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Poker di re per la Cucina italiana Per 1 punto Romito primus inter pares

Niko Romito, Massimo Bottura, Massimiliano Alajmo ed Enrico Crippa sono i “magnifici quattro” della ristorazione italiana secondo le Guide 2018. Il Gambero Rosso assegna un punto in più al cuoco abruzzese e rimane l'unica guida ad utilizzare ancora il sistema dei punteggi numerici accanto al sistema semplificato delle “forchette”.

di Lucio Tordini
16 novembre 2017 | 18:32
Poker di re per la Cucina italiana 
Per 1 punto Romito £$primus inter pares$£
Poker di re per la Cucina italiana 
Per 1 punto Romito £$primus inter pares$£

Poker di re per la Cucina italiana Per 1 punto Romito primus inter pares

Niko Romito, Massimo Bottura, Massimiliano Alajmo ed Enrico Crippa sono i “magnifici quattro” della ristorazione italiana secondo le Guide 2018. Il Gambero Rosso assegna un punto in più al cuoco abruzzese e rimane l'unica guida ad utilizzare ancora il sistema dei punteggi numerici accanto al sistema semplificato delle “forchette”.

di Lucio Tordini
16 novembre 2017 | 18:32
 

Niko Romito, Massimo Bottura, Massimiliano Alajmo ed Enrico Crippa sono i “magnifici quattro” della ristorazione italiana secondo le Guide 2018. Il Gambero Rosso assegna un punto in più al cuoco abruzzese e rimane l'unica guida ad utilizzare ancora il sistema dei punteggi numerici accanto al sistema semplificato delle “forchette”.

È quanto emerge dalla “super classifica” realizzata anche quest’anno da Italia a Tavola mettendo a confronto in maniera ponderata le valutazioni assegnate dalle guide. Niko Romito, che lo scorso anno - a pari merito con Heinz Beck - aveva sopra di sé Bottura (Osteria Francescana), Enrico Crippa (Piazza Duomo) e Massimiliano Alajmo (Le Calandre), guadagna dunque la vetta della tabella comparativa nell’anno in cui anche la classifica The World’s 50 Best Restaurants lo ha inserito per la prima volta tra i primi 50 migliori ristoranti del mondo (43° per la precisione). Ma a decretare la "prima" posizione di Romito è solamente un punto in più assegnato dalla guida del Gambero Rosso, motivo per il quale preferiamo definirlo un primus inter pares piuttosto che l'unico “re” della ristorazione italiana.

Niko Romito, Massimo Bottura, Massimiliano Alajmo, Enrico Crippa
Niko Romito, Massimo Bottura, Massimiliano Alajmo, Enrico Crippa

Rispetto allo scorso anno, stabili Heinz Beck (La Pergola) e Riccardo Monco (Enoteca Pinchiorri), rispettivamente 4° e 5°. Appena sotto, a parità di punteggio ponderato, troviamo i fratelli Cerea (Da Vittorio), Nadia Santini (Dal Pescatore) e soprattutto Norbert Niederkofler (St. Hubertus) che, fresco della terza stella Michelin, prende quota passando dalla 12ª posizione dello scorso anno alla 6ª attuale.

Seguono Mauro Uliassi (Ristorante Uliassi), Antonino Cannavacciuolo (Villa Crespi) e Alfonso ed Ernesto Iaccarino (Don Alfonso 1890), mentre in 9ª posizione, a pari merito, troviamo Ciccio Sultano (Duomo Ragusa), Pino Cuttaia (La Madia), Francesco Sposito (Taverna Estia) e Gianfranco Vissani (Ristorante Vissani). Chiudono la "top ten" della nostra classifica virtuale Anthony Genovese (Il Pagliaccio), Valeria Piccini (Da Caino) e Philippe Léveillé (Miramonti L’Altro).

Al di là delle minime variazioni di punteggio delle singole guide, ciò che ha contribuito in maniera considerevole a modificare l’assetto della nostra tabella comparativa è soprattutto l’“appiattimento” presentato dalla guida del Touring club, che da quest’anno ha eliminato l’Olimpo della Ristorazione e le differenze di punteggio tra un locale e l’altro, lasciando alle “Tre medaglie” il compito di identificare l’eccellenza. Un trend che già lo scorso anno aveva sposato anche l’Espresso, che aveva abolito i punteggi in numeri mantenendo solo la simbologia dei “Cappelli” (da 1 a 5). Si tratta di un cambiamento radicale che Italia a Tavola ha caldeggiato tante volte in questi anni, per cercare di superare la logica delle gerarchie e dei centesimi di punteggio, rendendo più chiari i giudizi e dando più valore alla ristorazione italiana nel suo complesso.

