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In bici

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Un percorso dalla Lombardia fino alla Puglia in bicicletta lungo i percorsi ciclabili alla scoperta dei 7 territori del sito seriale Unesco “I Longobardi In Italia. I Luoghi Del Potere (568-774 dC)” con le tappe golose

25 luglio 2024 | 16:13

La bicicletta diventa il mezzo ideale per un viaggio affascinante: un itinerario cicloturistico sulle tracce dei Longobardi, alla scoperta dei sette siti monumentali che l'Unesco ha incluso nel sito seriale "I Longobardi in Italia. I Luoghi del Potere (568-774 d.C.)". Un percorso che si snoda lungo la rete ciclabile nazionale Bicitalia, attraversando cinque diverse regioni italiane e svelando i tesori architettonici e culturali di questa antica civiltà. Un'occasione unica per immergersi nella storia, apprezzare la bellezza dei paesaggi e vivere un'esperienza ecosostenibile.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Itinerario cicloturistico e storico-artistico sulle tracce della civiltà Longobarda. Nelle foto: Capitolium a Brescia

Alla ricerca dei Longobardi: Friuli Venezia Giulia

L'area della Gastaldaga di Cividale del Friuli

Il nostro viaggio inizia nel cuore del Friuli-Venezia Giulia, a Cividale del Friuli (Ud), antica capitale del Ducato longobardo e scrigno di preziosi tesori artistici e architettonici. Qui, immersa in un'atmosfera ricca di storia e fascino, si trova l'area della Gastaldaga, un complesso monumentale che racchiude alcuni dei più significativi esempi dell'arte longobarda in Italia.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

L’area della Gastaldaga di Cividale del Friuli

Il Tempietto Longobardo, incastonato all'interno del monastero di Santa Maria in Valle, rappresenta un capolavoro assoluto della tarda età longobarda (VIII secolo). Ammirate i suoi raffinati stucchi figurati e gli affreschi appena restaurati, tra cui spicca il Cristo Logos tra gli arcangeli Michele e Gabriele. Proseguendo, scoprirete il Complesso Episcopale, rinnovato dal patriarca Callisto nell'VIII secolo. In origine, questo complesso comprendeva la Basilica, il Battistero di San Giovanni Battista e il Palazzo Patriarcale. Oggi, i resti di questi edifici sono visibili nei piani interrati del Museo Archeologico Nazionale, che vanta una ricca sezione longobarda con reperti di eccezionale valore. Tra le opere scultoree più importanti, custodite nel Museo Cristiano/Tesoro del Duomo, meritano particolare attenzione il Tegurio di Callisto, un'edicola ottagonale che un tempo copriva il fonte battesimale del Battistero, e l'Altare del duca Ratchis, realizzato in pietra istriana e decorato con quattro paliotti scolpiti in rilievo, raffiguranti scene bibliche.

Itinerario ciclabile nel Friuli orientale da Udine a Cividale del Friuli 

Siete amanti del cicloturismo e appassionati di storia? Allora non potete perdervi questo itinerario ciclabile che vi porterà alla scoperta del Friuli orientale, sulle tracce dei Longobardi. Un percorso adatto a tutti, lungo 25 km, che collega in modo sicuro Udine a Cividale del Friuli, considerata la "capitale longobarda" della regione. Il percorso può essere affrontato sia partendo dal centro di Udine, sia evitando la conurbazione urbana, lasciando l'auto in località Godia, nelle vicinanze del torrente Torre. Se scegliete di partire dal centro di Udine, vi consigliamo di dedicare un po' di tempo per visitare l'affascinante città. Ammirate piazza Libertà, definita "la più bella piazza veneziana sulla terraferma", e piazza Matteotti (o delle Erbe), interamente contornata da portici.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Il centro di Udine

