‘Nnumari, evento voluto da Pino Cuttaia per sensibilizzare l’opinione pubblica sul recupero di alcuni valori mediterranei necessari per costruire ponti piuttosto che muri, è stata l’occasione anche per pensare ad un manifesto che metta nero su bianco questa idea.
Il Mediterraneo riparte dalla Cucina
Sono state giornate intense che hanno visto tra i protagonisti i cuochi provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo, tutti uniti dal desiderio di condividere i propri saperi e sapori e lasciarsi contaminare da quelli dei colleghi.
Il Manifesto si fonderà su tre punti fermi quali tradizione, educazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni; elementi tenuti insieme dalla Cucina, simbolo di cultura, condivisione e luogo dove ridurre concretamente gli sprechi alimentari.
Convinti e intraprendenti in questo senso i cuochi arrivati a Licata per l’evento: «'Nnumari - ha detto
Corrado Assenza del Caffè Sicilia - è una cambiale in bianco, è tenere accesa una speranza perché la comunità dei popoli del Mediterraneo può contribuire spontaneamente alla salvezza del mare e dell'ambiente. 'Nnumari ha la capacità di coagulare intelligenze e professionalità che hanno l'obbligo di lavorare in quella direzione».
Corrado Assenza
«Siamo qui per divertirci - ha osservato
Andrea Migliaccio del ristorante L’Olivo - e per partecipare ad un progetto importante che è salvare il Mediterraneo. Essere qui è un onore anche perché la Sicilia, anche se in piccola parte, mi appartiene».
Andrea Migliaccio
Andrea Berton, del ristorante Berton, ha stimolato l’intervento delle istituzioni: «Dovremmo essere supportati un po' di più dalle istituzioni perché il cibo richiama il turismo e il turismo in Italia è una parte importante per l'economia».
Andrea Berton
Lo spirito di ‘Nnumari è stato invece riassunto da
Matteo Baronetto (Ristorante Del Cambio): «Credo che trovarci qui sia stato un momento bellissimo di incontro tra colleghi e amici che all'insegna dell'unione e della contaminazione. Nessuno ha coltivato il suo ego, nessuno ha partecipato con autoreferenzialità. Si è respirata l'aria della Sicilia contagiati dalla voglia di fare e dall'entusiasmo di Pino Cuttaia».
Matteo Baronetto