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Alba, paesaggi incantevoli per un turismo slow e di qualità

La città, capitale riconosciuta delle Langhe, è il cuore pulsante di un territorio unico che lascia senza fiato. È nato un progetto per caratterizzarne la importante biodiversità

Tiziano Argazzi
di Tiziano Argazzi
09 giugno 2022 | 18:18

“Mi stampai nella testa i campanili e le torri e lo spesso delle case, e poi il ponte e il fiume, la più gran acqua che io abbia mai vista, ma così distante nella piana che potevo soltanto immaginarmi il rumore delle sue correnti”.  

Così nel 1954 Giuseppe (Beppe) Fenoglio nel suo libro “La Malora” descriveva Alba, la sua città natale, che poi ha citato più volte nei suoi scritti, regalandole sempre sfumature diverse e piene di affetto. Tratteggi sempre interessanti  che prendevano spunto ed ispirazione dalle Langhe, una terra che lascia senza fiato, di cui Alba è cuore pulsante e capitale indiscussa. 

Le colline delle Langhe (foto Alessandro Sgarito) Alba, paesaggi incantevoli per un turismo slow e di qualità

Le colline delle Langhe (foto Alessandro Sgarito)

Alba profuma di vino, tartufo e Nutella 

Alba, è una cittadina in provincia di Cuneo, con circa 30 mila abitanti. È adagiata sulla sponda destra del fiume Tanaro ed è immersa nelle colline del Sud Piemonte, note in tutto il mondo. Un territorio dalla grande biodiversità, caratterizzato da paesaggi collinari mozzafiato, particolarmente vocati per un’esperienza all’aria aperta, a contatto con vigne e boschi dai colori unici.

Sono molteplici anche le eccellenze agroalimentari, custodite in un ambiente straordinario, quello delle Langhe, Monferrato e Roero, che l’Unesco nel 2014 ha dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Una cittadina, tranquilla ed elegante che profuma di vino, di tartufo e di Nutella. Infatti Alba vive in simbiosi con la fabbrica della Ferrero fin dai primi anni ’60, quando dallo stabilimento uscì il primo vasetto di quella che sarebbe diventata la crema da spalmare, a base di cacao e nocciole, più famosa al mondo e che ha fatto conoscere Alba in ogni parte del globo.

Alba è la regina del tartufo bianco 

Alba è anche la regina del tartufo bianco. Qui tra ottobre e dicembre si svolge la Fiera internazionale del pregiato Tuber magnatum, giunta alla 92esima edizione. Una delle principali vetrine dell’alta gastronomia e delle eccellenze italiane, dove è anche possibile acquistare  selezionati esemplari di questo straordinario prodotto. Nel periodo di svolgimento sono anche in programma vari eventi tra cui l’Alba Truffle Show (lo spazio dei cooking show con grandi chef,  le analisi sensoriali del tartufo e le wine tasting experience) per  scoprire il pregiato fungo ipogeo in ogni sua sfaccettatura.

La Fiera però è anche tradizione e folclore grazie ai borghi cittadini che si riuniscono sotto le insegne della “Giostra delle Cento Torri”, che assieme a sbandieratori e a migliaia di volontari, ogni anno trasformano Alba in un magico palcoscenico su cui va in scena il meglio della tradizione rievocativa medievale della città che ha il suo apice con il Palio degli Asini.

 

Alba, Città Creativa Unesco per la gastronomia 

Come è facile intuire, un posto di riguardo spetta alle specialità enogastronomiche, da sempre il sogno degli amanti della buona tavola. Palati sopraffini che arrivano da queste parti e che, dopo essersi “rifatti gli occhi” con le colline coperte di vigneti che si estendono a perdita d’occhio, con i pittoreschi borghi medievali, i castelli, le mostre ed i musei, si lasciano inebriare dai profumi e dai sapori dei piatti tipici che caratterizzano la sua cucina.

