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Nel Bresciano

Metti una cena in vigna, lontani dal caldo e sotto un cielo di stelle

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
04 agosto 2022 | 05:00

“Metti una cena isolati in vigna” come stile, buon gusto e norme sanitarie comandano per combattere il caldo feroce di luglio e agosto. A Capriano del Colle, nel Bresciano, quattro giovani hanno dato vita ad una piacevole esperienza. Un connubio soft fra cibo e musica, sotto il cielo stellato nel borgo di San Lorenzo, "controllati" dal campanile che domina il monte Netto. 

Metti una cena in vigna, lontani dal caldo e sotto un cielo di stelle

Cantina Lazzari e Finil del Pret insieme 

«Nulla di straordinario - hanno sottolineato il viticoltore Davide Lazzari e gli chef-ristoratori Simone Bianchetti e i fratelli Silvia e Stefano Loda, organizzatori dell'evento - Semplicemente una esperienza all'aria aperta che abbiamo voluto fare rispettando tutte le norme igieniche, con rigorosi controlli di sicurezza e cibi di alta qualità». 

Un bel matrimonio fra la cantina Lazzari (narratori del Capriano del Colle Doc) e l'osteria Finil del Pret di Comezzano Cizzago (piatti della tradizione rivisitati con il massimo rispetto delle materie prime). Nel fine settimana propongono l'evento gastronomico tra i filari, con l’accompagnamento delle arie classiche eseguite da un giovane complesso musicale. Piatti leggeri, soprattutto a base di verdure, come comanda la stagione e vini eccellenti, nell'ambito delle numerose iniziative promosse della strada dei Colli dei Longobardi.

Metti una cena in vigna, lontani dal caldo e sotto un cielo di stelle

E vale la pena ricordare  quello che scriveva nel 1570 nel "Libellus de vino mordaci" a proposito dei vini di questi luoghi, il medico bresciano Girolamo Conforti: «All'illustrissimo e valorosissimo Sforza Pallavicino, comandante dell'esercito veneziano... Chi è sazio di vino e cibo avrà vigore  nella lotta contro il nemico... Tu, che hai per me la grandezza di un nume ricevi  questo nostro vino che consacriamo sui tuoi altari. E se non vuoi bere, ti chiedo comunque di assaggiarlo. Sono infatti le primizie della mia vigna le quali, anche se non sono ancora mature o soavi per la loro natura, tuttavia riceveranno da te, come da un secondo sole, soavità e maturità e diventeranno, al palato di chi le gusta, più dolci e piacevoli». 

 

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