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«Valpolicella Patrimonio Unesco» L'appello di Zaia al Ministro Martina

Gabriele Ancona
di Gabriele Ancona
vicedirettore
10 aprile 2017 | 15:00

«Dopo la candidatura delle terre del Prosecco, che mi auguro sia realtà nel 2018, ora dobbiamo pensare a candidare anche la Valpolicella nella lista dei patrimoni dell’umanità Unesco. Dopo le Langhe e le Colline di Conegliano e Valdobbiadene, è giunto il momento di pensare anche alle colline veronesi della Valpolicella. I territori del vino sono un grande biglietto da visita del nostro Paese da spendere nel mondo».

Luca Zaia - L’ultima idea di Zaia per il Veneto Valpolicella patrimonio Unesco

Luca Zaia

Questo il nuovo traguardo lanciato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia inaugurando a Verona la 51ª edizione del Vinitaly insieme al ministro Martina e al commissario europeo Hogan. «Ma un’altra grande sfida si prospetta - ha sostenuto Zaia - quella ambientale della certificazione del prodotto e del vigneto. In Veneto ci sono già esperienze virtuose di autoregolamentazione, come la Doc del Prosecco, che ha deciso di non utilizzare più tre presidi chimici tradizionali. Vogliamo essere i primi a investire sulle varietà resistenti, su vitigni che non necessitano più di trattamenti anticrittogamici».

Le uniche due regioni che sono state autorizzate sulle varietà resistenti sono infatti il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Tuttavia l’autorizzazione, così come attualmente normata, non è valida per le vigne a denominazione. «L’Italia - ha sottolineato Zaia - deve ripensare il sistema delle autorizzazioni e fare come negli Stati Uniti, in Germania, nella Repubblica Ceca, dove le varietà resistenti sono autorizzate a entrare nelle denominazioni d’origine».

Per informazioni: www.consorziovalpolicella.it

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