Errori, scaricabarile, litigi politici e ora anche sceneggiate durante il Consiglio regionale. Il caso Lombardia si arricchisce di nuovi particolari mentre, ancora, non si capisce chi abbia commesso lo sbaglio sul calcolo dell’Rt (l’indice di contagio) e su quei 10mila guariti che risultavano ancora malati e che hanno fatto finire la Lombardia in zona rossa. Mentre il governatore Attilio Fontana e il Ministro Robero Speranza si accusano a vicenda, tra i due litiganti ci sono migliaia di commercianti che hanno subito i danni delle chiusure e che meritano di sapere la verità. E che ora sono pronti per una maxi causa civile. Così come tutti i cittadini.

Bussolati consegna un pallottoliere a Fontana. Fonte: MiaNews
Caos in consiglio, seduta sospesaCittadini,
commercianti ed esercenti che ora devono pure assistere a spettacoli che mandano a monte il Consiglio regionale. Dopo l’intervento di Fontana, che ha ribadito la sua linea imputando
l’errore al
Governo, dai banchi è, infatti, montata la protesta nei confronti della giunta.
In particolare, il consigliere regionale di +Europa,
Michele Usuelli, che aveva anticipato la sua protesta su
Facebook, si è inginocchiato al centro dell'aula per chiedere che vengano resi pubblici tutti i dati sull'epidemia in Lombardia in forma disaggregata.
Dietro di lui sono apparsi cartelli con le scritte "Verità per la Lombardia", "Basta bugie" e "Ora basta", che era anche lo slogan di una
manifestazione che si è tenuta ieri sera sotto Palazzo Lombardia. Mentre il consigliere regionale del Pd,
Pietro Bussolati, ha consegnato al presidente Fontana un pallottoliere «per evitare che ci mandi ancora in zona rossa per sbaglio». In risposta, la maggioranza non è stata da meno intonando il coro "a lavorare, andate a lavorare".
Intervento della DigosRisultato: seduta sospesa dal presidente del Consiglio regionale
Alessandro Fermi, che ha censurato e poi espulso il consigliere Usuelli, che però ha abbandonato l’aula solo un quarto d’ora dopo con l'intervento della
Digos. «Mi sono messo in ginocchio, i responsabili della sicurezza si sono avvicinati, ho comunicato che mi sarei alzato immediatamente se il presidente Fontana e la vice presidente Moratti mi avessero detto che avrebbero pubblicato questi dati e mi è stato riferito che Fontana avrebbe detto “per me può restare anche in ginocchio” - ha poi spiegato Usuelli ai cronisti presenti al
Pirellone- Così ho fatto finché è arrivata la Digos e, a loro gentile richiesta, sono uscito».
Usuelli ha poi aggiunto che nessun esponente della giunta gli si è avvicinato: «Mi si sono avvicinati i
consiglieri della Lega a darmi monetine, tra l'altro quella di più valore era da 20 centesimi».
Uno spettacolo, che seppur mosso da una
richiesta legittima di sapere chi ha sbagliato, di certo non giova
all’immagine già incrinata che la
Regione sta dando di sé in questi ultimi giorni. E di certo è irrispettosa in generale nei confronti dei cittadini, dei
commercianti e dei
ristoratori e gestori di
locali che vogliono sapere la verità.
Caos in consiglio, seduta sospesa
Commercianti, imprenditori e associazioni di categoria pronti a una maxi-causa civileEd è proprio in nome di questa verità che questa mattina gli avvocati
Francesco Borasi e
Angelo Leone hanno inviato alla Regione Lombardia la richiesta di
accesso agli
atti che sarebbero alla base del presunto errore di calcolo.
I documenti che verranno raccolti, serviranno per la
class action, una
maxi-
causa civile davanti al Tribunale di Milano per chiedere il
risarcimentodei danni, a cui stanno aderendo commercianti, imprenditori e associazioni di categoria. Secondo Confesercenti Lombardia il presunto errore è costato alle imprese lombarde «almeno 600 milioni di euro».