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La Sardegna "risponde" ai media con eventi sportivi e 25mila arrivi

08 settembre 2020 | 09:28

La Sardegna torna a farsi sentire, questa volta il settore è lo sport. C'è infatti il padel a Cagliari, che durerà fino al 13 settembre, poi il giro di Sardegna e altri eventi, tutti legati da un unico filo conduttore: l'attività sportiva. Un palinsesto importante, che la Regione utilizza sia per richiamare un turismo anche diverso da quello di mare, sia per rilanciare la Sardegna dal punto di vista mediatico: «Vogliono venire in Sardegna da tutto il mondo - ha spiegato l'assessore regionale al Turismo Gianni Chessa - Al di là dei boicottaggi, l'isola è sicura: garantiamo sport, ambiente e salute. Siamo una delle cinque "blue zone", qui si vive davvero cent'anni e questo è un vanto».

Il World Padel Tour sbarca in Sardegna - La Sardegna risponde ai mediacon 25mila arrivi in 6 giorni

Il World Padel Tour sbarca in Sardegna

Continua quindi nelle parole di Chessa la difesa dell'isola, finita al centro di una «vergognosa strumentalizzazione» mediatica, come l'ha definita il Governatore dell'isola Christian Solinas, dopo i focolai sparsi nei locali della "bella vita" lungo la Costa Smeralda.



Il primo evento sportivo è il padel a Cagliari: la regione ha aperto il portafoglio e le star di questo sport torneranno anche nel 2021 e nel 2022: «Ho bloccato tutto per 3 anni, ci sono 12 nazioni che partecipano e circa 400 atleti più i loro famigliari. È un bel colpo d'occhio per la Sardegna», ha spiegato l'assessore a margine della conferenza stampa di presentazione del Wtp Sardegna Open 2020.

Gianni Chessa - La Sardegna risponde ai mediacon 25mila arrivi in 6 giorni
Gianni Chessa

«Bisogna reagire, il virus è in tutto il mondo». È questo un punto di vista che l'assessore sente il bisogno di ribadire dopo le critiche mosse ad un territorio che, da isola felice covid-free, sembra essere diventato il focolaio d'Italia. Non sono mancati, infatti, durante l'estate casi di affollamento nelle discoteche (situazione emblematica, quella del Billionaire di Flavio Briatore, ricoverato al San Raffaele prima e poi in isolamento domiciliare a casa della Santanché) o di assembramenti sulle spiagge. Ma questo non comporta che la Sardegna debba finire nel mirino dei media come pessimo esempio di gestione dell'emergenza: distanziamento e mascherine non sono mai mancati, al massimo si può puntare il dito sulla mancanza di un controllo più rigoroso delle istituzioni circa il comportamento dei turisti - come è avvenuto anche in altre zone d'Italia.

«Non siamo in competizione con nessuno, promuoviamo le nostre unicità mentre stanno cercando di affossarci», specifica l'assessore riferendosi ai titoli della stampa nazionale in parallelo all'aumento di contagi nell'Isola.

«Abbiamo dei numeri sorprendenti: nella prima settimana di settembre a Cagliari ci sono stati 25mila arrivi. Certo, non si può fare un confronto con l'anno scorso, ma i numeri erano comunque maggiori, prima della battaglia mediatica». Nonostante questo, «con piccoli numeri stiamo facendo presenze importantissime».

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