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Allarme

Calo del Pil, inflazione alle stelle e consumi in crisi gelano la ripresa

Confcommercio tratteggia un quadro a tinte fosche nell'ultimo rapporto sulla congiuntura. “I mesi estivi si sono aperti all'insegna di una preoccupante incertezza. Oggi è difficile prevedere la fine della fiammata inflazionistica”

19 luglio 2022 | 11:26

Il Prodotto interno lordo in calo dello 0,6% a luglio e un'inflazione che corre ad un ritmo dell'8,2% tendenziale: questo il quadro tratteggiato dall'Ufficio studi di Confcommercio nell'ultimo rapporto sulla congiuntura. «I mesi estivi si sono aperti all’insegna di un preoccupante clima d’incertezza. Il quadro internazionale appare ancora molto complesso e non si intravedono segnali di risoluzione del conflitto in Ucraina - dichiara Confcommercio - I mercati delle materie prime continuano a essere attraversati da turbolenza, elemento che cotribuisce a rendere complicata l'individuazione della fiammata inflazionistica».

Calo del Pil, inflazione alle stelle e consumi in crisi gelano la ripresa

Pil, inflazione e consumi: il luglio a tinte fosche di Confcommercio

Dense nubi si stanno addensando sulla ripresa dell'economia Italiana. Lo segnala lo studio sulla congiuntura di Confcommercio. Il primo campanello d'allarme è quello del Pil, il cui andamento da maggio ha iniziato a segnare una diminuzione, rispetto al valore atteso.

Il secondo campanello d'allarme riguarda i consumi. A giugno la domanda si è concentrata verso alcuni tipi di servizi, cresciuti di quasi il 12% rispetto all'anno scorso; e in particolare verso il turismo e il tempo libero. Ma per quanto riguarda i beni c'è stato un calo di oltre il 3% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Anche per gli alimentari per Confcommercio si è consolidato un segnale di ridimensionamento della domanda.

A questi fenomeni si aggiungono le "tensioni" inflazionistiche che non accennano ad attenuarsi, con un incremento dei prezzi al consumo atteso a luglio allo 0,7%, con una variazione dell’8,2% su base annua.

Per Confcommercio famiglie stanno iniziando a tirare la cinghia

Confcommercio prevede quindi mesi difficili per quanto riguarda i consumi.

«Il perdurare di questa situazione con dinamiche dei prezzi particolarmente accentuate per molti beni e servizi per le quali le famiglie hanno margini limitati nella compressione dei relativi consumi non potrà non influire sui comportamenti delle famiglie - ha spiegato Confcommercio - L’espansione della quota destinata alle spese obbligate, in un contesto di stagnazione o riduzione del reddito disponibile, è destinata a riflettersi sulla domanda di quella parte dei consumi liberi che, soprattutto per quanto attiene ai servizi, sono ben lontani dall’avere recuperato i livelli del 2019».

Il presidente di Confcomercio Sangalli: «Il Governo non può cadere in questa situazione. Serve una guida per uscire dalla crisi»

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, invoca una presa di posizione da parte del Governo. Per Sangalli urge scongiurare la crisi di Governo, minacciata dal premier Mario Draghi nei giorni scorsi. «I consumi rallentano, l’inflazione cresce, il conflitto in Ucraina continua e preoccupa la prospettiva delle restrizioni monetarie. In questo contesto, la crisi politica rischia di ripercuotersi pesantemente su quella economica - ha premesso Sangalli - Serve, invece, la guida di Mario Draghi e un’azione di governo sempre più efficace per gestire al meglio le risorse del PNRR, la legge di bilancio e le riforme strutturali che il Paese attende». 

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