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Strade del vino e dell’olio: «Turismo volano dell’economia»

19 febbraio 2021 | 16:55

La Federazione nazionale delle Strade del vino, dell’olio e dei sapori ha espresso apprezzamento per l’istituzione del ministero del Turismo nell’ambito del neonato governo e per le parole pronunciate dal Premier Mario Draghi nel discorso al Senato dello scorso 17 febbraio, riguardanti il comparto. Il presidente della Federazione, Paolo Morbidoni, ritiene che sia strategico «valorizzare le competenze maturate nei territori, sfruttare l’operatività di realtà già costituite e rappresentative, di partenariati orizzontali, come le Strade del vino, dell’olio e dei sapori, ma non solo, per spendere presto e bene le risorse che saranno disponibili, sapendo che il turismo rurale ed enogastronomico rappresenta una fondamentale risposta per creare occasioni di lavoro qualificate, mantenere vitalità nelle campagne e nei borghi, conservare il territorio e valorizzare la straordinaria biodiversità di questo Paese».

Strade del vino e dell’olio: «Turismo volano dell’economia»

La nascita di un Ministero ad hoc è certamente un’opportunità da cogliere, con l’auspicio che i tempi per renderlo operativo, trasferendo le competenze dal ministero per i Beni e le attività culturali, non siano lunghi.

La Federazione delle Strade del vino, dell’olio e dei sapori d’Italia è pronta a dare il suo contributo, ripartendo da dove il lavoro si era interrotto. «Subito un tavolo di confronto - conclude Morbidoni - con i nuovi ministri dell’Agricoltura, on. Stefano Patuanelli, e del Turismo, on. Massimo Garavaglia, insieme alle principali associazioni di settore che si occupano di enoturismo, ripartendo dal “Patto di Spello”, siglato lo scorso novembre da Federazione Svos, Città del vino, Città dell’olio, Movimento turismo del vino e Movimento turismo dell’olio».

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