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Gorgonzola Dop, 2017 da record Quasi 5 milioni di forme prodotte

Guido Gabaldi
di Guido Gabaldi
12 aprile 2018 | 16:12

È un 2017 da ricordare per il Consorzio del Gorgonzola Dop: questo il messaggio pervenuto agli oltre 100 invitati all’evento “Il gorgonzola piace perché...?”, al Westin Palace Hotel di Milano, in piazza Repubblica.

Alla presenza di Antonino Cannavacciuolo, Samantha Biale, Martina Colombari, Andrea Pucci, Giuseppe Minoia (Gfk) e Francesca Guatteri, la conduttrice televisiva Emanuela Folliero ha presentato i risultati ottenuti dal formaggio fermentato più famoso d’Italia.

(Gorgonzola Dop, 2017 da record Quasi 5 milioni di forme prodotte)

«Rispetto al 2016 - ha sottolineato Renato Invernizzi, presidente del Consorzio - la crescita è stata del 3,3%, a fronte di un 1,3% ottenuto dai formaggi italiani Dop complessivamente considerati.  Andando più a fondo nell’analisi, si scopre che è la versione dolce del gorgonzola è molto più richiesta e presente sul mercato, rispetto a quella piccante. Ma il dato che inorgoglisce è soprattutto quello relativo al numero di forme prodotte: ben 4.732.715, il più alto mai registrato dal 1976 ad oggi». È diventato un cibo di tendenza, insomma; lo ha confermato anche la food blogger Francesca Guatteri, ricordando che il numero di “like” ottenuto sui social network dal gorgonzola è secondo solo a quello attribuito alla mozzarella.

«Ma con la mozzarella si mangia - ha voluto precisare lo chef-showman Antonino Cannavacciuolo - con il gorgonzola ci si diverte. La sua versatilità consente di scatenare la fantasia in cucina e immaginare abbinamenti con frutta, pesce e carne di ogni tipo, cioccolato. La mia posizione di testimonial pubblicitario mi mette nella condizione di inventare dieci ricette all’anno, e difatti il ricettario distribuito ai presenti elenca preparazioni di ogni tipo, dal gazpacho, alla pizza e al merluzzo, per finire col cheesecake al gorgonzola».

Antonino Cannavacciuolo (Gorgonzola Dop, 2017 da record Quasi 5 milioni di forme prodotte)
Antonino Cannavacciuolo

La percezione del gorgonzola come cibo godurioso ma pericoloso, perché grasso, sta cambiando, anche grazie all’azione informativa del Consorzio. Lo ha chiarito la giornalista/nutrizionista Samantha Biale: «Certamente è ricco di grassi, come tutti gli altri formaggi, ma proviamo a confrontare le percentuali di colesterolo: sono le stesse della carne di vitello, tacchino o pollo (privato della pelle), e perfino della bresaola, alimento “magro” per eccellenza. Inoltre la presenza della preziosa vitamina B12, contenuta solo in cibi di origine animale, è un’altra delle sue qualità, così come l’apporto di fosforo e zinco, un aiuto essenziale per il nostro sistema immunitario.  Faccio notare, infine, la totale assenza di lattosio, che dovrebbe rassicurare chi soffre di questa intolleranza».

In altri termini, prima di etichettare il gorgonzola come nemico della dieta bisogna fare dei calcoli un po’ più complessi, valutando le quantità complessive di grassi ingeriti e i nostri fabbisogni reali di sali minerali e proteine. Se si parla di tendenze in campo alimentare, è importante acquisire anche il parere dell’esperto, in questo caso Giuseppe Minoia di Gfk, istituto di ricerche di mercato. «Uno studio di settore - ha dichiarato Minoia - ha accertato che almeno 18 milioni di italiani amano il gorgonzola, presente nel 70% delle famiglie in tutto il territorio nazionale. Il dato è particolarmente significativo proprio perché riguarda i nostri connazionali, considerati unanimemente i più esigenti food lover del mondo. Inoltre, sembra che sia un cibo particolarmente adatto ai millennials (giovani fino a trent’anni circa), cioè a una fascia di popolazione priva di capacità culinarie, ma molto predisposta alla sperimentazione; insomma si invitano gli amici a casa, non si ha voglia di ordinare la pizza, e con il gorgonzola si riesce comunque a improvvisare qualcosa, nonostante l’inesperienza».

Tradizionale, ricco di vitamine e sali minerali, popolare e versatile: queste le caratteristiche vincenti del Gorgonzola Dop, italianissimo e inimitabile nonostante decine di cloni mal riusciti continuino ad occupare gli scaffali in tutto il mondo.  I record del 2017 promettono bene, ma non è difficile immaginare scenari futuri ancora migliori, visto che i food lovers italiani hanno dimostrato di avere un particolare fiuto per i prodotti di successo.

Per informazioni: www.gorgonzola.com

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