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Mezzopasso Una birra per ogni palato

Giovanni Angelucci
di Giovanni Angelucci
25 gennaio 2020 | 10:30

«Il nome Mezzopasso viene fuori dalla naturale predisposizione dei due mastrobirrai Gabriele e Bernardo all’attesa e al “temporeggiamento”, meglio se davanti a una sana pinta. A parte gli scherzi, Mezzopasso è stato il nome che abbiamo dato alla nostra prima birra nel 2012, quando abbiamo aperto una beer firm (Fiscellus Mons) anziché un birrificio vero e proprio».

Alcune del birre del birrificio (Mezzopasso Una birra per ogni palato)

Alcune del birre del birrificio

A raccontarsi sono gli stessi Gabriele e Bernardo, vertici del birrificio. Era il classico “mezzo passo” simbolo di tutta la loro storia birraia, fino a quel momento. Dal 2012, però, le cose hanno preso una piega decisamente più seria, fino ad arrivare al 2014 con l’apertura dell’attuale birrificio a Popoli (Pe), a cui hanno dato il nome Mezzopasso proprio per ricordare il lento ma inesorabile avvio; «calma e passione sono tutt’oggi la base del nostro lavoro quotidiano», affermano con il sorriso.

Il tratto distintivo del birrificio è la varietà di tipologie proposte: «Ci piace spaziare nei diversi stili birrai, talvolta ritoccandoli con prodotti locali o secondo l’ispirazione della nostra fantasia. Richiamano il mondo anglosassone la Brit Best Bitter (4,4% Abv, da spillare con la tradizionale pompa inglese), la Millican Extra (7% Abv, miglior Strong Ale italiana nel 2017), la Paranoid Porter (7% Abv, con cacao e arancia) e la Boxherb (9% Abv, barley wine).

Appartengono alla sfera belga la Crevette Blanche (5% Abv, con coriandolo, camomilla a scorze di limone) e la Tripel allo zafferano Vox Popoli (8% Abv). Di taglio tedesco sono la Casello 54 (5,3% Abv, helles non filtrata), la Kris Pils (5,4% Abv) e la Imperial Pils (7% Abv). Ispirate alla tradizione luppolata del Nuovo Mondo sono le nostre Ipa (Autobahn, 6,5%), Red Stone (5,9% Abv) e la plurimedagliata Strike Apa (5% Abv). Citiamo, infine, le birre legate al fenomeno brassicolo italiano delle Italian Grape Ale (Iga), cui abbiamo dedicato una specifica linea produttiva 100% bio in collaborazione con una cantina abruzzese (Biga Blanche con mosto di uve malvasia, Biga Rosè con mosto di uve Montepulciano, Biga Rossa con vino Montepulciano”.

A Gabriele e Bernardo si aggiunge l’aiuto prezioso del birraio Bonifacio e del braccio armato tuttofare Giampiero, sempre immerso in carte e numeri. I ragazzi lavorano ad un impianto di produzione da 20 hl, a due tini, con una cantina di 8 fermentatori da 20 hl e un maturatore per la carbonazione delle birre in fusto. Nel 2019 sono stati prodotti circa 1.000 hl, con 20 tipologie di birre, disponibili in fusti e bottiglie (33 e 75 cl). Per quanto riguarda le materie prime, i tradizionali malti e luppoli vengono arricchiti con prodotti locali, che rendono uniche alcune delle birre Mezzopasso, esempio sono la Vox Popoli con zafferano della piana di Navelli, le suddette Biga prodotte con uve di vitigni abruzzesi, la Crevette con grano Solina della zona, la Boxherb che viene arricchita con gli spiccati aromi della famosa Centerba realizzata dallo storico liquorificio Toro. Una realtà recente che rende ancor più speciale un Abruzzo vocatissimo alla produzione di birra artigianale.

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