Se non è bucata, poco ci manca. Quest’anno la tradizionale calza dell’Epifania sarà ridotta e all’insegna dell’autarchia. Secondo il Centro Studi di Confcooperative saranno due italiani su tre a fare regali per “la Befana”, per una spesa complessiva di 1,8 miliardi con una contrazione del 25% rispetto allo scorso anno. Il risultato? Mancati acquisti per 450 milioni di euro.

I Black Friday e le promozioni non sono stati sufficienti per far impennare gli acquisti
Privilegiati i
bambini che troveranno la calza piena di
dolci. Ma una su quattro sarà
farcita in casa, un po’ per risparmiare, un po’ per la maggior disponibilità di tempo tra le mura domestiche che ci impone la pandemia.
I Black Friday e le promozioni non sono stati sufficienti per far impennare gli acquisti. Sul piatto della bilancia la
crisi economica e le limitazioni all’apertura dei negozi.
I bambini prima di tuttoUscendo dalla cucina, dove si è prodotto anche tanto
carbone dolce con zucchero italiano (+6%), il panorama dei regali vede in crescita, complice la
tredicesima, per chi può permettersela, i
giochi da tavolo (15%), gli abbonamenti alle
pay tv (7%) e i libri (5%): il 27% dei regali complessivi. La classifica è dominata dalle
calze (38%), seguite a ruota dai
giocattoli (35%). Si tira la cinghia, ma i bambini prima di tutto.
Lo studio di Confcooperative mette però in primo piano anche la
tragedia in corso dovuta alle
derive economiche del lockdown:
10 milioni di persone vivono in povertà, oltre 3,8 milioni di famiglie. Una piaga, si segnala, «che rischia di minare nei prossimi mesi la concordia sociale del Paese». ?