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sulla difensiva

Critiche e feedback sono opportunità per migliorare

Quando un direttore non è aperto a critiche, nega i suoi errori e colpe, non ascolta i suggerimenti e non è interessato ai feedback dei colleghi, è un direttore che avrà problemi e difficoltà nel dirigere la sua azienda

Ezio Indiani
di Ezio Indiani
Delegato nazionale Italia EHMA
28 settembre 2021 | 08:00

Essere un manager che vive sulla difensiva vuol dire essere un manager non all’altezza del ruolo che si ricopre. Quando un direttore non è aperto a critiche, nega i suoi errori e colpe, colpevolizza gli altri dei suoi errori, non ascolta i suggerimenti e non è interessato ai feedback dei colleghi, è un direttore che avrà molti problemi e difficoltà nel dirigere la sua azienda. Un buon direttore deve saper prendere le critiche e i feedback come un’opportunità unica per crescere umanamente e professionalmente.

Critiche e feedback sono opportunità per migliorare

Un manager è sulla difensiva quando non è sicuro di sé

Saper ascoltare attentamente le critiche è molto importante perché indirettamente si riconosce all’interlocutore la buona volontà di volerlo aiutare. Si denota la capacità di capire e riconoscere i propri limiti e la voglia di migliorarsi. La capacità di farsi carico dei fallimenti del proprio gruppo aiuta il direttore a creare una squadra forte e compatta e diventa il leader riconosciuto del gruppo non per il titolo professionale che ha ma per l’autorevolezza che questo comportamento conferisce al manager stesso. Un buon manager sa ringraziare i colleghi che gli fanno notare quando un suo comportamento crea difficoltà o incertezze nel gruppo.

Un manager è sulla difensiva quando non è sicuro di sé. Quando non conosce a fondo il lavoro che sta svolgendo o quando ritiene che qualcuno gli voglia soffiare il posto di lavoro. Un direttore sulla difensiva che riconosca questo suo problema e decida di affrontarlo per vincerlo, deve prima di tutto restare molto calmo e attento quando riceve dei feedback o appunti negativi dai colleghi. Prendere nota, capire a fondo e riflettere su quanto ti viene detto, capire il punto di vista dell’interlocutore e in ogni caso ringraziarlo per aver dedicato parte del suo tempo per farti riflettere su un tuo comportamento percepito da altri come negativo.

 

 

Un aspetto molto negativo nelle nostre carriere è quello di conoscere direttamente o indirettamente quelli che sono i nostri punti deboli e non attivarci per risolverli. Non cerchiamo di capire a fondo i motivi dei nostri problemi, non ci miglioriamo e oltretutto siamo così sciocchi da non delegare quello che non sappiamo fare bene perché pensiamo che questo metta in evidenza ancor di più le nostre debolezze. Non è così. Conoscere ed accettare le proprie debolezze è il primo passo verso la soluzione del problema e il nostro miglioramento professionale. Quindi ringraziamo chi ci fa notare i nostri punti deboli perché sono loro quelli che ci danno l’opportunità di migliorarci. I grandi successi non sono di chi non cade mai ma di cade e sa rialzarsi e ripartire.

 

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