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Lurisia guarda al bere miscelato Nuovo progetto “We want your mix”

Piera Genta
di Piera Genta
06 ottobre 2017 | 18:43

Al via il progetto dedicato alla mixology che nasce dalla collaborazione tra il marchio Lurisia, brand piemontese dell’acqua minerale e delle bibite, ed Affini, punto di riferimento della miscelazione torinese.

“We want your mix” è solo una delle tante tappe nel percorso di consolidamento della sua posizione di leader di valore e innovazione nel suo mercato.

(Lurisia guarda al bere miscelato Nuovo progetto We want your mix)

A gennaio di quest’anno un importante riassetto societario che ha visto l’entrata con un 33% di Idea Taste of Italy, primo fondo di private equity italiano nato nel 2014 specializzato nel settore agroalimentare, gestito da Idea Capital Funds Sgr del gruppo De Agostini, accanto alla famiglia Invernizzi, dagli anni Ottanta proprietaria dell’azienda, e Eataly, che aveva a sua volta investito in Lurisia nel 2004 e la nomina del nuovo ad Roberto Roccati, già direttore generale di Ceres Italia.

Il tutto finalizzato alla crescita dell’azienda, che vuole raddoppiare i volumi delle acque minerali - infatti nel 2018 entrerà in funzione la nuova sorgente - e posizionarsi come acqua di riferimento per la ristorazione di fascia alta e nel segmento delle bibite puntando anche sui mercati esteri. Una previsione di raddoppio del fatturato da 20 a 40 milioni nei prossimi 5 anni, il potenziamento dello stabilimento a due passi dalle terme e il lancio di una nuova piattaforma logistica nei pressi di Mondovì (Cn).

Per sviluppare la linea di prodotti dedicati alla mixology, Lurisia ha deciso di iniziare dai professionisti del settore, creando una community. Con la collaborazione di Davide Terenzio Pinto e la sua squadra di Affini si è svolto il primo workshop che ha visto la partecipazione di una trentina tra mixologist, bartender e operatori del settore con l’obiettivo di creare tre nuove toniche adatte ad essere mixate, ma non solo, in questa fase sono fondamentali i suggerimenti e le sollecitazioni che vengono direttamente dalle nuove tendenze. Dopo gli opportuni test sul campo in esclusiva per alcuni locali, la nuova linea sarà disponibile sul mercato tra un anno.

Lurisia ha una storia nata all’inizio del 900 come stabilimento termale e nel primo dopoguerra come imbottigliamento d’acqua minerale naturale. Oggi con la nuova sorgente d’acqua trovata nel 2013 viene superato il limite di imbottigliamento dei 100 milioni di litri per arrivare a 300 milioni. Acqua che genera il 60% del fattura attuale, 40% le bibite. Presente sul mercato Usa dal 1992, primo mercato estero che vale il 10% del totale. Ricerca della qualità, tutela ambientale messa in pratica nella politica di riutilizzo e riciclaggio delle bottiglie di vetro sono i valori che hanno guidato l’azienda.

(Lurisia guarda al bere miscelato Nuovo progetto We want your mix)

Nel 2008 è stata la prima acqua minerale a presentare una bottiglia di vetro di design “Bolle e Stille” dalla caratteristica forma a campana. Nello stesso anno, per dare sapore all’acqua, Lurisia è stata protagonista del lancio di una linea di bibite naturali ispirate alla tradizione italiana (chinotto, gazzosa, tonica e aranciata) prodotte con materie prime di alta qualità, in collaborazione con due Presidi Slow Food, il limone “sfusato” di Amalfi e il chinotto di Savona.

Per quanto riguarda le Terme, sono aperte tutto l’anno e sono attrezzate per la cura di varie patologie degli apparati respiratorio, digerente, dermatologico, osteomuscolare e ginecologico. Inoltre è presente un’area benessere con vasche di acqua a diverse temperature, bagno turco e sauna e con la possibilità di effettuare trattamenti estetici e massaggi di vario genere.

Per informazioni: lurisia.it

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