L’Italia perde il turismo straniero e per questa estate 2020 si affida soprattutto ai visitatori locali. È un refrain che ripetiamo da tempo, ormai, e anche la Sicilia non fa eccezione: la pandemia di Coronavirus ha quasi azzerato le presenze internazionali, che negli anni scorsi avevano registrato un vero e proprio boom, e l'isola riscopre i turisti autoctoni.
Il turismo residenziale in Sicilia è calato del 50%
Pur non essendo ancora tempo di bilanci, il calo stimato al momento è di circa il 50% delle presenze sull’isola, rispetto al 2019. «C'era stata una timida ripresa del turismo straniero per luglio e agosto, ma ora le nuove ordinanze anti Covid previste dalla Regione Sicilia per gli arrivi dall'estero allontanano ancora di più i turisti stranieri». A parlare è
Angelo Re, associato di Property Managers Italia e amministratore di Rentopolis Sicilia, che aggiunge: «Si prospettava un buon settembre, ma non sarà così, stanno cominciando ad arrivare di nuovo cancellazioni».
Il calo di turisti ha costretto tante strutture extra ricettive alla chiusura. Da qui
la presa di posizione di Property Manager che proprio ieri per voce del suo presidente
Stefano Bettanin, ha criticato duramente il governo, colpevole di aver dimenticato il comparto negli aiuti distribuiti alle categorie in crisi.
Stefano Bettanin, Angelo Re
Oggi dall’associazione arriva invece un’iniziativa destinata proprio ai turisti italiani.
Per aiutare il turismo residenziale a ripartire e le famiglie provate dal lockdown e dalla crisi economica causata dalla emergenza sanitaria, Property Managers Italia ha lanciato l'iniziativa “Una casa per gli italiani”, soggiorni in appartamenti e ville con sconti dal 20% in su e con l'omaggio di una polizza assicurativa sanitaria denominata "un medico in valigia" (grazie ad un accordo raggiunto conn Europ Assistance Italia, la Care Company del Gruppo Generali). Nessuna discriminazione, solo la presa d'atto che gli stranieri non ci sono (molti di questi sono addirittura impossibilitati dalle norme Covid).
«L'80% delle strutture che aderiscono sono al mare, ma c'è anche l'entroterra, una zona dell'isola da riscoprire - commenta Re - questo progetto può fare da trampolino di lancio per l'entroterra siciliano, oggi meno conosciuto. La bellezza delle Sicilia è che in due ore si passa dalla montagna con la neve al mare cristallino e qui si possono ritrovare tutte le civiltà del Mediterraneo.