Infatti, come ha sottolineato Fabrizio Caramagna in uno dei suoi celebri aforismi, “Alba non si visita. Alba si assaggia”. In effetti l’antica  Alba Pompeia è anche Città Creativa Unesco per la Gastronomia. Un circuito di eccellenza ed un riconoscimento importante per Alba che, da un lato, rafforza la vocazione internazionale del suo patrimonio enogastronomico e, dall’altro, mette in luce l’intera tradizione culinaria di Langhe Monferrato e Roero che si tramanda di generazione in generazione nei piatti preparati da osterie e ristoranti e nelle cucine di ogni famiglia del luogo.

Agnolotti, piatto della tradizione piemontese (foto Parallelozero) Alba, paesaggi incantevoli per un turismo slow e di qualità

Agnolotti, piatto della tradizione piemontese (foto Parallelozero)

Alla scoperta del centro storico 

Le cose da vedere sono molte, anche perché Alba è uno scrigno di tesori. Tante perle che appaiono all’improvviso mentre si passeggia per le viuzze del centro storico, piccolo e raccolto, ma ricolmo di cose preziose, tra cui monumenti e torri medievali (oggi ne sopravvivono una decina), la zona muraria, cattedrali, chiese e l’Alba sotterranea.

La principale strada cittadina è via Vittorio Emanuele che attraversa tutta la vecchia Alba e sfocia nella ex Piazza Savona oggi dedicata all’industriale Michele Ferrero.

Il centro storico di Alba (foto Marco Badiani) Alba, paesaggi incantevoli per un turismo slow e di qualità

Il centro storico di Alba (foto Marco Badiani)

La parte storica della città inizia da Via Cavour, fiancheggiata da edifici medievali quali la Torre Astesiano costruita tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. Al termine si arriva in Piazza Risorgimento su cui sorgono il Palazzo Comunale e la Cattedrale di San Lorenzo Martire, l’imponente Duomo cittadino, a croce latina, la cui costruzione risale agli ultimi decenni del XV secolo. Nei secoli successivi l’edificio di culto, in stile gotico, fu più volte ristrutturato e rimaneggiato in più parti, l’ultima nel 2007 quando venne realizzato il nuovo Presbiterio in stile moderno per volere dell’allora vescovo Sebastiano Dho.

La Cattedrale (foto Stefania Spadoni) Alba, paesaggi incantevoli per un turismo slow e di qualità

La Cattedrale (foto Stefania Spadoni)

Alba sotterranea: viaggio al centro della città 

Alba ha anche importanti radici sotterranee. Infatti la città medievale crebbe sui resti di quella romana, poi quella moderna ne prese il posto senza cancellarla del tutto, e così via, fino alla città attuale, che è plasmata nella sua forma dai lineamenti urbani dell’antica Alba Pompeia.

Per far conoscere questi importanti tesori che si trovano nel sottosuolo, nel ventre della città, è stato creato un tour archeologico ad hoc, di circa due ore, con tre tappe per scoprire tra l’altro le vestigia romane e medievali, l’antico tempio, il teatro ed il foro romano. Il tour si conclude con la visita al Museo Federico Eusebio, custode dei tesori del passato albese.

I tour, sempre in compagnia di un archeologo professionista, sono in programma ogni primo e terzo sabato ed ogni seconda e quarta domenica del mese con turni di visita al mattino ed al pomeriggio. A queste date se ne aggiungono altre, in occasione delle festività e delle principali manifestazioni cittadine. Per partecipare è necessaria la preventiva prenotazione da effettuarsi online alla sezione “Eventi e itinerari” del sito ambientecultura.it, dove si possono anche verificare date ed orari delle visite.

Biodiversità stellata per un turismo slow e di qualità 

Ci sono mete turistiche in Italia molto apprezzate, in particolare dai viaggiatori in arrivo dall’estero. Destinazioni di nicchia che offrono al visitatore luoghi da ammirare, ma soprattutto esperienze da vivere anche all’aria aperta. 