Il percorso segue il tracciato della FVG4, che taglia orizzontalmente il Friuli centrale, da Caneva in provincia di Pordenone fino al confine sloveno delle valli del Natisone. Non si tratta di una vera e propria pista ciclabile, ma la sicurezza è garantita dal fatto che si percorrono strade secondarie con scarso traffico. L'area attraversata, da Udine a Cividale, presenta una spiccata impronta agricola, con un alternarsi di orti privati, giardini, campi coltivati e un ampio panorama delimitato a nord-est dall'abbraccio delle Prealpi Giulie. Per chi volesse prolungare il tour, dopo la sosta a Cividale del Friuli, è possibile proseguire lungo un percorso ben segnalato e indicato, che prende il nome di “Bimobis”, un itinerario che, per i più allenati, sconfina in Slovenia passando per Caporetto e Tolmino e rientrando in Italia all'altezza di Gorizia.

Mangiare a Cividale del Friuli

Ristorante Al Monastero

Al Monastero a Cividale del Friuli è un ristorante che offre un'esperienza culinaria unica, immersa in un'atmosfera storica e accogliente. Situato nel cuore del centro storico di Cividale del Friuli, il ristorante è ospitato in un edificio storico che conserva l'atmosfera di un monastero. L'ambiente è caratterizzato da piccole salette accoglienti, ognuna con un proprio carattere, e da un cortile interno ideale per le serate estive.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Ristorante Al Monastero di Cividale del Friuli

La cucina proposta è tipicamente friulana, con piatti preparati con ingredienti freschi e genuini, molti dei quali a chilometro zero. Il menu varia a seconda della stagione, garantendo sempre prodotti freschi e di alta qualità. L'ambiente è caldo e accogliente, perfetto per una cena romantica, una serata tra amici o un pranzo di lavoro. La ricerca della qualità è una costante in ogni piatto. Gli ingredienti sono selezionati con cura e la preparazione è attenta ai dettagli, garantendo un'esperienza gastronomica di alto livello.

Ristorante Al Monastero |  Via Adelaide Ristori 9 - 33043 Cividale del Friuli | Tel 0432 700808

Alla ricerca dei Longobardi: Lombardia

 Il Complesso di San Salvatore - Santa Giulia a Brescia 

Spostiamoci ora in Lombardia, alla scoperta di Brescia, la seconda località del Sito Unesco. Capitale dell'omonimo Ducato longobardo, Brescia ospita un complesso monumentale di straordinaria bellezza: San Salvatore - Santa Giulia. Oggi sede del Museo della città, questo palinsesto architettonico racconta una storia affascinante. Nel 753, Desiderio, ancora duca di Brescia ma destinato a diventare re dei Longobardi, e sua moglie Ansa fondarono il nucleo originario del complesso. Questo comprendeva la basilica di San Salvatore, con la sua cripta, considerata una delle testimonianze più significative dell'architettura religiosa altomedievale in Italia. La basilica vanta un ricco apparato decorativo di stucchi e affreschi perfettamente integrati. Nel corso dei secoli, il complesso si è ampliato, inglobando il cinquecentesco monastero femminile di Santa Giulia. Il percorso museale espone numerosi reperti archeologici di epoca longobarda, provenienti da scavi effettuati nell'area e nella provincia di Brescia.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Il Complesso di San Salvatore a Brescia

Un gioiello da non perdere è la Croce detta di re Desiderio, un prezioso manufatto con funzioni processionali e devozionali risalente all'VIII/IX secolo d.C., conservato nell'oratorio di Santa Maria in Solario, aggiunto al complesso in epoca romanica. A poca distanza dal complesso monastico, l'area archeologica offre l'opportunità di ammirare le tracce della presenza romana su cui si è innestata la civiltà longobarda. Tra i monumenti di spicco, il Capitolium del I secolo d.C., luogo di culto della Triade Capitolina, e il Teatro Romano, entrambi testimonianze eloquenti dell'antica Brixia.

