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Il messaggio dello chef Zonfa: Fare il pane? Meglio dello psicologo

13 aprile 2020 | 16:00

Fare il pane aiuta a sopravvivere ed è senz’altro meglio che andare dallo psicologo. Il messaggio, postato sui social, è di William Zonfa, cuoco stellato del ristorante Il Magione Papale de L’Aquila.

William Zonfa - Il messaggio dello chef Zonfa: Fare il pane? Meglio dello piscologo

William Zonfa

«Stare in cucina, magari fare esperimenti, sprecare pure qualcosa – dice – può aiutare la gente a sopravvivere. Ben venga, dunque, in questi giorni di solitudine, questa overdose di video mangerecci, impastatori, spiattellatori postati sui social».
William Zonfa ha scelto la giornata festiva di Pasquetta per rivolgersi ai suoi clienti e, in un certo senso, a tutto il Paese. «Noi ristoratori saremo tra gli ultimi a riaprire e allora noi con umiltà vi diciamo: state a casa e cucinate, mangiate, e se vi serve, vi diamo tutti i consigli della terra – continua Zonfa – Curiamoci tutti con una maggiore attenzione in casa al nostro cibo. Ci ingrasseremo? Vabbè, dimagriremo dopo. Improvvisate, usate la fantasia, non è grave se una cosa non viene bene, recuperiamo tutti la funzione associativa della tavola, il valore morale del convivio. Noi ristoratori, noi che facciamo una cucina gourmet, siamo sul baratro, ma io mi sforzo di andare a letto sereno lo stesso: se qualcuno vuole le mie ricette i miei consigli, glieli do volentieri».

Il messaggio del cuoco aquilano è anche l’occasione per riflettere sullo stato di salute di tutto il comparto dell’accoglienza de L’Aquila, a 11 anni dal terremoto del 2009: «E pensare che dall'anno scorso avevamo rivisto del turismo - continua lo chef stellato - io ne sento molti dire 'chissà se reggo questa seconda botta'. Ci siamo rimboccati le maniche allora, lo rifaremo anche stavolta a patto di capire una cosa: dovremo ripartire anche in campo agroalimentare dalla nostra prossimità. Acquistare specie all'inizio prodotti abruzzesi per far ripartire il lavoro locale, le nostre eccellenze, a vantaggio della sostenibilità e della diversità. Insomma, dobbiamo restare umili. Io per esempio oggi a casa mi cucino una coratella, roba dei nostri pastori».

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