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Piatto tipico pontino e cucina regionale: Matteo Lombardi vince entrambe le competizioni tra i giovani

Vincenzo D’Antonio
di Vincenzo D’Antonio
31 marzo 2021 | 10:11

La pandemia abitua anche a un ribaltamento nell’utilizzo delle nostre percezioni sensoriali. Accade così che si affronti con entusiasmo, con grande serietà (che è cosa altra dalla buffa seriosità) e con l’encomiabile bravura dei partecipanti, i due contestuali concorsi gastronomiciPiatto Tipico Pontino”, (vinto nella categoria senior da Roberto Grossi e nella categoria junior da Matteo Lombardi) alla sua 23° edizione e “Cucina regionale rivisitata in chiave moderna” alla sua 13° edizione (vinto da Matteo Lombardi, junior, e Alessandro Fiorletta, senior).

Lombetto di agnello in crosta con farcia alle olive e funghi pleurotus con verdure scottate e quenelle di patate aromatizzate Piatto tipico e cucina regionale: Lombardi vince tra i giovani

Lombetto di agnello in crosta con farcia alle olive e funghi pleurotus con verdure scottate e quenelle di patate aromatizzate

Giudizio a… distanza

Dal luogo fisico dell’Istituto alberghiero di Formia (Lt), ai luoghi altrettanto fisici ma disseminati quali le cucine dei ristoranti (chiusi al pubblico) e anche cucine domestiche dei gareggianti.

L’articolato giudizio, non potendo vertere sul gusto, si compone mediante la visione attenta del procedimento in cucina: la mise en place, l’approntamento, le tecniche di cottura, la porzionatura, ed altro ancora, oltre all’ascolto delle argomentazioni che lo chef adduce nello spiegare il perché ed il come della pietanza preparata. Funziona!

Un omaggio alla resilienza del settore

Ideatore dell'innovativo format volto a sottolineare la resilienza del settore ristorativo in tempi di pandemia, il presidente dell’Apcl (Associazione provinciale cuochi latina) Luigi Lombardi con la collaborazione della giornalista enogastronomica Tiziana Briguglio.

Ospiti d’eccezione la stella Michelin Simone Nardoni e il Sottosegretario di Stato al Mipaaf Francesco Battistoni che nel suo messaggio d’augurio ha voluto sottolineare quanto la figura del cuoco sia fondamentale per la promozione della grande tradizione enogastronomica del Belpaese e la diffusione della Dieta Mediterranea nel mondo.

La diffusione in tempo reale della manifestazione si è avuta con ben sei ore di diretta sui canali social YouTube e Facebook dell’Unione Cuochi Lazio e dell’Apcl in cui i concorrenti, ripresi dalla telecamera dello smartphone, hanno dovuto cimentarsi nell’esecuzione di una ricetta secondo le regole dettate dal big cooking contest. Ad essere giudicate, ribadiamolo, la composizione del piatto con gli ingredienti contenuti nel pacco sorpresa svelato poco prima della prova, la mise en place, l’ordine, la pulizia, il tempo impiegato, il materiale utilizzato, le tecniche di lavorazione, la creatività e la fantasia dei partecipanti.

Un’esperienza di concorso diversa

«Un’esperienza nuova, diversa – ha commentato il presidente di giuria Gianluca Tomasi - che seppur complicata ha permesso di veder lavorare i candidati e osservare come si sono posti nei confronti di questa nuova modalità molto bella e interessante».

Parole di apprezzamento per la tipologia di svolgimento dei concorsi sono state espresse anche dal presidente della Federazione Italiana Cuochi Rocco Pozzulo, dal presidente del Centro Italia della Fic (Federazione italiana cuochi) Luca Santini e dal presidente dell’Unione regionale Cuochi Lazio e rapporti istituzionali della Fic Alessandro Circiello che hanno ribadito come queste iniziative non solo servano a ritrovare lo spirito corporativo, ma possano fare da stimolo anche per l’organizzazione di altre gare a livello nazionale che vedano protagonista la categoria.

Consensi unanimi anche da parte dei presidenti delle associazioni provinciali Donato Savino (Roma), Elia Grillotti (Rieti) e Antonio Cristni (Frosinone) concordi nel sottolineare come il lavoro dello chef possa servire a migliorare il tessuto sociale ed economico dei territori nei quali si opera.

Per entrambe le competizioni tra i giovani vince Matteo Lombardi

La kermesse che originariamente avrebbe dovuto svolgersi nell’ottobre dello scorso anno in occasione delle celebrazioni per San Francesco Caracciolo, protettore dei cuochi, ha visto aggiudicarsi la medaglia d'oro in entrambe le competizioni, per la categoria junior, all’alunno dell’Istituto alberghiero Angelo Celletti di Formia, Matteo Lombardi, con il piatto: “Lombetto di agnello in crosta con farcia alle olive e funghi pleurotus con verdure scottate e quenelle di patate aromatizzate”. Medaglia di consolazione per gli allievi: Martina Pozzolini, Francesco Barletta, Salvatore Spinosa e Domenico Molitierno.

Piatto Tipico Pontino: tra i senior vince Roberto Grossi

Vincitore della 23°edizione del “Piatto Tipico Pontino”, per la categoria Senior, lo chef Roberto Grossi del ristorante “Evans” di Cassino (FR) con la ricetta: “Variazione di baccalà in tre consistenze con crema di patate allo zafferano”. Al secondo posto lo chef Luca Salvatore, anch’esso del ristorante Evans di Cassino (FR), con il piatto: “Né agro né dolce: millefoglie di rombo su crema di asparagi, carciofi in agrodolce e maionese alla senape”.

Luigi Lombardi Piatto tipico e cucina regionale: Lombardi vince tra i giovani
Luigi Lombardi, organizzatore dell'evento

Alessandro Fiorletta, il senior vincitore de la Cucina Regionale

Sempre per i professionisti, ad assicurarsi la 13° competizione regionale dedicata alla “Cucina Regionale rivisitata in chiave moderna”, lo chef Alessandro Fiorletta, patron del ristorante “Il Giglio Del Gusto” di Veroli (Fr) con “Ricordo di baccalà: bauletto di verza con baccalà cotto in olio cottura su crema di patata e curcuma con cipollotto, pinoli, salvia e polpa di riccio di mare”.

Al secondo posto, lo chef Davide De Martino di Latina con “Involtini di alici con uva passa, pinoli e guazzetto di scarola”. Medaglia di bronzo ex aequo invece per gli chef: Pietro Pecchia, Ermelinda Caramanica, Alessandro Sinibaldi, Vincenzo Vitiello, Ermenegildo Costigliola, Giovanna Biasillo e Andrea Papa.

Argutamente commenta l’ideatore dell’evento Luigi Lombardi: «Dopo la pandemia i ristoranti non saranno più quelli che eravamo abituati a frequentare e occasioni come queste dei concorsi possono essere d'aiuto per confrontarsi e riprogrammare anche il modo di riapprocciarsi a una clientela che almeno per i primi tempi sarà prevalentemente locale».

Ed è così. Vivace, appassionato e ben divulgato l’abile approccio sabbatico dei gareggianti, degli organizzatori e dei membri di giuria. E l’anno prossimo? In presenza, è l’augurio forte di tutti.

 

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