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rubino intenso

Il “Buttafuoco” secondo la cantina Bosco del Sasso nell'Oltrepò Pavese

di Michele Pizzillo
12 ottobre 2023 | 11:07

Arrivare al Buttafuoco è un traguardo che, probabilmente, vogliono raggiungere tutti i bravi vignaioli dell'Oltrepò Pavese. Manuela Elsa Centinaio lo ha detto con candida sincerità presentando a Milano, nell'elegante ristorante The Manzoni, il suo Buttafuoco che è il secondo vino dell'azienda Bosco del Sasso che la vede in società con un amico d'infanzia, Marco Maggi, in questa avventura che loro definiscono un'esperienza divigna.

Il “Buttafuoco” secondo la cantina Bosco del Sasso nell'Oltrepò Pavese

Manuela Elsa Centinaio di Bosco del Sasso e Marco Maggi

Il Buttafuoco dell'azienda Bosco del Sasso

Una vigna di 4 ettari (nell'Oltrepò Pavese che produce il 60% del vino lombardo), ubicata nella frazione Roncole di Canneto Pavese, praticamente il cuore del territorio di questo vino iconico che tutte le cantine vorrebbero avere in catalogo. La signora Centinaio, con Maggi, è arrivata a produrlo dopo un anno dell'esordio nel mondo del vino, con lo spumante 19 09 Extra Dry dell'anno scorso, ottenuto da uve pinot nero in purezza spumantizzate con il metodo Martinotti. Maggi, invece, è già noto nel mondo del vino da diversi anni e nel 2022 è stato premiato al Vinitaly come il miglior vignaiolo della Lombardia con la sua azienda Maggi Francesco di Canneto Pavese.

Vediamo come i due amici hanno presento il Buttafuoco a Milano, che è stato “introdotto” nella serata di esordio dal presidente della Regione Lombardia Fontana. «Dopo un primo anno fatto di tanto impegno, possiamo ritenerci soddisfatti per l'apprezzamento dimostrato da clienti ed estimatori. Presentare la secondo etichetta di Bosco del Sasso è stato sfidante: dopo un lungo lavoro in vigneto per raggiungere il giusto equilibrio che rappresenti la nostra azienda e il territorio, è arrivato il nostro Buttafuoco, uno dei vanti di queste colline», ha detto Manuela Elsa Centinaio. Diverso l'approccio di Marco Maggi perché, dice «appena ho visto i quattro ettari vitati di Bosco del Sasso ho puntato tutto su questo vino funzionale per l'Oltrepò Pavese. Ho speso tantissimi anni del mio lavoro sul Buttafuoco, ed era fondamentale realizzarlo. Che sia arrivato dopo il primo è motivo di orgoglio. Io e Manuela siamo soddisfatti del valore e dell'autenticità che questa bottiglia così giovane e vivace può dare alla nostra azienda».

Com'è il Buttafuoco di Bosco del Sasso vendemmia 2022?

E siamo solo su una produzione di 3mila bottiglie ma le prospettive sono più che rosee. E, poi, a curare e monitorare l'intera filiera di produzione del vino, c'è l'enologo veneto Michele Zanardo, membro del Comitato nazionale vini Dop e Igp che, però, è stato folgorato dal Buttafuoco nel 1999, in occasione di una degustazione casuale durante il Vinitaly «e, per me, fu una vera folgorazione – ricorda ancora oggi – anche per una similitudine caratteriale con un vino rosso della mia zona, ovvero il Raboso Piave».

Il “Buttafuoco” secondo la cantina Bosco del Sasso nell'Oltrepò Pavese

Buttafuoco di Bosco del Sasso della vendemmia 2022

Secondo Zanardo l'idea, non semplice, è quella di produrre un vino rosso importante che mantenesse le caratteristiche di freschezza varietale incentrata sulla frutta rossa e che allo stesso sempre garantissi fragranza e bevibilità, senza incidenza del legno, uscendo sul mercato ad un anno dalla vinificazione. Il Buttafuoco di Bosco del Sasso della vendemmia 2022 ha raggiunto questo traguardo con le uve croatina, barbera e uva rara utilizzate per la produzione che sono state vinificate in acciaio con il vino affinato in bottiglia. È un vino che nel bicchiere colpisce per il suo colore rubino intenso; sapore avvolgente, morbido e di grande struttura sostenuti da nitidi ed eleganti sentori di frutta rossa matura. Un vino davvero elegante, armonico e grande equilibrio, che è ideale per accompagnare piatti di carni rosse, cacciagione e formaggi a pasta dura.

Bosco del Sasso
Frazione Roncole 8 - 27044 Canneto Pavese (Pv)
Tel 3385489374

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