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Pinna, da Sassari l’olio di Bosana Ora anche Vermentino e Cannonau

Roberto Vitali
di Roberto Vitali
02 agosto 2018 | 12:08

Sarda di nascita e bergamasca d'adozione, Antonella Pinna Masia non ha dimenticato la sua terra natale Ittiri (Ss), anzi, sta facendo di tutto per valorizzare l'agroalimentare di qualità di cui la Sardegna va fiera.

Per questa attività nel settore agroalimentare, il profilo professionale di Antonella e i suoi prodotti tipici sardi sono stati inseriti dalla giornalista di “Repubblica”  Licia Granello nel volume “I sapori d’Italia dalla A alla Z”. La collega Granello non ha fatto in tempo però a inserire i due nuovi nati tra i prodotti griffati Pinna, i due vini più tipici della Sardegna: il Vermentino dop “Agale” (con l’accento sulla A, un acronimo formato dalle iniziali dei nomi dei tre fratelli Pinna: Antonella, Gavino e Leonardo) e il Cannonau dop “Okila” (il nome è quello della località dove da sempre si trovano i vigneti).

(Pinna di Antonella Pinna Masia Tradizione sarda trapiantata a Bergamo)

Il Vermentino dei fratelli Pinna, dal colore giallo paglierino brillante, ha gusto fresco e vellutato, ideale per l’estate, in particolare per accompagnare la cucina di pesce e primi piatti in genere. Il Cannonau, rosso rubino intenso, ha bouquet con sentori di marasca e frutti di bosco, si abbina bene alla cucina di terra e a formaggi stagionati, ma anche a certe tipologie di pesci più grassi.

Antonella è l’unico dei 30 personaggi “artigiani dell’alimentare”, che nel libro della giornalista Granello porta alla provincia di Bergamo, sia pure presentando prodotti sardi. Figlia e sorella di coltivatori di ulivi a Ittiri, Antonella Pinna tiene le fila della commercializzazione dei prodotti di famiglia: olio d'oliva extravergine (su tutti il denocciolato di Bosana) e una gran varietà di sott'oli, prodotti che per l'elevata qualità sono presenti nelle migliori gastronomie in Italia e all'estero, da Peck alla Eats a Milano ai negozi specializzati della catena Eataly che fa capo a Oscar Farinetti.

Antonella Pinna Masia (Pinna di Antonella Pinna Masia Tradizione sarda trapiantata a Bergamo)
Antonella Pinna Masia

Con la Eticalimenta costituita a Bergamo, della quale fanno parte anche i due figli, Antonella mette in commercio, oltre ai propri, diversi altri prodotti di altissimo artigianato alimentare sardo, tra cui il tonno rosso di Carloforte conservato magnificamente in olio denocciolato, per non parlare della preziosa ventresca di tonno rosso.

A conferma della eleganza che Pinna ricerca anche nella presentazione delle sue specialità ecco i tre piccoli contenitori in metallo per centellinare tre oli superbi: Bosana monocultivar, Bosana denocciolato e Maccia d’Agliastru.

La mission di Eticalimenta è di portare alla luce il meglio dei prodotti di gastronomia di un territorio, con le migliori materie prime rielaborate secondo le ricette della tradizione e con una completa tracciabilità.

(Pinna di Antonella Pinna Masia Tradizione sarda trapiantata a Bergamo)

Alcuni prodotti a marchio Eticalimenta sono il pane “bistoccu” in confezione monodose (pane biscottato utilizzato in alcune zone della Sardegna sia come pane croccante che come pane morbido, prodotto con lievito madre e con semola di grano duro del territorio sardo), paste artigianali (“maccaronis” e “fregula”), paste fatte a mano (“fregula allo zafferano” e “lorighittas”), alcuni dolci (torroncini e “sospiri”), tonno e ventresca, oltre naturalmente a tutti gli oli e sottoli dei Fratelli Pinna.

Gli ultimi riconoscimenti alla qualità dei prodotti firmati Pinna vengono dal libro di Davide Paolini “Alla scoperta del gusto italiano” e dal “Glossario” di Paolo Massobrio. Inoltre, il denocciolato di Bosana è stato proclamato da Slow Food “Olio Slow 2018”, “Prodotto di eccellenza” per Legambiente e ha avuto il punteggio di 95/99 nella Guida Flos Olei di Marco Oreggia.

Per informazioni: www.pinnaspa.it
www.oliopinna.it

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