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preoccupazione

Guide turistiche, troppi candidati per il bando: ConfGuide lancia l'allarme

27 febbraio 2025 | 17:25

Oltre 27mila domande per il primo bando nazionale per guide turistiche. Un numero che supera di gran lunga quello degli attuali professionisti registrati sull'elenco nazionale del ministero del Turismo, pari a circa 14mila. Il termine per le iscrizioni si è chiuso ufficialmente nella giornata di giovedì 27 febbraio, lasciando spazio a riflessioni sulle conseguenze che questa ondata di nuovi aspiranti potrebbe avere sul settore. ConfGuide, la Federazione nazionale delle guide turistiche aderente a Confcommercio Professioni, esprime timori soprattutto sulla tenuta qualitativa della professione.

Guide turistiche, troppi candidati per il bando: ConfGuide lancia l'allarme

Bando guide turistiche: oltre 27mila domande, ConfGuide lancia l‘allarme qualità

«Numeri elevati che, per quanto prevedibili dopo tanti anni, non possono che preoccupare e che impongono riflessioni» sottolinea Valeria Gerli, presidente di ConfGuide. Il rischio, secondo l'associazione, è che l'ingresso sul mercato di un numero così alto di nuovi professionisti possa creare un effetto destabilizzante, soprattutto in un settore che richiede competenze specifiche e un'elevata preparazione. Alcuni territori lamentano effettivamente una carenza di guide abilitate, ma triplicare in un solo anno il numero di operatori può avere conseguenze difficili da gestire.

Bando guide turistiche: boom di domande, ma ConfGuide avverte sui rischi

L'altra grande preoccupazione riguarda la qualità dei servizi offerti. E Gerli avverte: «Temiamo inoltre che, come ulteriore conseguenza, si abbassi il livello qualitativo dei servizi offerti, in un contesto che, invece, chiede sempre maggiore qualità, anche per contrastare i fenomeni di "overtourism"». Il tema della preparazione delle guide è da sempre cruciale e l'alto numero di candidati pone interrogativi sulla capacità del sistema di selezionare e formare adeguatamente i nuovi professionisti.

A preoccupare ConfGuide non è solo il numero di domande presentate, ma anche la revisione dei requisiti per accedere alla professione: la Federazione aveva già infatti espresso perplessità sulla modifica dell'impianto della riforma voluta dalla Commissione europea, che ha abbassato il livello di accesso da laurea a diploma e ridotto da due a una le lingue straniere richieste, con un livello minimo di conoscenza fissato a B2. Nonostante le criticità evidenziate, ConfGuide riconosce l'importanza della riforma, attesa da oltre dieci anni, e augura a tutti i candidati di affrontare con successo il percorso di selezione: «A tutti i candidati, esprimiamo l'augurio che dalle prove d'esame emergano i più meritevoli, qualificati e preparati, perché è di costoro che turismo e cultura hanno bisogno» conclude Gerli, invitando gli aspiranti a rivolgersi alle sedi locali della Federazione per ottenere informazioni e supporto.

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