Un cappuccino “romano”… doc! In quasi tutti i 14.300 bar della Capitale (almeno secondo le speranze del Campidoglio) il cappuccino sarà realizzato, infatti, con il latte fresco della Centrale di Roma, azienda tornata in mano al Campidoglio, e che il Comune vuole assolutamente rilanciare visto che ad oggi ha solo il 20% del mercato locale. Ma non solo: i bar del circuito saranno identificati con il titolo di “Bartist” e ci sarà il logo e un attestato di riconoscimento. L'accordo è stato firmato a Palazzo Valentini dall'assessora comunale alle Attività produttive, Monica Lucarelli, dal presidente della Centrale del Latte, Fabio Massimo Pallottini e dai presidenti di Fipe-Federazione pubblici esercizi, Sergio Paolantoni e Fiepet-Federazione italiana degli esercenti pubblici e turistici, Claudio Pica. Una decisione significativa anche considerato il fatto che, secondo l'indagine di Weloveholidays, Roma è in vetta alla classifica delle città europee dove si gusta la migliore colazione.
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Arriva il cappuccino al bar con il latte di Roma
Bartist, il cappuccino romano con latte di Roma
«Così si valorizza un prodotto tipico romano come il cappuccino - ha detto Lucarelli, come riporta il Corriere della Sera - La “Centrale” è oggi un'azienda romana, il latte a Roma è un prodotto controllato e di qualità. Valorizziamo i bar del nostro territorio e dei nostri quartieri attraverso la tradizione del cappuccino. Riscoprire la qualità significa anche fare formazione nei nostri bar e nei nostri ristoranti, rispetto alle tecniche di un prodotto che deve essere lavorato. Da qui deve nascere anche una collaborazione con gli istituti alberghieri. Roma e il latte hanno un legame antico».
La Centrale del Latte oggi ha solo il 20% del mercato locale
Come detto, la Centrale del Latte da poco è tornata di proprietà del Comune di Roma e degli allevatori del Lazio. L'obiettivo è di fare conoscere il latte di Roma: «Un tempo la Centrale occupava oltre il 50%, quasi il 60% di questo segmento di consumo - spiega Pallottini - Oggi non arriva neanche al 20. Non voglio sindacare sulle scelte aziendali fatte da altri, ma ritengo sia stato un errore non aver presidiato questo spazio».
I dati parlano di 480mila litri di latte fresco distribuiti in circa 2.250 locali della Capitale. Ora si punta ad aumentare questa quota di mercato e a far conoscere il vero cappuccino romano ai turisti per i quali è un vero e proprio must delle vacanze romane.