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Olio, cala la produzione in Sicilia «Ma il 2019 sarà un’ottima annata»

Secondo Manfredi Barbera, fondatore del Consorzio della Filiera Olivicola siciliana, l’extravergine isolano, pur meno abbondante, quest’anno è di qualità superiore rispetto a quella dell'anno passato. In Sicilia ci sono sei Dop, cui nel 2015 si è aggiunta l'Indicazione Geografica Protetta Olio Igp Sicilia.

Gianni Paternò
di Gianni Paternò
14 dicembre 2019 | 09:59
Olio, cala la produzione in Sicilia 
«Ma il 2019 sarà un’ottima annata»

La campagna olearia 2019 della Sicilia sta per concludersi. Pertanto ne facciamo il punto con Manfredi Barbera il patron dei Premiati Oleifici Barbera. Nessuno meglio di Manfredi conosce la Sicilia olearia in quanto è il maggior produttore di evo siciliano acquistando olive di qualità da tutta l’isola, in più è stato il creatore ed è l’animatore del Co.Fi.Ol. il Consorzio della Filiera Olivicola siciliana che comprende oltre 50 frantoi, 250 produttori ed un indotto di oltre 5.000 piccoli produttori.

Olive raccolte in Sicilia (Olio, cala la produzione in Sicilia «Ma il 2019 sarà un’ottima annata»)

Olive raccolte in Sicilia

In Sicilia l’ulivo si coltiva in pratica ovunque fin dai tempi antichi ma ci sono alcuni territori più vocati alla pianta che danno olio di altissima qualità tutelato in 6 Dop:
  • Monti Iblei, zona di antichissima coltivazione comprendente gli altopiani tra le provincie di Siracusa, Ragusa e Catania per circa 20.000 ha, prevede le cultivar Tonda Iblea principalmente, Moresca, Nocellara Etnea e minori;
  • Monte Etna, nelle pendici pedemontane del vulcano, 7.000 ha tra le province di Catania, Enna e Messina, Nocellara Etnea per il 65%, il resto altre;
  • Valdemone, denominazione che fa riferimento all’epoca Normanna, 35.000 ha in quasi tutta la provincia di Messina, varietà ammesse Santagatese e Oglialora Messinese più altre;
  • Valli Trapanesi comprende 6.000 ha in 16 comuni della provincia e le cultivar Nocellara del Belice e Cerasuola;
  • Val di Mazara, 35.000 ha di cui 30.000 nel palermitano, il resto nell’agrigentino, cultivar Biancolilla, Cerasuola e Nocellara del Belice;
  • Valle del Belice nei comuni trapanesi dell’omonimo bacino, 12.000 ha e Nocellara del Belice in massima parte, poi Biancolilla, Giarraffa, Cerasuola e altre.
Alle Dop dal 2015 si è aggiunta l’Indicazione Geografica Protetta Olio Igp Sicilia che si produce con le olive coltivate negli altri comuni dell’Isola non compresi nelle Dop.

Manfredi Barbera (Olio, cala la produzione in Sicilia «Ma il 2019 sarà un’ottima annata»)
Manfredi Barbera

Barbera, com’è andata la campagna olivicola di quest’anno?
Se consideriamo le produzione dell’ultimo decennio il 2019 possiamo considerarlo un anno medio, migliore di oltre il 30% dell’anno scorso. Il primo fattore che ha diminuito le quantità è stata la perdita di almeno il 30% di fiori nella delicata fase di legagione. Bisogna considerare che le olive sono un frutto autunnale e come tale prediligono le temperature fresche, invece tranne qualche breve periodo le temperature si sono mantenute ben al di sopra delle medie inoltre fino a metà ottobre le precipitazioni sono state minime portando le piante in stress idrico, in questa maniera l’ulivo si è accaparrato una parte dell’umidità contenuta nei frutti. Finalmente da un mese sono arrivate le piogge che hanno dato ristoro ma sempre con temperature elevate per il periodo favorendo in qualche caso l’infestazione della mosca olearia. La qualità per fortuna si è mantenuta buona, in alcuni casi ottima, migliore dell’anno passato, nello specifico potremmo affermare che la qualità è molto buona nella Valli Trapanesi e nella parte nord della Val di Mazara e della Valdemone nonchè nella Monte Etna; nella Valle del Belice c’è un calo di produzione come anche nella Monte Iblei.

La produzione quest'anno è stata meno abbondante (Olio, cala la produzione in Sicilia «Ma il 2019 sarà un’ottima annata»)
La produzione quest'anno è stata meno abbondante

Per la carenza di produzione rispetto alle quantità che commercializza da dove importa olive o evo?
Le linee più importanti che commercializziamo sono al 100% siciliane e rappresentano già oltre il 50% del fatturato di Oleifici Barbera; un altro 25% si ottiene da olive siciliane, pugliesi e calabresi; l’ulteriore 25% da paesi mediterranei come Spagna, Grecia, Tunisia e dal Portogallo. In ogni caso la maggio parte dell’Olio Barbera è Igp, Dop e Bio.

Tempo fa c’è stata una grossa polemica sull’importazione di evo dalla Tunisia, che ne pensa?
Se si riuscisse ad avere tutto l’evo italiano sarebbe bello, purtroppo non è così e siamo costretti ad importarne dall’estero. Per la Tunisia devo affermare che ci sono tanti ottimi uliveti realizzati con i criteri più moderni e coltivati in maniera sostenibile. Quello che sarebbe necessario non sono le polemiche sull’origine ma i controlli più diffusi per accertarsi che l’olio che si importa obbedisca ai disciplinari e alle leggi.

Qual è la cultivar che usa maggiormente e quale a lei piace di più?
Biancolilla è quella in maggioranza e la commercializziamo sia in monocultivar sia in blend ed è quella che a me piace di più in quanto se raccolta sana ed ancora verde, come noi facciamo, dà profumi eccellenti ed è la più equilibrata tra fruttato, amaro e piccante; non per niente delle varietà siciliane è quella più amata dai grandi chef.

Che futuro ha l’olivicoltura siciliana?
Fino a pochi anni fa era esclusivamente un’olivicoltura di paesaggio, vecchi piante spesso monumentali, sesti non razionali per cui era impossibile la raccolta meccanizzata, oggi e per il futuro l’importate è la possibilità di irrigare e di poter effettuare la raccolta con le macchine che oltre a fattori economici permettono di raccogliere nel più breve ed
adatto tempo.

Gli oli siciliani (Olio, cala la produzione in Sicilia «Ma il 2019 sarà un’ottima annata»)
Gli oli siciliani

E per il futuro di Barbera?
Migliorare e diffondere maggiormente la capacità aggregativa del Co.Fi.Ol. Poi stiamo impiantando una tenuta di olivicoltura moderna in provincia di Caltanissetta con la cultivar Calatina che in una sperimentazione da alcuni anni col prof. Tiziano Caruso dell’Università di Palermo sta dando ottimi risultati. Infine abbiamo costituito Amore srl, una società di sola produzione di grande qualità nel Trapanese che affiderà le proprie olive a Oleifici Barbera per la lavorazione e la commercializzazione.

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