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Catena Fiorello a Cinema & Libri «La mia ambizione dirigere un film»

di Andrea Radic
26 giugno 2017 | 12:09

L'Isola del cinema torna ad ospitare, presso lo Spazio Q8, Cinema & Libri, la rassegna curata dal direttore artistico Giovanni Fabiano e dedicata alla presentazione dei grandi libri della passata stagione con i loro protagonisti. Ad inaugurare la stagione è stato il libro "Picciridda" di Catena Fiorello. Ad accompagnare l'autrice nel corso della presentazione la giornalista Flaminia Marinaro; al suo fianco l'editore Giovanni Fabiano in veste di moderatore. Il libro del 2006 è stato ripubblicato in una nuova versione rivista dall'autrice.

Catena Fiorello a Cinema & Libri «La mia ambizione dirigere un film»

Catena Fiorello

Poche righe del libro per entrare subito nell'atmosfera della storia: "Abitavo in un paese affacciato sul mare, e mi sentivo la figlia della gallina nera. E non una qualunque, ma la nera più nera che si potesse immaginare. Le bambine fortunate, invece, quelle a cui era capitato un destino diverso, erano figlie delle galline bianche. Ma questa è un’altra storia".

La trama illustra cosa può mai accadere a una picciridda che nei primi anni Sessanta vive in un minuscolo villaggio di pescatori, Leto, lungo la costa tra Messina e Catania. Può accadere, ad esempio, che i genitori si trovino costretti a emigrare in Germania in cerca di fortuna e che decidano di portare con sé solo il più piccolo dei due figli, affidando “la grande”, pur sempre picciridda, alla nonna paterna.

Catena Fiorello, lei ha presentato il suo libro a "Cinema & libri" in un contesto così suggestivo come l'Isola del Cinema Tiberina...
Con il cinema mi sento agevolata, molti miei lettori, ma anche alcuni addetti ai lavori mi dicono spesso che leggere i miei libri è come vedere un film, che scrivo per immagini. Hanno ragione, è proprio così. Inconsciamente e consciamente è come se realizzassi un film sulla carta, in questo c'è il mio amore per il cinema, è qualcosa che mi appartiene.

Quindi i suoi libri approderanno sul grande schermo?
Non ho mai avuto quest'ambizione o smaniato affinché il libro divenisse un film. Anche se "Picciridda" potrebbe diventarlo, la strada è stata aperta, ma si presenta sempre qualche difficoltà. Però sono siciliana, dunque fatalista, convinta che ciò che deve accadere, accadrà. Perciò stiamo a vedere.

Anche altre sue storie, intense come "Amore a due passi", potrebbero diventare un film
Infatti è un accaduto anche per "Amore a due passi" tutti a dire "è un film già scritto" una storia d'amore tra due spesone di una certa età...

Un tema profondo e poco narrato
Non ho quasi mai visto raccontare l'amore tra persone di una certa età. Torneranno a raccontarlo Robert Redford e Jane Fonda in "Our souls at night" tratto dal libro di Kent Harouf. Anche nel mio libro l'amore è tra due vicini di casa in là con gli anni. Una sorta di vendetta verso chi pensa che l'amore nella terza età sia un tabù o una vergogna, quasi voyeurismo. Certo è un amore diverso da quello dei vent'anni ma altrettanto vero. È uscito l'anno scorso e ora anche in versione tascabile e continua ad essere molto letto, ricevo numerosi commenti molto sentiti.

Catena Fiorello a Cinema & Libri La mia ambizione dirigere un film

A questo punto non sarebbe logico scrivere direttamente una sceneggiatura?
Sono sempre stata del parere che il lavoro di sceneggiatore sia diverso da quello di scrittore, con una parte tecnica che va padroneggiata. C'è chi pretende di fare tutto, io no, so fare il mio, ma affiancata da uno sceneggiatore, allora sì, ci proverei

La sua ambizione?
La mia vera ambizione sarebbe dirigere un film, anche qui con una persona vicino che mi aiuti tecnicamente. Perché nella mia testa il libro che diventa film ce l'ho davanti. Mi è perfettamente chiaro il percorso, scena dopo scena. Dovrei trovare un produttore pazzo, perché in molti mi dicono che sarei perfetta come regista, ecco, trovassi quel produttore sarebbe una bella cosa. Nell'ambiente mi capita di far girare la voce ma, anche qui, non dobbiamo accanirci, se deve accadere...accadrà. "Amore a due passi" è una storia stupenda da raccontare al cinema.

Lei ha anche scritto anche "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" un libro sul cibo, sulla cucina, sulla famiglia
Volevo raccontare la mia famiglia che, come tante altre, ha resistito alla crisi economica con il cibo. Con lo stipendio che terminava il venti del mese era difficile arrivare al ventisette, era il compito di mia mamma che con due melanzane, una patata e una "buatta" di pomodoro preparava cene ottime portando avanti la famiglia. Mio padre tornava a casa e, sapendo che la dispensa era vuota, chiedeva "che si mangia stasera, grilli?". La cucina racconta ciò che siamo.

Oggi con il cibo che rapporto ha?
Mia mamma non è mai cambiata continua con il cibo semplice, una cucina semplice, legata alla stagione, quasi spartana come le ricette che ho descritto nel libro. Io sono stata influenzata dalla sua cucina e amo i piatti semplici e tradizionali, perché stravolgere, reinterpretare, inserire nuove mode in cucina, ma quando mai? Ci si può evolvere anche rispettando le tradizioni. Ho il culto del cibo.

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