La città di Brescia è inoltre inserita nella rete ufficiale dei "ComuniCiclabili" 2023, un'iniziativa della Fiab, la più grande associazione ciclo-ambientalista italiana. Questo prestigioso marchio viene assegnato ai comuni che si distinguono per il loro impegno a favore della mobilità in bicicletta. Brescia ha ottenuto il massimo riconoscimento, cinque biciclette, dimostrando di aver implementato politiche e infrastrutture che rendono la città a misura di ciclista.

I percorsi cicloturistici tra le colline bresciane e i paesaggi di re Desiderio e re Rotari

Anche le colline bresciane vi aspettano per un viaggio indimenticabile tra i tesori longobardi e panorami mozzafiato. Sei percorsi, adatti a tutti i livelli di preparazione, vi porteranno alla scoperta di luoghi affascinanti e immersi nella natura.

Il primo itinerario, denominato "I paesaggi di re Desiderio", si snoda intorno alla montagna della Maddalena, luogo caro ai bresciani. Dal tempo dei Romani, le sue cave hanno estratto il pregiato marmo di Botticino. Il percorso vi condurrà attraverso una strada panoramica fino alla sommità dell'altura, dove godrete di un'ampia vista sulla pianura e sulle sponde del lago di Garda. Scendendo dai versanti, potrete ammirare i vigneti della Valverde. Il sesto itinerario, "Le colline di re Rotari", disegna un lungo percorso circolare tra i comuni di Brescia, Rezzato, Castenedolo, Montirone, Poncarale e Flero. Vi immergerete nel dolce paesaggio delle colline di re Rotari, figura storica di grande spessore, duca di Brescia e re dei Longobardi dal 636 al 652.

Dove mangiare a Brescia - cucina tradizionale 

Osteria Al Bianchi

L'Osteria Al Bianchi a Brescia è un'istituzione per chi desidera gustare la cucina tradizionale bresciana in un ambiente autentico e conviviale. Qui potrai immergerti in un'atmosfera familiare e gustare piatti preparati con ricette tramandate di generazione in generazione. Che tu sia al bancone del bar o seduto ai tavoli, ti sentirai subito a casa grazie all'atmosfera accogliente e alla cordialità del personale.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Osteria Al Bianchi a Brescia

Il menu propone una vasta scelta di piatti tipici bresciani, realizzati con ingredienti freschi e di alta qualità. Tra le specialità spiccano i casoncelli, i malfatti, lo stracotto e il manzo all'olio. L'osteria conserva un'atmosfera rustica e autentica, con arredi semplici e tavoli in legno. È il luogo ideale per chi cerca un'esperienza culinaria genuina e senza fronzoli. La semplicità e la qualità sono le parole chiave della cucina dell'Osteria Al Bianchi. Ogni piatto è preparato con cura e passione, utilizzando solo ingredienti freschi e di stagione.

Osteria al Bianchi | Via Gasparo da Salò 32 -  25122 Brescia | Tel 030 292328

Dove mangiare a Brescia - cucina raffinata

Il Rivale in città

Il Rivale in Città a Brescia è un ristorante che offre un'esperienza culinaria raffinata. Situato in un bel palazzo del '700, il ristorante offre ambienti eleganti e raffinati, suddivisi in salette arredate con gusto. L'atmosfera è ideale per una cena romantica o per occasioni speciali.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Il Rivale in città a Brescia

Il menu propone una cucina creativa, che reinterpreta i piatti della tradizione bresciana con un tocco di modernità. Gli ingredienti sono di alta qualità e la presentazione dei piatti è curata nei minimi dettagli. La carta dei vini è ricca e selezionata con cura, offrendo una vasta scelta di etichette nazionali e internazionali. Il servizio è attento e professionale, pronto a soddisfare ogni richiesta del cliente.

