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Produzione

Grana Padano, vola l'export. Lollobrigida: “Sosteniamo le Dop italiane”

Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare all’assemblea generale del Consorzio di tutela. Per crescere, meno burocrazia, lotta ai falsi e sostegno alla promozione. La Sovranità alimentare non è autarchia

Gabriele Ancona
di Gabriele Ancona
vicedirettore
16 dicembre 2022 | 17:40

«Il Consorzio di tutela del Grana Padano ha fatto un lavoro eccezionale». Con questa parole, in collegamento da Roma, Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, ha salutato i partecipanti all’Assemblea generale del Consorzio riuniti al Centro Fiere di Montichiari (Bs). Positivi i numeri del 2022, tra cui brilla il +8% per le esportazioni. 

Il ministro Lollobrigida in collegamento da Roma con l'Assemblea del Consorzio Grana Padano Francesco Lollobrigida: «Grana Padano un lavoro eccezionale»

Il ministro Lollobrigida in collegamento da Roma con l'Assemblea del Consorzio Grana Padano

Una superpotenza della qualità

«Stiamo lavorando a un indirizzo strategico per aumentare la ricchezza della nazione facendo crescere le imprese, che per investire hanno bisogno di una riduzione dei costi – ha spiegato – La sovranità alimentare è il diritto di un popolo di determinare il suo sistema produttivo e di alimentazione. Va dato cibo a tutti, ma di qualità, non standardizzato, come vorrebbero i fautori della produzione di latte e carne sintetici. Il rischio sociale è enorme, con i ricchi che si nutrono di qualità e i poveri che mangiano schifezze. Noi non ci muoviamo sul terreno della quantità, perché siamo una superpotenza della qualità. E questo sistema va protetto». «Vedo un’istituzione che dà risposte di una certa concretezza», ha sottolineato Renato Zaghini, presidente del Consorzio, che ha aggiunto: «Sovranità alimentare significa valorizzare il nostro lavoro e il territorio. Non è autarchia. Del resto esportiamo il 45% della produzione». Il Grana Padano è il formaggio Dop più consumato nel mondo, con oltre 5,2 milioni di forme lavorate.

L'intervento di Renato Zaghini Francesco Lollobrigida: «Grana Padano un lavoro eccezionale»

L'intervento di Renato Zaghini

Favorire gli accordi bilaterali

Zaghini ha inoltre messo in evidenza le questioni aperte che stanno a cuore ai produttori di latte e in particolare di Grana Padano, a partire dalla riforma delle indicazioni geografiche tipiche in corso nell’Unione Europea. «Le produzioni Dop hanno una rilevanza che va oltre il pur importante made in Italy – ha sottolineato – Ogni materia prima viene dal territorio di produzione e quindi è un tutt’uno con il prodotto, offrendo garanzie assolute che un bene più semplicemente prodotto in Italia non offre». E connessa strettamente a questo impegno è la necessità di accentuare le azioni e i provvedimenti contro chi usurpa e evoca i prodotti Dop, anche favorendo accordi bilaterali tra l’Ue e altri Paesi, sul modello di quelli stretti con Canada, Cina e Giappone. «Bisogna rendere le norme europee sempre più forti in merito alla protezione dei marchi italiani», ha puntualizzato il ministro Lollobrigia, che ha ribadito l’impegno contro il Nutriscore e tutti i tentativi di mettere in discussione la qualità delle produzioni italiane, ma anche la volontà di sostenere tutta la filiera. «È centrale consentire alle aziende di crescere e di puntare sui giovani perché il lavoro, la ricchezza e l’occupazione non si creano in laboratorio Quindi, vogliamo incidere sui costi, aumentare le risorse e ridurre la burocrazia, perché le aziende possano investire». Il Grana Padano nel 2022 è cresciuto del 2,4% rispetto all’anno precedente con un aumento del prezzo del 30% in 9 mesi in Italia. Ha fatto inoltre segnare un +8% per quanto riguarda l’export.

Prezzi e costi

In sala anche Ettore Prandini, presidente Coldiretti: «Non possiamo accettare che vengano ridotti i prezzi dei prodotti quando i costi aumentano e ci prospettano un 2023 molto preoccupante. Stiamo comunque lavorando a livello di accordi internazionali con soddisfazione». Sulla stessa linea anche Paolo Zanetti, presidente di Assolatte: «Veniamo da un anno difficile, tra pandemia, guerra e inflazione. E la Gdo che abbassa i costi è irresponsabile. Siamo molto preoccupati, perché oggi sopportiamo costi altissimi. Comunque ci rimboccheremo ancora le maniche di fronte a questa tempesta». Occorre quindi puntare all’estero con accordi bilaterali convenienti, ha sottolineato Giovanni Guarneri, presidente del settore latte di Confcooperative Fedagri, e con grande attenzione alle scelte della Ue: «La riforma delle indicazioni geografiche tipiche è una grande opportunità e dobbiamo seguirne l’iter con partecipazione». Una vetrina importante per il Consorzio saranno le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, come ha ricordato il presidente del Coni Giovanni Malagò da Roma: «Il Grana Padano Dop, formaggio ufficiale delle Olimpiadi, è sempre stato vicino al nostro mondo. Un marchio che è un favoloso testimonial del made in Italy».

Grana Padano, il formaggio Dop più consumato nel mondo Francesco Lollobrigida: «Grana Padano un lavoro eccezionale»

Grana Padano, il formaggio Dop più consumato nel mondo

Le vacche devono nascere nella zona di produzione

Nella parte riservata ai consorziati, l’Assemblea generale ha provveduto alle riassegnazioni di quota aggiuntiva per l’anno successivo previste dal Piano Produttivo. «Per il 2023 è stato deciso un +1,5% a inizio anno a tutti i caseifici che lo richiederanno, pari a 75.000 forme-quota, più lo 0,8%, pari a 40.000 forme-quota, ai caseifici che andranno oltre quota alla fine dell’anno – ha spiegato il direttore generale Stefano Berni – Quest’ultimo incremento verrà suddiviso proporzionalmente al costo aggiuntivo che ogni caseificio deciderà di maturare». Sono state approvate anche modifiche al disciplinare di produzione, tra le quali spicca l’obbligo che le vacche siano tutte nate e allevate nella zona di produzione del Grana Padano.

 

La Fondazione Grana Padano

Da segnalare un novità di rilievo. La nascita della Fondazione Grana Padano, avvenuta il 13 dicembre a Milano e presieduta da Giuseppe Saetta, già direttore amministrativo del Consorzio. «Tutti gli anni sono rilevanti le risorse che investiamo in beneficenza – ha annotato il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni - Ricordo i 2,1 milioni di euro erogati ai Comuni terremotati dell’Emilia e della Lombardia, i 200.000 euro destinati ai terremotati delle Marche e dell’Abruzzo, il milione stanziato nel 2020 alla sanità delle cinque regioni del nostro territorio Dop devastate dalla pandemia e infine il milione di euro in Grana Padano assegnato alle onlus nel 2022». La sede della Fondazione è nel luogo di nascita del Consorzio, l’Abbazia di Chiaravalle.

www.granapadano.it

 

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