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Sì al bagno, no agli scivoli Slalom di regole per le piscine

10 giugno 2020 | 13:59

Distanziamento sociale, percorsi differenziati e conversione d’uso per le strutture presenti nei parchi acquatici. Sono state rese note oggi le linee aggiornate per la ripresa delle attività in piscina (che pure sono aperte dal 25 maggio). Qualche novità e tante conferme, soprattutto per quello che è diventato ormai il mantra di questa fase di ripresa, ovvero il distanziamento sociale, che dovrà essere mantenuto almeno per un metro, così come nei ristoranti, nei negozi e in tutti gli altri ambienti al chiuso.

Regole ferree per le piscine dei parchi acquatici - Sì al bagno, no agli scivoli Slalom di regole per le piscine

Regole ferree per le piscine dei parchi acquatici

All’ingresso di ogni struttura potrà essere rilevata la temperatura corporea (ma non è un obbligo), impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 gradi, mentre sono vietate le manifestazioni, gli le eventi, feste e gli intrattenimenti. Ma questo già si sapeva, un po' come accade per le spiagge.

Una novità riguarda le piscine finalizzate al gioco acquatico, che devono essere convertite in vasche per la balneazione. In altre parole, si può fare il bagno, ma non ci si può lanciare da uno scivolo, a meno che il gestore sia in grado di assicurare il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca e i limiti dei parametri nell’acqua. In quel caso viene data la possibilità di utilizzare vasche torrente, toboga, scivoli morbidi. Per quanto riguarda le piscine alimentate ad acqua di mare, è necessario mantenere la concentrazione di disinfettante nell'acqua, nei limiti raccomandati e nel rispetto delle norme e degli standard internazionali, preferibilmente nei limiti superiori della portata.

Per tutti gli altri ambienti, è bene redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale, se possibile prevedendo percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita e organizzando gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce.
 
E poi, ancora: dividere gli armadietti, dotare la struttura di dispenser con prodotti igienizzanti per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani già in entrata. Il distanziamento va assicurato anche nelle aree solarium e verdi, attraverso un distanziamento tra gli ombrelloni o i lettini da disinfettare puntualmente. Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico.

Infine le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina: prima di entrare nell’acqua di vasca provvedere a una accurata doccia; è obbligatorio l’uso della cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua; ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi. Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni.

Le norme aggiuntive diramate oggi vanno ad aggiungersi alle disposizioni contenute nell'Allegato 17 del DPCM del 17 maggio 2020 e si applicano alle piscine pubbliche, alle piscine finalizzate a gioco acquatico e a uso collettivo inserite in strutture adibite ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.). Sono escluse le piscine a usi speciali di cura, di riabilitazione e termale, e quelle alimentate ad acqua di mare.

Queste le principali regole da rispettare nelle piscine, oltre alle comuni norme igienico-comportamentali:
  • le distanze da tenere, vale a dire almeno 7 mq come superficie di acqua a persona nelle vasche almeno 1 metro e mezzo per le persone sedute su sdraio e lettini tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi nelle aree solarium e verdi, e non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona; si raccomanda ai genitori o accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado di autonomia e l'età;
  • vietato l'accesso del pubblico alle tribune;
  • divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti;
  • obbligo di riporre gli indumenti e gli oggetti personali dentro la borsa personale, anche se all'interno degli armadietti che in ogni caso non è consentito condividere;
  • evitare l'uso promiscuo di oggetti e biancheria prima di entrare nell'acqua di vasca;
  • provvedere ad una accurata doccia con sapone su tutto il corpo;
  • è obbligatorio l'uso della cuffia;
  • è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua;
  • ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi.

Ai gestori è richiesto di:
  • informare sulle misure di prevenzione organizzare gli spazi e le attività in modo da garantire il distanziamento sociale;
  • pianificare le attività il più possibile per evitare condizioni di aggregazione privilegiare l'accesso agli impianti tramite prenotazione;
  • mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni;
  • assicurare l'efficacia della filiera dei trattamenti dell'acqua e i limiti dei parametri stabiliti;
  • garantire regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.) in particolare, le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare;
  • dotare le strutture di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani dei frequentatori in punti ben visibili e nelle aree di frequente transito, nell'area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori;
  • l'igiene delle mani potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5°C.

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