Non solo aiuti alle categorie commerciali in crisi. Nel cosiddetto decreto Ristori il Governo ha stanziato 30 milioni di euro per sostenere il sistema sanitario nella ricerca dei contagiati, dando la possibilità a medici di famiglia e pediatri di effettuare i tamponi rapidi.
Anche i medici di famiglia potranno fare i tamponi
«La situazione emergenziale che il Paese sta affrontando e lo scenario epidemico che si prospetta per il periodo autunno-invernale, caratterizzato da una trasmissibilità sostenuta e diffusa del virus
SARS-CoV-2 – si legge nella bozza del decreto – rendono quanto mai necessario
assicurare che la risposta dell’assistenza territoriale sia realizzata in tutte le sue potenzialità, anche attraverso l’esecuzione di tamponi antigenici rapidi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Si tratta di una misura urgente e assolutamente necessaria anche per allentare la pressione sui Dipartimenti di prevenzione delle ASL e per ridurre i tempi di attesa dei numerosi assistiti che attendono di poter eseguire un tampone in quanto identificati quali “contatti stretti” di casi confermati di COVID-19».
I tecnici interpellati dal Governo hanno stimato
che nei mesi di novembre e dicembre verranno somministrati 2.000.000 di tamponi antigenici rapidi ed è stata considerata una tariffa media per la somministrazione dei predetti tamponi di 15 euro per ciascun tampone. Da qui la somma di 30 milioni di euro stanziata dall’Esecutivo.
«A tale importo – si legge ancora nella bozza del decreto - si perviene facendo la media tra un costo unitario di 18 euro per la somministrazione dei predetti tamponi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta presso gli studi medici, in ragione della maggiore complessità organizzativa e delle misure di protezione e di maggior cautela da adottare; e un costo unitario di 12 euro per la somministrazione da parte dei medici di famiglia e dei pediatri dei predetti tamponi effettuata fuori dagli studi medici, in cui vi è un minore impatto delle misure di prevenzione da adottare e conseguentemente un minor costo unitario per operazione. Il costo unitario medio per tampone è dunque pari a 15 euro».