Un’ottava edizione nel segno di Apollonie de Sabatier (1822-1889), della sua immagine, scelta come simbolo del festival, ma soprattutto del suo spirito, così in avanti sui tempi nel modo di vivere l’arte e la sua epoca. Non poteva che essere una donna forte e indipendente, al centro della scena culturale del suo tempo, il simbolo dello Skepto: l'edizione di quest'anno si è infatti caratterizzata per una massiccia presenza di opere scritte, dirette o interpretate, nel ruolo di protagonista, da donne.

E questo non per una scelta precisa dell’organizzazione, ma per effetto del valore di tali opere che ha portato alla loro selezione tra le centinaia di lavori presentati. Per questo, la pellicola dello Skepto si attorciglia nel cielo per formare l'immagine di Apollonie, una testimone eccezionale del fermento intellettuale e artistico della sua epoca, mai degnamente celebrata.
La manifestazione, come di consueto, ha animato le strade del quartiere cagliaritano Marina tra l'Auditorium comunale, la piazza San Sepolcro e Hostel Marina con le proiezioni, gli incontri, le serate e soprattutto una convinta e affezionata presenza del pubblico appassionato di cinema e di cultura. Un vero happening cinefilo che come sempre gratuitamente, ha coinvolto ospiti, pubblico, cittadini cagliaritani e turisti nella visione di oltre 110 cortometraggi provenienti da 35 Paesi con momenti di convivialità e nella particolare atmosfera del festival.
A Cagliari per questa edizione sono giunti ospiti di Skepto tre David di Donatello e un Nastro d’argento oltre ad artisti, registi e film-maker provenienti da ogni parte del mondo, che da anni decidono di tornare a Cagliari per prendere parte alla manifestazione: chi per far parte della giuria, chi per presentare un suo nuovo lavoro e chi, semplicemente, per godersi l’atmosfera. Sono stati dunque presenti nel capoluogo sardo ben tre vincitori del David di Donatello 2017, Nicola Guaglianone e Barbara Petronio (miglior sceneggiatura per “Indivisibili”) e Mario Piredda (miglior cortometraggio con “A casa mia”) e un fresco vincitore del Nastro d’argento per il miglior cortometraggio d’animazione: Nicola Piovesan (“Life Sucks! But at Least I've Got Elbows”).
Oltre la vista, Skepto anche quest'anno ha voluto coinvolgere tutti i sensi e in particolare il gusto con la parte food gestita da Sabores - Sapori di Sardegna, il progetto enogastronomico nato con l’obiettivo di individuare e valorizzare le eccellenze regionali. Grande successo hanno riscosso le differenti specialità cucinate con sapienza dallo chef Riccardo Porceddu, che nel corso del festival ha presentato la sua nuova attività: l'Osteria Kobuta. Il festival è stato bagnato dai vini delle Cantine: Azienda Agricola Pusole di Baunei, Azienda agricola Santa Clelia Vini Doc del Canavese, Colline del vento Cantina di VIllasimius.
Skepto 2017 ha quindi assegnato i propri premi, sottolineando intensità e messaggio delle opere scelte. L’atmosfera surreale del cortometraggio iraniano “A moment” dell’iraniano Naghi Nemati ha conquistato i giurati dell’ottava edizione dello Skepto International Film Festival e si è aggiudicato il premio Best Short.

Il miglior cortometraggio animato della manifestazione è invece Journal animé corto francese del regista Donato Sansone. Il premio speciale Human/Nature è andato a "Eat my dream" di Jessica Dürwald (Germania), un racconto per immagini su una fabbrica ittica norvegese. Per la sezione DocuShort, il premio speciale Alberto Signetto è andato a "Palabras de caramelo" di Juan Antonio Moreno Amador (Spagna). Menzione Speciale dell'Associazione Skepto per "A casa mia" del regista sardo Mario Piredda.
Il premio per la sezione Skeptyricon, decretato dalla giuria composta da Matt Willis-Jones e Nicola Piovesan, è andato a "Decorado" di Alberto Vázquez (Spa). Menzione speciale per Peripheria di David Coquard-Dassault (Fra), For your own safety di Florian Heinzen-Ziob (Ger) e Samedi cinema di Mamadou Dia (Senegal-Usa). Per il premio speciale assegnato dal pubblico di Skepto, invece, sarà necessario attendere il conteggio dei voti espressi attraverso il sito internet.
Per informazioni: www.skepto.net