Marina Cvetic) e ha esteso l'attività anche all'accoglienza enoturistica grazie al recupero del seicentesco Castello di Semivicoli.

Montepulciano d'Abruzzo Riserva Marina Cvetic, la verticale

A presentare la selezione delle annate (1999, 2000, 2005, 2009, 2010, 2011, 2013, 2014, 2017, 2018, 2019 e 2021), la stessa Cvetic, accompagnata dall'enologo Attilio Alfino. «Assaggiando le diverse annate - ha detto la titolare - si scopre che ognuna è diversa, ma tutte sono buonissime. Questa bontà dimostra quanto lavoro ci sia dietro: un grande lavoro di squadra, un impegno in vigna continuo, una staffetta pazzesca, ma anche equilibrio e complessità. Ogni vino è un piccolo mondo complesso, fatto di pensieri che ti catturano. Ogni bottiglia ti prende la mente, il palato, il naso... chi più, chi meno, ed è sempre uno straordinario viaggio. Per noi il Montepulciano è molto più di un vino rosso: è il nostro stile di vita, la nostra essenza. Produrlo ogni anno meglio, interpretarlo in modo diverso, adattarlo al clima e ai cambiamenti dei nostri gusti è una sfida continua. È un vitigno bellissimo, che sentiamo davvero nostro e che ci rappresenta pienamente».

Masciarelli, 25 anni di Montepulciano “Marina Cvetic” in 12 bottiglie

Grande protagonista della serata il Montepulciano d’Abruzzo Riserva Marina Cvetic in 12 sue sfumature

Montepulciano d'Abruzzo Riserva Marina Cvetic, la degustazione

Dopo un'introduzione all'azienda e, più in generale, al terroir abruzzese nelle sue diverse sfumature e peculiarità, si è passati alla degustazione, per la quale si è scelto di procedere tradizionalmente partendo dall'annata più giovane.

  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2021: dal colore vivace e denso, al naso risulta fresco con note floreali, ma con sentori anche di amarena ed erbe officinali, quasi mentolate. Al gusto il tannino è già presente e piacevole, il vino presenta freschezza e una buona acidità ed ha una parte salina e minerale piuttosto rilevante.
  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2019: definita dall'azienda «l'ultima annata equilibrata e tranquilla», si distingue per la dolcezza del tannino e per la profondità di profumi: presenta sentori di mirtillo selvatico e di sottobosco, con note di liquirizia e cioccolato. In bocca si ritrova anche la liquirizia, ma anche l'arancia disidratata, con una parte tattile molto significativa.
  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2018: caratterizzato da un bouquet di profumi di fiori di campo ed eucalipto che si ritrovano anche nel calice. Dal tannino più verde rispetto ai vini precedenti, presenta più acidità che salinità.
  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2017: con sentori di rabarbaro, tamarindo e mora, in quest'annata torna ad affacciarsi la liquirizia sul finale quando emerge anche una spiccata mineralità.
  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2014: al naso emerge subito un sentore di fiore, quasi macerato, e una nota fruttata di ciliegia, accompagnate da erbe aromatiche e rosmarino che tornano anche in bocca, con un gusto caratterizzato da una parte balsamica.
  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2013: l'annata si caratterizza per la presenza di note di nocciola e tabacco, con un tannino praticamente perfetto, senza che si avverta la presenza del legno nonostante il passaggio in barrique.

Masciarelli, 25 anni di Montepulciano “Marina Cvetic” in 12 bottiglie

Le bottiglie degustate a Monza durante la verticale di Montepulciano d'Abruzzo Riserva Marina Cvetic

  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2011: vino ancora piuttosto chiuso dal punto di vista olfattivo, ma al gusto rivela freschezza e una bella acidità, con sentori di sottobosco e una nota agrumata
  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2010: nonostante i 15 anni di invecchiamento, la 2010 è un'esplosione di freschezza, pur rimanendo elegante e con un tannino più arrotondato rispetto alla 2021 che pure in qualche modo ricorda. In bocca ci sono anche rimandi a menta e cioccolato.
  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2009: Si presenta con una luminosa e impenetrabile veste granata. Al naso si apre con intensi sentori di humus, china, liquirizia e caffè, per poi evolvere su note di confettura di ciliegie nere e prugne secche, il tutto arricchito da un persistente sottofondo balsamico. L'ingresso al palato è d'impatto, carezzevole e avvolgente, sostenuto da una buona spalla acido-sapida e da una piacevole astringenza, con tannini presenti ma ben risolti.
  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2005: Si percepiscono note di frutta naturale che non risultano appesantite dal legno, sebbene piacevoli sfumature di spezie e vaniglia emergano sullo sfondo, con anche note di frutta, a partire dalla mela cotogna.
  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 2000: con sentori di alloro e castagne, al gusto presenta note decise di liquirizia, con toni di sigaro.
  • Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva S. Martino Rosso 1999: il naso arriva prima della bocca, con la freschezza che conquista subito l'olfatto con note di lavanda e iris, ma anche erbe aromatiche, come alloro e menta. E al gusto arrivano china, bergamotto e una nota un po' ematica.

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