L’Abruzzo, con le sue terre ricche e la sua tradizione culinaria, offre un'esperienza gastronomica unica e coinvolgente. Tra le delizie che incantano il palato, gli arrosticini, noti come "rustell'" nel caratteristico dialetto locale, sono in grado di stregare qualsiasi bongustaio, da nord a sud. Provenienti da allevamenti autoctoni di razze ovine di pregio, questi spiedini di carne offrono un sapore gustoso e indimenticabile, ma richiedono anche una preparazione attenta e una cottura sapiente per poter essere apprezzati al meglio. Vuoi conoscere tutti i segreti degli arrosticini? Continua la lettura per conoscere i metodi di cottura più adatti e l’attrezzatura necessaria per realizzarli secondo la tradizione più autentica.
Arrosticini di pecora: storia e metodi di preparazione di una tradizione abruzzese
Gli arrosticini, quei gustosi spiedini tipici della cucina tradizionale abruzzese, sono noti in tutta Italia per la loro forma distintiva: cubetti di carne dalle dimensioni di un centimetro infilati su uno stecchino di legno, con una lunghezza massima di 20 centimetri, ideali per condividere momenti conviviali con amici e parenti.
La storia degli arrosticini affonda le radici nei pascoli locali e nell'allevamento delle pecore che vagano liberamente per i suggestivi paesaggi dei pascoli abruzzesi. Le pecore vengono cresciute con alimenti di alta qualità e il resto è lasciato alla natura selvaggia delle terre abruzzesi, che da generazioni ha saputo selezionare le pecore migliori. La pratica della transumanza è intrinseca a questa regione appenninica, dove i pastori guidano le pecore attraverso chilometri di pascoli verdi, creando un legame profondo tra uomo e natura.

Fondamentale per la preparazione degli arrosticini è la qualità della carne: gli autentici arrosticini abruzzesi sono realizzati esclusivamente con carne proveniente da pecore allevate appositamente per la produzione di carne, garantendo un perfetto equilibrio tra grasso e magro. La carne utilizzata può essere quella di pecore giovani che non hanno mai partorito o quella di castrati, pecore che hanno tra i 6 mesi e i 2 anni di età.
Durante piacevoli chiacchierate e accompagnati da un buon bicchiere di vino, gli arrosticini diventano quasi uno stuzzichino, grazie alle loro dimensioni ridotte. Non lasciarti ingannare dalle apparenze: pur essendo piccoli, gli arrosticini sono irresistibili e sembra quasi impossibile smettere di gustarli. È questa la caratteristica che li rende unici e inimitabili. In ogni boccone, gli arrosticini racchiudono tutta la bontà di un piatto di carne nutriente, saporito e invitante.
Come cuocere gli arrosticini di pecora: attrezzatura e consigli utili
Cuocere gli arrosticini di pecora è un'arte che richiede la giusta attrezzatura e alcuni accorgimenti per ottenere risultati perfetti. Questi deliziosi spiedini abruzzesi sono un piatto tradizionale amato da molti, e la loro cottura, se eseguita correttamente, può portare a risultati straordinari in termini di sapore e consistenza. Sebbene il metodo tradizionale sulla fornacella sia insuperabile, è possibile ottenere ottimi risultati anche con altri strumenti come la griglia classica, la padella o addirittura il forno.
Il metodo tradizionale per cuocere gli arrosticini è sulla fornacella, la tipica griglia a carbone che permette una cottura diretta a calore intenso. La fornacella è dotata di una griglia a forma di canalina lunga e stretta, perfetta per posizionare gli arrosticini direttamente sopra la brace rovente: questo metodo assicura una cottura uniforme e una crosticina esterna perfettamente dorata, mentre gli stecchini di legno rimangono al sicuro dalle fiamme.
Per questo motivo ti consigliamo di acquistare una griglia apposita: in commercio ne esistono di tantissime tipologie e materiali (vedi ad esempio il catalogo di griglie per arrosticini di abruzzoarrosticini.it, sito specializzato nella vendita di accessori per la cottura degli arrosticini), anche modelli compatti pensati per essere posizionati in un piccolo giardino o per essere trasportati. Per coloro che preferiscono cuocere gli arrosticini al chiuso, o che sono soggetti a vincoli condominiali, esistono anche varianti elettriche a prova di fumo.
Tuttavia, non tutti dispongono di una fornacella o hanno la possibilità di cucinare all'aperto. Fortunatamente, è possibile ottenere ottimi risultati anche con altri metodi di cottura. Come dicevamo prima, la griglia classica, la padella o addirittura il forno possono essere utilizzati con successo per preparare gli arrosticini. In questi casi, è importante assicurarsi che la fonte di calore sia sufficientemente calda e posizionare gli arrosticini abbastanza vicino per garantire una cottura uniforme e una bella doratura.
Durante la cottura, è fondamentale girare gli arrosticini spesso, monitorando il colore e la consistenza della crosticina esterna: ogni lato richiede solitamente 2-3 minuti di cottura per evitare che la carne diventi troppo secca e stopposa.
La carne degli arrosticini deve contenere una percentuale di grasso adeguata (circa 25% del peso) per evitare che diventi troppo asciutta e dura durante la cottura.
Un altro aspetto fondamentale della preparazione degli arrosticini è la salatura. Esistono diverse filosofie su come salare gli arrosticini: alcuni preferiscono utilizzare solo sale grosso, altri optano per una miscela di spezie o addirittura aggiungono aglio alla carne durante la cottura. Se preferisci, puoi anche preparare una marinata con olio extra vergine d'oliva, sale, pepe e rosmarino che, oltre a insaporire la carne durante la cottura, contribuisce a mantenerla morbida e succulenta.
Gli arrosticini vanno accompagnati con del buon vino rosso e del pane bruciacchiato alla brace, condito con olio extra vergine d'oliva. Ti consigliamo di consumare immediatamente gli arrosticini, perché un arrosticino ancora caldo è semplicemente irresistibile!