Una di queste è Alba. Chi arriva sa esattamente cosa aspettarsi: paesaggi incantevoli, strade panoramiche, rocche, borghi arroccati sulle colline, enogastronomia eccellente ed ospitalità di alto livello.

Tutti tasselli di quel mosaico rappresentato dalla biodiversità a “tutto tondo” che qui ha preso le forme di un progetto, “Biodiversità Stellata”, messo a punto per valorizzare  la biodiversità del territorio che in Langhe, Monferrato e Roero viene declinata anche a tavola, grazie ai tanti ristoranti di alto livello che usano in maniera prevalente materie prime a km 0.

I partner del progetto - Alba (soggetto capofila), Commune du Bourget-du-Lac, Ville de La Motte-Servolex, in Francia, Comune di Cogne e Gal Langhe Roero Leader - condividono il fatto di essere mete turistiche il cui principale elemento attrattivo è l’aspetto naturalistico del territorio: le colline vitivinicole Unesco per la Città di Alba e il Gal Langhe Roero Leader, il lago per Bourget-du- Lac e La Motte-Servolex e la montagna protetta del Massiccio Gran Paradiso per il comune di Cogne.

Trekking tra le vigne (foto Mikael Masoero) Alba, paesaggi incantevoli per un turismo slow e di qualità

Trekking tra le vigne (foto Mikael Masoero)

"OrtoGrafia" e "Livertin Experience" 

I boschi e le colline coperte di vigneti sono l’ambientazione ideale per molte delle attività ricomprese nel progetto. La prima di queste è “OrtoGrafia” un percorso didattico rivolto ai bambini per avvicinarli alla coltivazione degli ortaggi e favorire una maggiore consapevolezza rispetto all’origine degli ingredienti. Le uscite didattiche prevedono la visita all’orto ed alla  serra del ristorante Piazza Duomo di Alba, il locale tristellato  di Enrico Crippa, i laboratori al parco didattico esperienzialeLe colline di Giuca” a  Baldissero d’Alba e i giochi con i materiali naturali del bosco.

L’orto del Piazza Duomo (www.piazzaduomoalba.it/it/il-mio-orto) si trova a pochi chilometri da Alba, e precisamente nella Tenuta Monsordo Bernardina di proprietà dell’azienda  vitivinicola Ceretto. Comprende una serra e un appezzamento di alcuni ettari, dove vengono coltivati in regime biologico e biodinamico circa 400 specie diverse di ortaggi, erbe e fiori che ogni mattina lo chef Crippa raccoglie personalmente e che poi diventano gli ingredienti base della sua famosa insalata 21 31 41, uno dei piatti di eccellenza della sua cucina. I numeri dovrebbero indicare i componenti  vegetali presenti nell’insalata. Oggi però andrebbero aggiornati in quanto ogni sua insalata è composta almeno da 50 ingredienti e si è arrivati anche a 100, tanto da affermare che nella cucina cromatica di Crippa …..comanda l’orto con i suoi ritmi di produzione e di raccolta.

Livertin Experience” è un’altra delle attività ricomprese nel progetto. Si tratta di passeggiate con guida naturalistica alla ricerca di erbe commestibili spontanee e delle altre ricchezze della natura presenti nella periferia verde di Alba.

Semplici passeggiate in collina a caccia di livertin (il termine in piemontese che definisce il luppolo selvatico, con cui si fanno le tradizionali frittate in primavera)  diventano quindi un modo diverso e piacevole di valorizzare la biodiversità delle aree rurali, riscoprendo il paesaggio di questa terra meravigliosa in piena libertà, sicurezza e relax.

Ed anche in completa sintonia con gli obiettivi del progetto “Biodiversità Stellata” che sono quelli di aumentare la conoscenza del valore della biodiversità per il territorio e le persone.

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