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Sentenza

Il Tribunale dà ragione a Sensi Vini: non ha copiato la bottiglia di Bottega

17 ottobre 2022 | 12:23

Il contenzioso tra Sensi Vigne e Vini e Bottega si è concluso dopo sette anni con l’assoluzione della Sensi Vigne e Vini, confermando l’infondatezza della denuncia presentata dal concorrente Bottega che aveva iniziato la disputa legale sostenendo la presunta imitazione di propria bottiglia da parte della bottiglia dorata 18K prodotta dall’azienda Sensi.

La bottiglia di 18K e l'azienda Sensi dall'alto  Il Tribunale dà ragione a Sensi Vini: non ha copiato la bottiglia di Bottega

La bottiglia di 18K e l'azienda Sensi dall'alto

Il Tribunale di Pistoia dà ragione a Sensi 

«La Famiglia Sensi, da sempre attenta allo sviluppo di prodotti originali e unici, ha dovuto quindi pazientemente, nel corso dei 7 anni, smontare le accuse ingiustamente attribuitele. Attraverso il prezioso lavoro dei suoi legali, ha dimostrato in maniera chiara ed estesa su più sedi che l'opera della loro rappresentata era stata non solo impeccabile da un punto di vista legale e deontologico, ma anche che le bottiglie 18K si distinguevano in maniera chiara da quella della concorrente, riaffermando e rafforzando con successo presso le varie sedi giudiziarie teatro dei dibattiti legali, il fatto che il nome Sensi fosse un chiaro elemento distintivo di qualità e originalità su una bottiglia di vino per un consumatore di qualsiasi parte del mondo», si legge in una nota diramata dall'azienda di Lamporecchio.

Il Tribunale di Pistoia ha pronunciato sentenza nel procedimento penale a carico del presidente della Sensi Vigne e Vini assolvendolo con formula piena e disponendo anche il dissequestro di tutte le bottiglie sottoposte a vincolo cautelare. È stata quindi ritenuta infondata la denuncia presentata dal concorrente Bottega Spa.

Le parole di Massimo Sensi

Commenta così Massimo Sensi, direttore commerciale dell’azienda: «Si conclude per la nostra Azienda un lungo percorso giuridico che grazie ai nostri consulenti legali ha dimostrato  con estrema chiarezza l'assoluta infondatezza delle accuse di contraffazione che ci erano state strumentalmente addebitate per tentare di contrastare la nostra sempre maggiore presenza sul mercato. Ribadiamo la nostra totale ed assoluta estraneità ad ogni attività meno che specchiata e la nostra massima fedeltà ai principi di innovazione e di originalità che caratterizzano da sempre tutta la nostra produzione, sia in ambito enologico che dei marchi che del packaging e della comunicazione commerciale sui mercati mondiali». 

 

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