«Il tempo è il valore essenziale per raggiungere la qualità che ci siamo prefissi», con questo impegno-sfida, Gianfranco Comincioli ha intrapreso una nuova strada per dare sempre più valore e qualità ai suoi vini. Un'idea per molti versi simile a quella già avviata nel veronese, dal più prestigioso produttore di "Amarone". Ritirare dal mercato, in sostanza, i propri vini, per evitare speculazioni sui prezzi e imitazioni e allo stesso tempo farli maturare, crescere e riportarli sul mercato fra qualche anno. A Puegnago (Bs), nell'antica dimora di famiglia, Comincioli con i figli, all'insegna dell'elogio alla lentezza ha dato il via al "Progetto Alpha'' che sostanzialmente vuole rilanciare l'antico vitigno della Valtènesi, il Groppello.
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Comincioli lancia il progetto Alpha
Comincioli, 1552 bottiglie per ogni annata ritirate dalla vendita per maturare tre anni
«Dopo 40 anni di ricerche ed esperienze - dice - con il rosso “Gropel 2015” iniziamo un nuovo percorso che sarà destinato a vini e vendemmie selezionate. Abbiamo deciso di riservare 1552 bottiglie per ogni annata, ritirandole dalla vendita. Queste verranno conservate nelle nostre cantine e riproposte solo dopo un percorso di maturazione in bottiglia di minimo 3 anni». Che un piccolo e prestigioso viticoltore (in base alle annate produce fra le 50 e 70mila bottiglie, apprezzate soprattutto ai tedeschi) in una zona sempre più vocata ai rosati- il suo Diamante è fra le eccellenze-lanci questa nuova “provocazione” nel momento di maggior vendita dei vini e affluenza turistica sul Garda, non è cosa da poco.
«Le bottiglie - precisa Comincioli - sono sin da ora prenotabili ma in quantità limitata per poter condividere questo progetto con i nostri più affezionati clienti. Crediamo che il tempo sia la chiave per valorizzare una grande annata. Investire su questo concetto è la nostra scelta».
Cambiamenti climatici, sul Garda preoccupazione per la vendemmia
Intanto si guarda (con non poche preoccupazioni) alla prossima vendemmia. Tradizionalmente nei vigneti attorno al lago si inizia a metà settembre: «Quest'anno - conclude Comincioli - sarà difficile a causa delle condizioni climatiche e quasi sicuramente si farà a fine settembre. Sarà un 2023 difficile per i rossi mentre invece si preannuncia buona per i rosati e i bianchi. Le reti ci hanno in gran parte salvato dalla grandine dei giorni scorsi, ma viste le conseguenze del meteo con acini non perfetti, non ci sono i presupposti per fare dei rossi importanti». Insomma, non vi è ancora nessuna certezza, a parte le bizze di Giove Pluvio.