L’eccellenza sulle Guide è rappresentata da:
  • Michelin: 3 stelle
  • l’Espresso: 5 cappelli
  • Gambero Rosso: 3 forchette (da 90 punti)
  • Touring club: 3 medaglie
La Guida l’Espresso quest’anno ha attribuito a dieci ristoranti il “Cappello d’oro”, un riconoscimento speciale ai ristoranti che hanno contribuito a fare la storia della Cucina italiana degli ultimi decenni. Nella tabella comparativa riportata qui sotto abbiamo considerato il “Cappello d’oro” come un livello leggermente inferiore all’eccellenza rappresentata invece dai “5 cappelli”. Nel caso del Gambero Rosso, invece, abbiamo utilizzato i punteggi: è l'unica guida ad utilizzare ancora il sistema numerico accanto alla simbologia semplificata delle "forchette".

  RISTORANTE CUOCO Espresso Gambero Touring  Michelin
1 Reale - Castel di Sangro (AQ) Niko Romito 5 96 (3 forchette) 3 3
2 Osteria Francescana - Modena Massimo Bottura 5 95 (3 forchette) 3 3
3 Le Calandre - Rubano (PD) Massimiliano Alajmo 5 94 (3 forchette) 3 3
Piazza Duomo - Alba (CN) Enrico Crippa 5 94 (3 forchette) 3 3
4 La Pergola de l’Hotel Rome Cavalieri - Roma Heinz Beck 4 95 (3 forchette) 3 3
5 Enoteca Pinchiorri - Firenze Riccardo Monco oro 93 (3 forchette) 3 3
6 Da Vittorio - Brusaporto (BG) Enrico e Roberto Cerea 4 92 (3 forchette) 3 3
St. Hubertus dell'Hotel Rosa Alpina - San Cassiano (BZ) Norbert Niederkofler 4 92 (3 forchette) 3 3
Dal Pescatore Santini - Canneto sull’Oglio (MN) Nadia Santini oro 92 (3 forchette) 3 3
7 Uliassi - Senigallia (AN) Mauro Uliassi 5 93 (3 forchette) 3 2
8 Villa Crespi - Orta San Giulio (NO) Antonino Cannavacciuolo 4 94 (3 forchette) 3 2
Don Alfonso 1890 - Sant'Agata sui Due Golfi (NA) Alfonso ed Ernesto Iaccarino oro 94 (3 forchette) 3 2
9 Duomo - Ragusa Ciccio Sultano 4 91 (3 forchette) 3 2
La Madia - Licata (AG) Pino Cuttaia 4 91 (3 forchette) 3 2
Taverna Estia - Brusciano (NA) Francesco Sposito 4 91 (3 forchette) 3 2
Vissani - Baschi (TR) Gianfranco Vissani oro 91 (3 forchette) 3 2
10 Il Pagliaccio - Roma Anthony Genovese 4 90 (3 forchette) 3 2
Da Caino - Montemarano (GR) Valeria Piccini oro 90 (3 forchette) 3 2
Miramonti L’Altro - Concesio (BS) Philippe Léveillé oro 90 (3 forchette) 3 2
11 Torre del Saracino - Vico Equense (NA) Gennaro Esposito 3 94 (3 forchette) 3 2
12 Casa Perbellini - Verona Giancarlo Perbellini 4 88 (2 forchette) 3 2
La Peca - Lonigo (VI) Nicola Portinari 4 88 (2 forchette) 3 2
13 Danì Maison - Ischia Nino Di Costanzo 4 87 (2 forchette) 3 2
La Trota - Rivodutri (RI) Sandro e Maurizio Serva 3 92 (3 forchette) 3 2
14 Madonnina del Pescatore - Senigallia (AN) Moreno Cedroni 3 91 (3 forchette) 3 2
15 Agli Amici Trattoria dal 1887 - Udine Emanuele Scarello 3 90 (3 forchette) 3 2
16 Antica Corona Reale - Cervere (CN) Gian Piero Vivalda 3 88 (2 forchette) 3 2
17 Colline Ciociare - Acuto (FR) Salvatore Tassa oro 90 (3 forchette) 3 1
18 Piccolo Lago Marco Sacco 2 88 (2 forchette) 3 2
19 Laite - Sappada (BL) Fabrizia Meroi 3 92 (3 forchette) 3 1
20 Ristorante Andrea Berton Andrea Berton 3 91 (3 forchette) 3 1
21 D'O Davide Oldani 3 90 (3 forchette) 3 1
22 Combal.Zero -  Rivoli (TO) Davide Scabin 3 89 (2 forchette) 3 1
23 Cracco - Milano Carlo Cracco 3 87 (2 forchette) 3 1
24 Ilario Vinciguerrra Restaurant - Gallarate (VA) Ilario Vinciguerrra 2 91 (3 forchette) 3 1
25 Seta del Mandarin Oriental Milano - Milano Antonio Guida 4 92 (3 forchette)  - 2
26 San Domenico - Imola Valentino Marcattilii oro 85 (2 forchette)  - 2
Enrico Bartolini - Mudec - Milano Enrico Bartolini 3 90 (3 forchette)  - 2

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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