E' iniziata la
settantunesima edizione del festival di Sanremo che ci accompegnerà per cinque lunghissime serate e che culminerà con la finalissima di sabato 6 Marzo. Fiorello e Amadeus aprono la prima serata e l'Ariston senza pubblico con gli applausi registrati lascia
un'infinita tristezza che rapprensenta a pieno la situazione che sta attraversando il nostro paese e più in generale tutto il mondo. Ma la gara entra subito nel vivo con le esibizioni delle giovani proposte.
Giovani Proposte
Gaudiano (Polvere da sparo): Gaudiano canta bene e alcuni punti del pezzo evidenziano una bella estensione vocale. Ha un bel faccino che gli consente di volare alla serata di venerdì ma la canzone per ora è rimandata.
5,5 Bello che non BallaElena Faggi (Che ne so): Ragazza giovanissima che sale sul palco con un look da scolaretta. La canzone al primo ascolto è poca cosa con degli arrangiamenti davvero elementari, lei canta anche benino ma il risultato è mediocre.
5,5 Acerba
Avincola (Goal): Sicuramente il più allegro e ironico tra i giovani e si presenta con una canzone indie, genere che negli ultimi anni è in escalation. Tuttavia è un indie spensierato e piacevole che ci piace. Meritava più degli altri. 7 Un peccato
Folcast (Scopriti): La canzone è davvero noiosa non decolla mai e non ci scalda neanche un po. Per stasera rimarremo coperti. Lui tuttavia passa il turno e va direttamente alla serata di venerdì. 5 Freddo
Big
Arisa (Potevi fare di più):La canzone non si cuce per niente su Arisa, le parti basse sono troppo basse per lei e le parti alte sono troppo alte. Arisa cerca di interpretare il pezzo meglio che può ma il risultato è deludente. I fausti di un tempo e le due vittorie al festival sono ormai lontani. 4,5 Potevi fare di più
Colapesce e Dimartino (Musica leggerissima): Sono i favoriti dai bookmaker nonostante siano al loro primo Sanremo. La canzone è orecchiabile e molto radiofonica, e questo spiega le quote basse a loro favore. Il senso della canzone però è tutto nel titolo: una canzone leggerissima. Per noi è difficile che vinca.
6 Politico
Aiello (Ora): Anche per Aiello è il primo Sanremo e si vede. Si ha la senzazione che non canti benissimo e che sia più preoccupato di come stare sul palco che del risultato canoro. Tuttavia può migliore nel corso delle serate. 6+ di IncoraggiamentoFrancesca Michelin e Fedez (Chiamami per nome): Ci aspettavamo una canzone musicalmente più leggera ammettiamolo. Facciamo mea culpa allora; perchè la canzone è ben strutturata e curata. Fedez regge il palco, lo regge bene e dopo un inizio così così si riscatta anche vocalmente.
7 Rodati
Max Gazzè e Trifluoperazina Monstery Band (Il Farmacista): Sulle orme di Elio e le storie tese e Achille Lauro, Max Gazzè promette trasformismo per tutte e cinque le serate. Brillante la citazione al film
Frankenstein Junior ma poi poco altro. La canzone ricorda altre sue del passato ma migliori di questa.
5,5 Deludente ma divertente
Noemi (Glicine): Il cambiamento fisico è di Noemi è notevole: affascinante lei e la sua voce. La canzone invece è una bolla di sapone: banalissima. Il titolo faceva ben sperare ma poi si rivela la classica canzone sanremese sentita ma che nel contesto potrebbe funzionare. 6 e mezzo. Senza infamia e senza lode
Madame (Voce): Brava. Sta sul palco come una veterana nonostante abbia appena 18 anni. Buona interpretazione. La canzone può crescere nel corso delle serate e sperare in un piazzamento. 7 Rivelazione
Maneskin (Zitti e buoni): Ci risvegliano dal torpore della serata oggettivamente un pò spenta. Portano un po di rock che male non fa. L'orchestra si incastra molto bene col sound del pezzo e rispetto a quanto ascoltato fino a questo momento è una ventata d'aria fresca. 7.5 Nottambuli
Ghemon (Momento perfetto): Genere della canzone un po' di nicchia, adatto per una serata in balera. Ma anche le balere di questi periodi sono chiuse ,ed ascoltando questo pezzo, senza grossi rimpianti. 5 Invecchiato
Coma Cose (Fiamme negli occhi): Convincenti. Sono davvero una delle cose più interessanti del paronama musicale italiano. Si divertono sul palco e ci fanno divertire nonostante l'ora davvero tarda. Cuoriosi di risentirli. 7+. Innovativi
Annalisa (Dieci): Bellissima ed elegante. Sappiamo che per lei il problema è sempre la canzone. La sensazione è che rispetto alle ultime partecipazioni sia più forte, merito di essersela scritta da sola. Sarà la volta buona? 8. Aspettando il Dieci
Francesco Renga (Quando trovo te): Ormai è un veterano del Festival; fa ritorno all'Ariston con una canzone oggettivamente debolissima rispetto a successi passati come Angelo e La tua bellezza. Anche vocalmente la canzone non rende giustizia alla sua potenza vocale; che invece in questo brano si tramuta in urlati spaventosi. 4,5Delusione
Fasma (Parlami): La quantità di autotune che usa è considerevole; ma lo usa sempre molto bene. L'anno scorso ha sfiorato la vittoria tra i giovani e l'avrebbe anche meritata. La canzone è la migliore della serata, quanto meno al primo ascolto, un vero peccato averlo lasciato cantare a quest'ora. Poco male se sbaglia sul finire, domani le radio saranno tutte sue. 8.5 In rampa di lancio
La classifica demoscopica della prima serata