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Vino o birra a dieta, poi caffè senza zucchero? Il conto (amaro) delle calorie

C'è chi rinuncia a dolcificare il caffè a fine pasto ma si concede più di un bicchiere di alcolici al giorno, pensando di farla franca col girovita. Con le kcal non si bara: presentano sempre il conto. Parola dei medici. Facciamo chiarezza (e sfatiamo i falsi miti sull'alcol) con i pareri "Doc" di Niguarda e Multimedica

Davide Bortone
di Davide Bortone
13 gennaio 2024 | 13:11
Vino o birra a dieta, poi caffè senza zucchero? Il conto (amaro) delle calorie

Un bicchiere di vino da 12 gradi da 125 ml (per capirci, due dita) contiene circa 90 calorie. Circa la metà di una birra media da 400 ml e 5 gradi, che ne contiene 180. Il vino, dunque, contiene meno calorie della birra. Per capire ancora meglio quante calorie si assumono scegliendo uno o l’altro alcolico, è opportuno ricorrere alla comparazione con le zollette di zucchero. Il bicchiere di vino apporterà nel nostro organismo l’equivalente di 4 zollette, mentre la birra 8. E i superalcolici, allora? In un bicchierino da 40 ml per 30 d’alcol in volume si concentrano generalmente 120 calorie. In sostanza, l’amaro dopo il pasto equivale a 6 zollette di zucchero nel caffè. Anche se lo bevete “pas dosé”: senza zucchero.

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Vino, birra, superalcolici: tutta la verità sulle calorie che si assumono

Contiene più calorie il vino o la birra?

I medici dell’ospedale Niguarda di Milano raccomandano quindi la «moderazione»: «Ridurre il consumo di vino, birra, superalcolici è la strategia giusta per abbassare la probabilità di incorrere in problemi di salute gravi. Ma lasciare giù il bicchiere è una buona raccomandazione anche per la nostra linea». L’alcol etilico (etanolo) è la sostanza presente nelle bevande alcoliche che è responsabile della maggior parte dei danni che ne derivano dal consumo. In Italia viene considerata una unità (UA) di bevanda alcolica «una quantità di etanolo pari a 12 grammi», che corrisponde appunto a un bicchiere di vino da 125 ml o a una lattina di birra a media gradazione da 330 ml, o a un bicchierino di superalcolico da 40 ml.

«Secondo le linee guida per una sana alimentazione pubblicate dal Crea-Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione - ricordano i medici - le quantità di alcol da non superare per non incorrere in problemi di salute sono le seguenti: sotto i 18 anni qualunque consumo deve essere evitato; per donne adulte e anziani, ultra 65enni, il consumo giornaliero non deve superare 1 UA mentre per gli uomini adulti il consumo giornaliero non deve superare le 2 UA al giorno, indipendentemente dal tipo di bevanda consumata». Ed è proprio questo il «consumo» definito «a minor rischio».

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Alcol e dieta: ha più calorie il vino o la birra?

I falsi miti sull'alcol e i rischi dell'abuso

Il Gruppo Multimedica, altra rinomata eccellenza italiana nel settore della Sanità, va oltre e vuole sfatare i falsi miti sull’alcol che, al di là delle calorie di un bicchiere di vino o di birra, portano alcuni consumatori (disinformati) e bere più del dovuto. «Spesso si sente affermare che il vino contiene sostanze anti-invecchiamento e fa buon sangue, che l’amaro dopo i pasti fa digerire, che la birra disseta, che il whisky riscalda. In realtà - spiegano i medici - non è vero che il vino “fa buon sangue”: un abuso di alcol può essere responsabile di varie forme di anemia e di un aumento dei grassi presenti nel sangue. L’alcol non aiuta neppure la digestione, al contrario la rallenta e produce ipersecrezione gastrica con alterato svuotamento.

Le bevande alcoliche, poi, non dissetano ma, al contrario, disidratano». «L’alcol - continua Multimedica - richiede una maggiore quantità di acqua per il suo metabolismo, e in più aumenta le perdite di acqua attraverso le urine, in quanto provoca un blocco dell’ormone antidiuretico. Infine, l’alcol non riscalda e non dà forza. La vasodilatazione di cui è responsabile produce una momentanea e ingannevole sensazione di calore che comporta un ulteriore raffreddamento del corpo; essendo un sedativo produce solo una diminuzione del senso di affaticamento e di dolore. Solo una parte delle calorie provenienti dall’alcol possono essere utilizzate per il lavoro muscolare».

Vino e birra tendono a far vivere più a lungo, ma...

Secondo il centro medico, un bicchiere di vino da 12 gradi e 125 ml apporta, per la precisione, 84 kcal. Un bicchiere di birra da 4,5 gradi da 330 ml apporta 100 kcal. Un superalcolico da 20 gradi apporta 115 kcal. «L’etanolo - spiega il Gruppo Multimedica - è foriero di una cospicua quantità di calorie, che si sommano a quelle assunte con gli alimenti e possono quindi contribuire a far ingrassare. Ogni grammo di alcol fornisce 7 kcal, una quantità quasi doppia rispetto a quella fornita da un grammo di carboidrato o proteina (4 kcal), e quasi uguale a quella contenuta in 1 grammo di grassi (9 kcal)».

Inoltre, le calorie assunte sotto forma di alcol sono definite "vuote" poiché ogni caloria assunta non è associata a nessun nutriente utile per l’organismo». L’etanolo, quindi, non è una sostanza essenziale per l’organismo, poiché non nutriente e ad alto contenuto energetico. Ricorda comunque Multimedica che «numerose ricerche affermano che un uso regolare e moderato di bevande a bassa gradazione alcolica come vino e birra tendono a far vivere più a lungo e a presentare una minore incidenza di alcune malattie croniche rispetto a chi non beve e a chi ne fa un uso spropositato». In alto i calici, dunque, senza perdere di vista linea. E soprattutto la salute.

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