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Barolo en Primeur 2024: degustazione solidale con Vigna Gustava

Piera Genta
di Piera Genta
19 giugno 2024 | 17:56

Si è tenuta presso l’aula magna della Scuola enologica di Alba la degustazione tecnica per la quarta edizione di Barolo en Primeur, il primo e unico progetto in Italia che unisce due eccellenze del territorio piemontese, Barolo e Barbaresco, con i valori della solidarietà, del territorio, dell’arte e della finanza sociale.

Barolo en Primeur 2024: degustazione solidale con Vigna Gustava

Francesco Cappello, Giuliano Viglione, Sergio Germano e Donato Lanati

È un'asta solidale internazionale voluta e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo in collaborazione con la Fondazione CRC Donare ETS e con il supporto del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Dopo aver raccolto nelle prime 3 edizioni oltre 2,37 milioni di euro (più di 660 mila € nel 2021, più di 834 mila € nel 2022 e 877 mila € nel 2023) per lo sviluppo di progetti sociali e culturali.

Vigna Gustava: barrique uniche all'asta di Barolo en Primeur 2024

Protagoniste di Barolo en Primeur sono le barrique della Vigna Gustava, vinificate dall’enologo Donato Lanati in maniera separata per dare a ognuna la propria personalità unica, frutto della parcellizzazione della vigna in base all’esposizione, all’altitudine e all’età delle viti. Il Barolo viene battuto all’asta un anno dopo la vendemmia, quindi deve poi attendere ancora più di 2 anni prima di poter essere messo in commercio, completando così i 38 mesi di invecchiamento minimi a decorrere dal 1º novembre dell'anno di produzione delle uve, come richiesto dal disciplinare di produzione del Consorzio. L’appuntamento è per il 25 ottobre 2024 presso il Castello di Grinzane Cavour ed in collegamento con Londra e New York.

Barolo en Primeur 2024: degustazione solidale con Vigna Gustava

Il belvedere di Vigna Gustava

In parallelo alle barrique, l’iniziativa coinvolge la base produttiva del Consorzio interessando direttamente le cantine di Barolo e Barbaresco. A partire dalla seconda edizione, infatti, molte aziende vinicole del territorio donano le proprie bottiglie, ciascuna in quantità e in formati diversi, che vengono messe all’asta durante Barolo en Primeur come lotti comunali.

La Vigna Gustava, acquisita nel 2019 dalla Fondazione CRC, sorge di fronte al Castello di Grinzane Cavour, nell’omonimo Comune, con una pendenza media del 35/40 % c.a. Il terreno è composto da Marne di Sant’Agata Fossili, la formazione più comune e diffusa nella Langa del Barolo e del Barbaresco, solitamente composta quasi interamente da strati marnosi con poca sabbia e con importanti percentuali di sedimenti fini, limo e argilla. Il terreno della Vigna Gustava si è formato nell’età Tortoniana, periodo geologico compreso tra 11,6 e 7,2 milioni di anni fa, ed è caratterizzato marne argilloso-siltose grigie, talora azzurrognole, grigio biancastra in superficie, plastiche ed omogenee.

Barolo en Primeur: l'unicità geologica della Vigna Gustava

Geologicamente con il termine marna si intende una roccia sedimentaria, più o meno compatta, talvolta scistosa, costituita da una frazione carbonatica compresa tra il 25% ed il 75% e da una restante frazione di argille. Le marne della Vigna Gustava, e più in generale quelle delle Langhe, derivano dall’antico bacino terziario piemontese, il mare che occupava la zona fino all'Era Quaternaria.

Barolo en Primeur 2024: degustazione solidale con Vigna Gustava

La degustazione di vini durante Barolo en Primeur

All’interno della Vigna sono state individuate 6 diversificazioni geo-pedologiche che suddividono la vigna in altrettante parti. Queste micro-aree si differenziano non solo per la diversa concentrazione degli elementi costitutivi, in cui prevale la presenza l’anima calcarea a fianco del magnesio, potassio, limo, calcio e argilla, ma anche per la profondità del substrato marnoso, dai 70/80 cm fino ai 100/110 cm, un elemento particolarmente rilevante per la coltivazione del Nebbiolo, le cui radici possono raggiungere i 7 metri di lunghezza.

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L’analisi svolta conferma quindi la vocazione della Vigna Gustava alla zonazione, ovvero la suddivisione di un'area o di un territorio in base alle caratteristiche eco-pedologiche, e dà ancora più forza alla scelta dell’enologo Donato Lanati di parcellizzarla vinificando in maniera separata le barrique in base all’altitudine, all’esposizione e alla presenza di piante giovani o vecchie.

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