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Che serata

A Firenze per Leonardo Romanelli galeotto fu il risotto

Guido Ricciarelli
di Guido Ricciarelli
08 febbraio 2023 | 15:16

Un format, quello di Taste, giunto alla sedicesima edizione e ospitato per la seconda volta nella straordinaria scenografia della Fortezza da Basso di Firenze, in continuità con le edizioni invernali di Pitti Immagine Uomo, Pitti Immagine Bimbo e Pitti Immagine Filati. Una fortunatissima intuizione che i vertici di Pitti Immagine e il “Gastronauta” Davide Paolini svilupparono appunto nel 2007 e che oggi è diventato uno degli appuntamenti irrinunciabili per i foodies di tutta Italia e non solo.

Leonardo Romanelli A Firenze per Leonardo Romanelli galeotto fu il risotto

Leonardo Romanelli


Il meglio della produzione agroalimentare italiana

Il meglio della produzione agroalimentare nostrana in un mix di tendenze e classici inossidabili del food & beverage, realtà emergenti e marchi storici selezionati, sempre con uno sguardo attento all’alta qualità. 583 espositori, 100 aziende che partecipano per la prima volta e una presenza sempre più internazionale di buyer in arrivo anche dai mercati emergenti. Ma è il collaterale che ci preme evidenziare con le cosiddette iniziative “Fuori di Taste” che hanno coinvolto una trentina di locali fiorentini a partire dal 3 febbraio (una sorta di preapertura, visto che la Fortezza ha aperto i battenti il 4) sino al 6 febbraio, giorno di chiusura di questa fiera della qualità.


Tra cena evento e i racconti di Leonardo Romanelli

Fra le tante allettanti situazioni ci ha particolarmente incuriosito la Cena evento al Teatro del Sale, il Circo-lo Creativo di Intrattenimento culturale di Cibrèo Città Aperta 2002 Firenze. La bomboniera tanto cara a Fabio Picchi e a Maria Cassi che ne cura la direzione artistica da sempre e ancor più coinvolta se possibile dal 25 febbraio 2022, giorno in cui Fabio ci ha lasciato. Un cartellone sempre in movimento con le performance di Maria che si alternano ad esibizioni che svariano in ogni ordine di direzione culturale. E “Galeotto fu il Risotto!” si inserisce perfettamente in questo filone come appuntamento collaterale fra gli eventi “Fuori di Taste”. Un autentico istrione Leonardo Romanelli, noto volto televisivo per i suoi interventi a Geo and Geo (spesso in compagnia dello stesso Fabio) e firma di punta nelle pubblicazioni del Gambero Rosso. Nel suo monologo racconta la vita di un cuoco sbeffeggiando le mode susseguitesi nel tempo, dal sacrilegio della panna nella Carbonara, alle storture della nouvelle cuisine, alla tristezza della Bresaola con la Rucola della Milano da bere, per non parlare dell’abuso ossessivo delle cotture a bassa temperatura che, ormai, ostentano quasi dappertutto per darsi un tono.

A Firenze per Leonardo Romanelli galeotto fu il risotto

Riso Carnaroli  del Principato di Lucedio, Grana delle Langhe e Tartufo Nero di Savini Tartufi


Tutto questo mentre cucina un Risotto con Riso Carnaroli del Principato di Lucedio, Grana delle Langhe e Tartufo Nero di Savini Tartufi. E qui, a sfumare il Risotto, si fa valere il timbro deliziosamente affumicato del pregevole Brunello di Montalcino Poggio al Granchio 2018 di Val di Suga Tenimenti Angelini. Affusolato ed energico nella sua silhouette gustativa. Si commuove Leonardo citando le parole di Fabio Picchi tratte dal suo libro “Ho Fame di Te e di Paradiso” uscito nel 2013, in cui declina la sua filosofia di Risotto. Il capitolo si chiama Molti Risi. Una ricetta per quando siete felici. Una contro le ansi immotivate. Una se siete allegri. Una se siete arrabbiati. Una per dormire bene raccattando gli ultimi chicchi con una definitiva fetta di pane. Il figlio Giulio annuisce con gli occhi lucidi in fondo alla Sala. La performance è stata preceduta da una cena così articolata.


Il menu della cena

Buffet di antipasti composto da: Crostone di Baguette Fagioli Cannellini Rifatti al Cavolo Nero, Lenticchie Stufate con Salsicce, Hummus di Ceci Neri, Zuppa di Vongoline, Cavolo in Agrodolce, Cavolfiore con la Curcuma, Sformato di Farro, mix di Insalata. I Legumi utilizzati sono dell’Azienda Bioalberti. Come primi piatti: Pasta e Ceci. Risotto al Tartufo Nero e Grana delle Langhe sfumato al vino rosso (di cui sopra). Come secondi piatti: Polpette con Pomarola del Piennolo (di Sapori Vesuviani), Arrosti di Pollo, Salsiccia e Rosticciana di Maiale. Il tutto accompagnato dalle note balsamiche e terrose dell’ottimo Brunello di Montalcino 2018 di Val di Suga dei Tenimenti Angelini. Espressività e tensione in questo vino. Generosità e rigore. Lunga persistenza balsamica. Legumi e pomodori sono prodotti selezionati da Gustiamo. Per dessert Torta al Cioccolato e la immancabile Panna e Cialdoni. Lunga vita al Risotto e a iniziative come questa.

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