Il Rivale in Città | Via Antonio Gramsci 10 -  25122 Brescia | Tel 030 636 5984

 Il Castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas a Castelseprio

Spostiamoci ora in provincia di Varese, in Lombardia, alla scoperta di Castelseprio-Torba, un sito inserito nel Sito seriale Longobardo. Tra i comuni di Castelseprio e Gornate Olona, si trova il Parco Archeologico di Castelseprio, un luogo ricco di storia e fascino. Qui potrete ammirare le rovine del castrum, un sito fortificato d'altura di età tardo-romana. La sua importanza strategica derivava dalla sua posizione lungo la via diretta verso l'odierno Canton Ticino. I Longobardi lo riutilizzarono, mentre i Visconti lo distrussero. Oggi si conservano il circuito murario, il tessuto abitativo e l'importante complesso cultuale di San Giovanni Evangelista. Quest'ultimo, ristrutturato dai Longobardi nel VII secolo, comprende una basilica e un battistero paleocristiano.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Il monastero di Torba

Non perdetevi la chiesa di Santa Maria foris portas, situata nel borgo fuori dalle mura del sito fortificato. Al suo interno potrete ammirare un prezioso ciclo di affreschi sul tema dell'infanzia di Cristo, ispirato ai Vangeli apocrifi. A poca distanza da Castelseprio, nella località di Torba, si trova la Torre di Torba. In origine struttura difensiva utilizzata da Goti, Bizantini e Longobardi, nell'VIII secolo fu convertita in un Monastero benedettino femminile. All'interno della torre sono conservati affreschi di notevole valore, risalenti alla fine dell'VIII secolo.

Dove mangiare a Castelseprio

Ristorante Antica Torre

L'Antica Torre a Castelseprio è un ristorante che offre un'esperienza culinaria unica, immersa nella storia e nella bellezza del paesaggio. Situato all'interno del Monastero di Torba, patrimonio Unesco, il ristorante offre un'atmosfera suggestiva e un panorama mozzafiato.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Ristorante Antica Torre a Castelseprio

 La cucina è incentrata sui prodotti locali di stagione, offrendo piatti semplici ma gustosi che rispecchiano la tradizione culinaria della zona. L'ambiente è elegante e accogliente, perfetto per una cena romantica o una celebrazione speciale. Gli ingredienti sono selezionati con cura e la preparazione dei piatti è attenta ai dettagli, garantendo un'esperienza gastronomica di alto livello.

Ristorante Antica Torre | Via stazione 2 - Gornate Olona (Va) | Tel 348 8687196

La pista ciclopedonale della Valle Olona lungo la ferrovia dismessa della Valmorea 

Il Parco Archeologico di Castelseprio e l'area del Monastero di Torba sono due imperdibili tappe lungo la pista ciclopedonale della Valle Olona. Questo percorso ciclabile in sede protetta, lungo circa 20 km, segue il tracciato della ferrovia dismessa della Valmorea, che fino al 1977 collegava Castellanza (Va) a Mendrisio in Canton Ticino. Il percorso, con fondo stradale misto asfalto-sterrato, costeggia il fiume Olona, attraversando un paesaggio lussureggiante e ricco di vegetazione, specialmente nella parte più a nord. In alcuni punti del tracciato, sono stati volutamente lasciati affiorare tratti di binari della vecchia ferrovia, a testimonianza del suo passato.

Oltre al sito longobardo di Castelseprio-Torba, l'itinerario ciclabile permette di visitare altri luoghi di interesse: Borgo antico di Castiglione Olona: con la sua collegiata quattrocentesca in stile gotico lombardo e il Monastero dell'Assunta in Cairate: di fondazione longobarda, dove è ancora oggi allestita la mostra itinerante "Toccar con mano i Longobardi". 

