In questo nuovo appuntamento di “Storie di Pasticceria”, firmata dall’Accademia Ferri in collaborazione con Italia a Tavola, il Tea Master Albino Ferri ci accompagna all’interno della storica Pasticceria Roberto di Erbusco (Bs), dove il Maestro Giovanni Cavalleri firma ogni giorno un cannoncino, in apparenza un dolce semplice, in una vera ossessione.

Giovanni Cavalleri e Albino Ferri
«Un’ossessione per un determinato motivo - spiega Cavalleri - perché è il pasticcino per eccellenza del territorio. Se tempo fa non facevi buono il cannoncino, non facevi buono nulla». La sfoglia sottile e croccante avvolge una crema realizzata con burro aromatico, in un equilibrio che valorizza la pasticceria artigianale italiana. La superficie caramellata dona un tocco di eleganza e un contrasto piacevole tra dolcezza e consistenza.

I cannoncini della Pasticceria Roberto
La ricerca della perfezione in un dolce solo in apparenza semplice
Considerato il dolce principe della pasticceria locale, il cannoncino rappresenta un banco di prova decisivo: se realizzato con cura, conferisce valore a tutta la produzione. Ogni dettaglio, dalle temperature alla lavorazione dell’impasto, è frutto di una ricerca costante che ha reso celebre questa specialità.
«Mi ero accorto che anche noi facevamo un dolce così tanto per fare - racconta - Sul cannoncino sono vent’anni che ci lavoro. Sembra sciocco dire che sono solo due elementi a determinare questo dolce, la pasta sfoglia e la crema pasticcera, ma per raggiungere la perfezione serve una ricerca continua. Dai prodotti che utilizzi, dalle farine, dai burri, fino alle temperature: anche dove vai a fare la sfoglia può cambiare il prodotto finale». Il risultato è una sfoglia sottile, croccante, caramellata su tutta la superficie e sempre fragrante. «Il cannoncino che abbiamo ottenuto è composto da una sfoglia che deve avere l’aromaticità del burro che esplode in bocca», sottolinea Cavalleri.
Abbinamento con tè nero Darjeeling e scorza di agrumi
A completare l’esperienza, il Tea Master Albino Ferri consiglia un abbinamento che valorizza la complessità aromatica e le note grasse del dolce. «Parlando di grassezze e complessità aromatiche, sicuramente un tè nero indiano, un Darjeeling arricchito con pezzettini di scorza di agrumi, è l’ideale. Dona freschezza e un tocco elegante», spiega Ferri. Questo pairing crea un contrasto armonioso con la crema al burro, per un’esperienza di degustazione raffinata ed equilibrata.

Il tè nero Darjeeling in abbinamento ai cannoncini della Pasticceria Roberto
Un’esperienza di gusto tra eleganza e armonia
Il pairing studiato permette di valorizzare ogni sfumatura: la croccantezza della sfoglia, la morbidezza della crema e l’aroma vivace del tè. Un rituale di degustazione che unisce artigianalità e ricerca dell’equilibrio perfetto, per un’esperienza raffinata e coinvolgente.

Per informazioni: www.ferridal1905.com