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La Fondazione Brunello di Montalcino nasce per la promozione del territorio

29 aprile 2016 | 18:58

Il “sistema Montalcino” da oggi è più forte. È stata infatti approvata dall’assemblea del Consorzio del Brunello la creazione della Fondazione territoriale Brunello di Montalcino. Sul modello di quelle bancarie, la fondazione è nata per sostenere finanziariamente progetti di sviluppo del territorio su diversi fronti: dal turismo al recupero e restauro di beni artistici e culturali ma anche nel campo del sociale e dell’integrazione.



La Fondazione, pur essendo espressione del Consorzio, avrà una gestione autonoma e non sarà comunque chiusa a partecipazioni e contributi esterni. Il Cda, che eleggerà il presidente entro il mese di maggio, sarà composto da sette consiglieri di cui 5 indicati dal consorzio ed uno dal il sindaco di Montalcino (Si), egli stesso membro del Cda, scelto tra le realtà rappresentative del mondo imprenditoriale. La scelta di inserire il sindaco di Montalcino nel board - in veste istituzionale e senza alcun ruolo politico - vuole essere un contributo alla migliore comprensione di quali siano ambiti e progetti che necessitano di maggiore intervento.

Le risorse da destinare al territorio verranno dal contributo volontario dei produttori, quantificabile in 1-2 centesimi a bottiglia, o meglio a “fascetta”, che, secondo le prime stime, consentirebbe di ottenere un budget iniziale di 150-200mila euro all’anno. I contributi non saranno distribuiti a pioggia ma, di anno in anno, puntando su progetti e idee concrete e ben delineate. Obiettivo è sostenere la crescita del sistema economico e sociale di Montalcino.

Fabrizio Bindocci
Fabrizio Bindocci

Come sottolinea il presidente Fabrizio Bindocci (nella foto), «questa iniziativa evidenzia il nuovo ruolo dei consorzi che da enti di tutela stanno diventando attori insostituibili della crescita e promozione dei territori. Un’esperienza, quella di una fondazione di un Consorzio del vino, già sperimentata in passato (dal Consorzio del Chianti Classico che, nel 1991, ha lanciato una sua fondazione, per la tutela del territorio e valorizzazione dei suoi beni artistici, culturali e ambientali), ma che con alcune peculiarità, e con il valore del brand del Brunello di Montalcino, tra i più forti a livello mondiale, potrebbe aprire una strada virtuosa ad altre importanti denominazioni del vino italiano che, in qualche modo, diventano “banche” per i loro territori. È un modello innovativo perché il valore aggiunto creato da Brunello rimane sul territorio e lo fa crescere».

Bernardo Losappio
Bernardo Losappio

Per il vicepresidente Bernardo Losappio (nella foto), che ha curato tutto l’iter che ha portato alla creazione della fondazione, «è uno strumento importante ed interessante per il territorio, uno strumento innovativo che vorremmo lasciare come ultimo segno di questo consiglio che concluderà il proprio mandato a maggio 2016. Noi crediamo nel ruolo del consorzio come forza economica che deve essere parte attiva dello sviluppo del territorio, territorio che nel suo complesso è uno dei grandi elementi che danno valore al Brunello di Montalcino e lo rendono unico, così come il Brunello continua a rendere importante Montalcino nel mondo».

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