Alla ricerca dei Longobardi: Umbria

La Basilica di San Salvatore a Spoleto e il Tempietto del Clitunno di Campello sul Clitunno

Sulle tracce dei Longobardi, il nostro viaggio ci porta in Umbria, terra del potente Ducato di Spoleto. Qui, due siti Unesco meritano una visita: Spoleto e Campello sul Clitunno.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Spoleto, Basilica San Salvatore. Foto: Nicoletta di Cicco Pucci

A Spoleto, la Basilica di San Salvatore è un capolavoro di architettura che testimonia la maestria dei Longobardi nell'adattare elementi classici a un nuovo linguaggio artistico. Costruita con spolia, ovvero materiale proveniente da edifici romani, la basilica presenta un impianto a tre navate e un presbiterio tripartito. L'influenza longobarda è evidente nelle decorazioni scultoree e nell'uso dell'arco a tutto sesto. L'area a tutela della basilica comprende il centro storico, ricco di testimonianze medievali, e si estende fino alla Rocca Albornoziana. Qui, il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto espone reperti archeologici che raccontano la storia del ducato dalla sua fondazione longobarda fino al Medioevo.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Campello sul Clitunno, Tempietto sul Clitunno

A Campello sul Clitunno, il Tempietto del Clitunno è un gioiello dell'architettura longobarda. Costruito tra il VII e l'VIII secolo, questo piccolo tempio presenta una forma corinzia tetrastila in antis e si distingue per l'armoniosa integrazione di elementi romani di reimpiego con decorazioni di nuova fattura. La facciata è scandita da splendide colonne ricoperte di foglie d'acanto, mentre l'interno è impreziosito da affreschi di notevole qualità. Il Tempietto si trova vicino alle Fonti del Clitunno, già celebrate e frequentate in epoca romana. Queste sorgenti, immerse in un paesaggio suggestivo, erano considerate sacre e legate al culto di diverse divinità.

Dove mangiare a Campello sul Clitunno

Trattoliva

Trattoliva è un ristorante situato a Campello sul Clitunno, in provincia di Perugia, che si distingue per la sua cucina tradizionale umbra e la grande attenzione alla qualità degli ingredienti.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Trattoliva a Campello sul Clitunno

 Il menu propone piatti tipici umbri, preparati con ingredienti freschissimi e di stagione. L'olio extravergine di oliva, prodotto direttamente dall'azienda, è il protagonista indiscusso di molte ricette. L'ambiente è elegante e accogliente, perfetto per una cena romantica o una serata tra amici. La ricerca della qualità è una costante in ogni piatto. Gli ingredienti sono selezionati con cura e la preparazione è attenta ai dettagli. Oltre a una ricca selezione di vini locali, la carta dei vini propone anche etichette nazionali e internazionali.

Trattoliva | Strada delle vene 7 - 06042 Campello sul Clitunno (Gg) | Tel 0743 275318

La pista ciclabile Assisi-Spoleto nel cuore dell'Umbria 

Ma l'Umbria vi aspetta anche con un altro itinerario imperdibile: la pista ciclabile Spoleto-Assisi. Un percorso di circa 45 km in sede protetta, immerso nella bellezza della Valle Umbra. Il tracciato, completamente pianeggiante, si sviluppa lungo gli argini dei fiumi Marroggia, Teverone e Timia, fino a Cannara, per poi proseguire nel cuore della valle, regalandovi panorami mozzafiato sui dolci rilievi collinari umbri, ricoperti di ulivi e vigneti e punteggiati da affascinanti borghi medievali.

La ciclabile vi permette di sostare in alcune delle più celebri località turistiche dell'Umbria, non solo Spoleto e Campello sul Clitunno, con i loro tesori longobardi, ma anche:

  • Montefalco e Trevi: rinomate per la produzione dei vini Sagrantino e Rosso di Montefalco e dell'olio extravergine d'oliva Dop Umbria.
  • Foligno: la "porta di terra dello Stato Pontificio", ricca di storia e arte, con il palazzo Trinci e l'Abbazia di Sassovivo.
  • Bevagna e Spello: borghi medievali di rara bellezza.
  • Assisi: la tappa finale del percorso, famosa per la Basilica di San Francesco e il suo patrimonio religioso.

