Ristogolf torna nella sua versione consueta dopo che quella del 2020 era andata in scena a sostegno di Bergamo, città duramente colpita dal Covid in quel momento e con le ferite ancora aperte delle morti di primavera. La manifestazione - che ha in Italia a Tavola il suo media partner - unisce la buona cucina alla passione per il golf e si svolgerà tra giugno e ottobre con 6 appuntamenti che quest’anno vedranno anche il sostegno di Arpai, l’Associazione per il restauro del patrimonio artistico italiano.
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Enrico Cerea, Dario Colloi, Giancarlo Morelli
Le sei tappe di Ristogolf 2021
La presentazione ufficiale è avvenuta lunedì 24 maggio nella cornice del DaV Cantalupa, a Brusaporto (Bg) il quartier generale della famiglia Cerea.
Enrico Cerea, tre stelle Michelin, è infatti a capo del direttivo di Ristogolf in qualità di presidente; il vice è
Giancarlo Morelli dell’omonimo ristorante; poi i consiglieri
Davide Scabin, Norbert Niederkofler, Claudio Gambero e
Leo Garin. I sei appuntamenti di Ristogolf si svolgeranno tra Veneto, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna seguendo questo calendario:
- 9 giugno: Golf Club Colli Berici
- 30 giugno: Golf Club Biella Le Betulle
- 21 luglio: Golf Club Carimate
- 1 settembre: Golf Club Des Illes Borromées
- 14 settembre: Molinetto Country Club
- 1-3 ottobre: Adriatic Golf Club Cervia
La struttura dell'organizzazione, fra show cooking e sfide sul green
Come si svolge la manifestazione? In ogni tappa scenderanno sul green golfisti gourmand e amatoriali che si sfideranno in 18
buche alternate a postazioni
gastronomiche in cui degustare il meglio della cucina e dell’eccellenza vinicola. Sponsor dell’iniziativa e chef avranno il compito di “coccolare” i giocatori tra una buca e l’altra.
Ma non è finita perché i momenti conviviali ci saranno anche a inizio e fine gara: il “
welcome” con la colazione di benvenuto e lo
show cooking finale con premiazioni e party finale.
Lo spirito della competizione
«
Ristogolf quest'anno torna con le sei tappe e il weekend della finale - ha spiegato Enrico Cerea - e per voi cari amici ristogolfisti proveremo a stupirvi con delle
novità. Grazie a tutti gli
sponsor chre ci sono vicini, nuove aziende vanno ad affiancare le affezionate che da anni ci sostengono facendo così crescere insieme Ristogolf. Ogni anno realizziamo una raccolta fondi e in questa edizione charity partner è Arpai perchè il
cibo è elemento di
identità culturale e la cultura nutre l'Italia».
«Il circuito Ristogolf - spiega il direttore della manifestazione,
Dario Colloi - vi coinvolgerà in sei appuntamenti abbinando al gioco del golf postazioni gourmet sul campo a cura di rinomati chef. Come da tradizione, al termine della gara, vengono organizzati dei live per apprendere i segreti della cucina piuttosto che della
mixology. Una giornata in pieno spirito Ristogolf: "Giocare a golf, mangiare bene, bere bene e tanta voglia di
divertirsi».
Ristogolf e Arpai, le radici
Ristogolf è nato nel 2012 e quest’anno vive la sua 9ª edizione. Alla base dell’idea c’è la voglia di diffondere il golf tra il mondo dell’accoglienza e non è un caso che sia stato fondato dall’Associazione Ristoratori Albergatori& Co. Golfisti.
Nata più di trent’anni fa da World Monuments Fund,
Arpai ha sostenuto oltre 300 restauri in varie regioni d’Italia, conducendo una strategica e capillare raccolta fondi presso i sostenitori, tramite manifestazioni culturali, eventi e mostre nelle quali sono state esposte le stesse opere restaurate. La più importante fra le mostre è stata allestita nel 2011 al Quirinale, dove fu esposto un gruppo di dieci Madonne del Quattrocento in ceramica policroma, stucco o cartapesta, provenienti da differenti musei. Tra queste, anche la
Madonna con il Bambino (Fiesole, Museo Diocesano) attribuita a Filippo Brunelleschi. Da qui è poi scaturita l’operazione di restauro condotta dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Arpai ha riservato energie anche alle grandi biblioteche universitarie con recuperi di collezioni di codici letterari e scientifici; sono stati inoltre restaurati il Tabernacolo dei Linaioli (Firenze Museo di San Marco),
capolavoro assoluto del Beato Angelico, la predella e la cimasa della Maestà di Duccio (Siena, Museo del Duomo), il ciclo di affreschi cinquecenteschi della Sala dei Giganti dell’Università di Padova, colossale per i 600 mq di superficie pittorica.