Dove mangiare a Spoleto 

Il Mio Vinaio

Il Mio Vinaio è un ristorante situato nel cuore di Spoleto, molto apprezzato sia dai locali che dai turisti. Offre un ambiente accogliente e familiare, perfetto per trascorrere una piacevole serata in compagnia.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Il Il Mio Vinaio a Spoleto

Il ristorante propone piatti della tradizione italiana, con un occhio di riguardo per i prodotti locali. Come suggerisce il nome, Il Mio Vinaio vanta una ricca carta dei vini, con un'attenzione particolare ai vini locali e regionali. L'ambiente è intimo e cordiale, caratterizzato da un arredamento semplice e curato.

Il Mio Vinaio | Via Arco di Druso 31 - 06049 Spoleto (Pg) | Tel 0743 420081.

Alla ricerca dei Longobardi: Campania

Il Complesso di Santa Sofia a Benevento

Nel nostro itinerario alla scoperta dei Longobardi, approdiamo a Benevento, antica capitale del Ducato di Benevento, uno dei ducati più potenti e longevi dell'Italia longobarda. Fondato nel 570 circa, il ducato si estendeva su parte di Puglia, Lucania e Calabria e resistette fino al 1077, diventando Principato nel 774. Nel cuore di Benevento si erge la Chiesa di Santa Sofia, un capolavoro dell'architettura longobarda. Costruita intorno al 760 per volere di Arechi II, duca di Benevento, la chiesa era sia cappella personale che santuario nazionale per la salvezza del popolo longobardo. L'interno, a pianta centrale, presenta un'affascinante struttura con colonne e pilastri disposti a formare un esagono e un decagono concentrici. La chiesa vanta numerosi reimpieghi di capitelli di epoca classica, mentre nelle due absidi minori si conservano frammenti di un ciclo pittorico dedicato alle storie di Cristo, in origine esteso a tutta la superficie interna.

  Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Chiesa di Santa Sofia a Benevento

Annesso alla chiesa si trova il Museo del Sannio, che offre un'immersione completa nella storia e nella cultura longobarda. Il museo espone:

  • Elementi architettonici originali di epoca longobarda utilizzati per la costruzione del chiostro romanico.
  • Corredi funerari provenienti dalla necropoli di Benevento, tra cui armi, fibbie, cinte e monili.

Questi reperti, sapientemente esposti nelle sale del museo, raccontano la vita quotidiana, le usanze e le tradizioni dei Longobardi che abitavano Benevento.

Il tratto campano della Ciclovia Francigena 

La provincia di Benevento, ricca di storia e paesaggi suggestivi, offre agli amanti del cicloturismo anche un'altra occasione imperdibile: la BI3 - Ciclovia Francigena. Questo itinerario, parte della EuroVelo Route n°5, si snoda per oltre 2.500 km da Como a Brindisi, ricalcando il percorso della Via Francigena, antica via percorsa dai pellegrini diretti ai luoghi sacri della cristianità.

La BI3 attraversa il territorio beneventano, offrendo ai ciclisti la possibilità di ammirare testimonianze monumentali di epoca romana e longobarda, immerse in un paesaggio ricco di fascino. Tra i punti di interesse:

  • Telese Terme: rinomata località termale con acque benefiche e un suggestivo centro storico.
  • Solopaca: borgo medievale con un caratteristico castello normanno e il palazzo ducale dei Ceva-Grimaldi.

Dove mangiare a Benevento

Gino e Pina

Il ristorante Gino e Pina, con la sua atmosfera accogliente e familiare, è un punto di riferimento per chi desidera gustare i piatti tipici della tradizione beneventana. Il locale, con i suoi arredi in legno e travi a vista, ricrea un'atmosfera rustica e autentica.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Il ristorante Gino e Pina di Benevento

 Il menu propone una vasta scelta di piatti tipici beneventani, preparati con ingredienti freschi e genuini. Oltre ai piatti tradizionali, Gino e Pina offre anche una vasta selezione di pizze, preparate con ingredienti di alta qualità. Il ristorante dispone di una ricca enoteca, con una vasta scelta di vini locali e nazionali. Il rapporto qualità-prezzo è molto buono, rendendo il ristorante accessibile a tutti.

Gino e Pina | Viale dell'Università 2 - 82100 - Benevento |  Tel 0824 24947

Alla ricerca dei Longobardi: Puglia

La Basilica-Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo

Il nostro viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia culmina in Puglia, a Monte Sant'Angelo (Fg), un luogo intriso di storia e spiritualità. Già nel VI secolo, questo borgo faceva parte del Ducato di Benevento, insieme a tutto il Gargano. Tra le testimonianze più significative della presenza longobarda nel Gargano c'è il Santuario di San Michele Arcangelo. Costruito in diverse fasi attorno a una grotta calcarea, il santuario era in origine un luogo di culto pagano. A partire dal VII secolo, divenne non solo santuario nazionale dei Longobardi, particolarmente devoti a San Michele, divinità che per alcuni aspetti rievocava il dio pagano "Wodan", protettore di eroi e combattenti, ma anche un centro di grande richiamo per la devozione popolare. San Michele era venerato come protettore della Cristianità contro nemici esterni e interni. Era anche considerato un guaritore e si credeva accompagnasse le anime dei defunti al cospetto di Dio (psicopompo). La sua figura ispirò la costruzione di numerose chiese e santuari dedicati a lui in tutta Europa.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Basilica-Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo

Il Santuario di Monte Sant'Angelo, con la sua basilica, la grotta e i suoi tesori artistici, rappresenta un patrimonio inestimabile che testimonia la profonda fede e la devozione dei Longobardi. Ancora oggi, il santuario è meta di pellegrinaggi da ogni parte del mondo.

Il tratto pugliese e garganico della Ciclovia Adriatica

La nostra esplorazione in bicicletta dei luoghi longobardi in Italia si conclude con un itinerario mozzafiato: la BI6 Ciclovia Adriatica. Questo percorso, che nella sua interezza collega Trieste a Leuca per oltre 1.700 km, attraversa anche il litorale garganico, offrendo ai ciclisti la possibilità di ammirare paesaggi costieri e montuosi di rara bellezza. La porzione pugliese della Ciclovia Adriatica inizia a Lesina, da dove si snoda lungo strade poco trafficate, regalando panorami incantevoli sulla costa e sulle montagne del Gargano. Superando Monte Sant'Angelo e Manfredonia, il percorso prosegue verso sud, toccando Brindisi e Bari.

Oltre ad essere un importante snodo ciclistico, Brindisi è una città ricca di storia e cultura. Da non perdere il suo centro storico, con il Duomo, il Castello Svevo e le mura aragonesi. Bari, invece, è famosa per la sua Basilica di San Nicola, patrono della città, e per il suo vivace lungomare. Tra l'atro Brindisi e di Bari sono terminali rispettivamente del percorso europeo EuroVelo n. 5 “Ciclovia Romea-francigena” e di quello nazionale n. 10 BicItalia “Ciclovia dei Borboni” (Napoli-Bari). 

Mangiare a Monte Sant'Angelo

Osteria del Corso

L'Osteria del Corso a Monte Sant'Angelo è un'istituzione per chi desidera gustare i sapori autentici della Puglia. Situata nel cuore del paese, questa osteria offre un'esperienza culinaria semplice ma deliziosa, in un ambiente accogliente e familiare.

Pedalando attraverso la storia: viaggio alla scoperta dei Longobardi in Italia

Osteria del Corso a Monte Sant’Angelo

Il menu propone una vasta selezione di piatti tipici della cucina pugliese, preparati con ingredienti freschi e genuini, molti dei quali a chilometro zero.  L'ambiente è caratterizzato da un'atmosfera rustica e accogliente, con arredi semplici e tradizionali. L'Osteria del Corso offre un ottimo rapporto qualità-prezzo, rendendola una scelta popolare sia per i locali che per i turisti.

Osteria del Corso | Via Belvedere 11 - 71037 Monte Sant'Angelo (Fg) | Tel 0884 561677

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