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Al Ciasa Salares l’ospite è... di famiglia Accoglienza ladina con cucina stellata

Tre generazioni unite dal comune impegno a mantenere viva la tradizione dell’accoglienza, tra identità ladina e respiro internazionale. Al ristorante La Siriola lo stellato Matteo Metullio propone menu per tutti i palati

di Giovanni Berera
 
22 settembre 2016 | 15:37

Al Ciasa Salares l’ospite è... di famiglia Accoglienza ladina con cucina stellata

Tre generazioni unite dal comune impegno a mantenere viva la tradizione dell’accoglienza, tra identità ladina e respiro internazionale. Al ristorante La Siriola lo stellato Matteo Metullio propone menu per tutti i palati

di Giovanni Berera
22 settembre 2016 | 15:37
 

Un’antica leggenda sulle origini del mondo ladino narra che i sovrani del mitico regno di Fanes decisero di costruire il loro castello sul massiccio delle Conturines, nel cuore delle Dolomiti orientali di Badia. In montagna spesso accade così. Le vette più maestose fanno volare la fantasia e attorno ad esse iniziano ad aleggiare epici racconti.



I sovrani dei Fanes non furono gli unici ad essere conquistati dall’incanto che si respira all’ombra delle Conturines. Anche Hilda e Pauli Wieser, nel 1965, nel pieno del fervore del primo sviluppo turistico dell’Alta Badia, scelsero di costruire un albergo nella conca dell’Armentarola, tra i boschi e i prati protetti dalle incantevoli Conturines. Decisero di chiamarlo “Ciasa Salares”, un omaggio alle loro radici e una chiara dichiarazione di intenti. “Ciasa” in ladino significa casa e “Salares” è il nome di una vicina valletta, dove per tradizione erano collocati contenitori di legno pieni di sale grosso, di cui caprioli e cerbiatti sono ghiotti.

Pauli e Hilda Wieser
Pauli e Hilda Wieser

La casa e il sale. Il calore dell’accoglienza ladina e l’alta qualità delle proposte enogastronomiche sono il Dna di questo albergo, che da più di cinquant’anni è fedele al sogno dei suoi fondatori. Hilda e Pauli hanno trasmesso tutta la loro passione al primogenito Stefan, che attualmente dirige l’hotel insieme alla moglie Wilma e al figlio Jan Clemens.

Stefan, Wilma e Jan Clemens Wieser
Stefan, Wilma e Jan Clemens Wieser

A San Cassiano la “ciasa” è un affare di famiglia. Nonna Hilda prepara magnifiche marmellate e ha sempre il consiglio giusto per abbinare formaggi a mostarde e mieli. Nonno Pauli conosce i migliori speck della valle e li taglia al coltello con la precisione di un chirurgo. La grande competenza e la curiosità di Stefan ha trasformato la cantina in un prezioso scrigno che custodisce un’accurata selezione di vini, con un’attenzione speciale a quelli biodinamici, predilezione che accomuna padre e figlio.



Jan Clemens ha un autentico legame con la sua valle e le sue origini; quando non è impegnato in terrazza o in cantina, va volentieri alla ricerca di ciamalta, erba ajia e altre erbe selvatiche che rendono unica la cucina del Ciasa Salares. Wilma si prende cura della Beauty Spa Vives, di cui ha seguito personalmente l’allestimento e ha selezionato le migliori linee cosmetiche naturali.



Sotto lo stesso tetto tre generazioni di Wieser si impegnano a realizzare un delicatissimo dialogo tra tradizione e innovazione, tra identità ladina e respiro internazionale, tra essenzialità ed eleganza.



La “ciasa”, autentica ospitalità ladina
Varcando la soglia del Ciasa Salares si è da subito conquistati dal fascino della tradizione alpina. Accoglienti divani raccolti attorno ad un caminetto scoppiettante, un profumo avvolgente di cirmolo nell’aria, alberi genealogici e foto di famiglia alle pareti. Come in una tipica “ciasa”, si respira il calore e l’intimità che rendono speciale l’accoglienza ladina. Per gli interni dell’albergo sono stati impiegati pregiati legni locali: l’abete, il larice e il cirmolo. Si è scelto di utilizzarli al naturale, senza nessun trattamento chimico, per esaltare il profumo di queste essenze, che porta con sé i sentori della “stüa” e il calore delle lunghe sere invernali davanti al camino. Gli stessi criteri di rispetto per l’ambiente e di valorizzazione della cultura locale hanno dettato la scelta dei tessuti, tutti prodotti in valle, e la decorazione delle pareti e del mobilio delle camere, ispirata a motivi ornamentali tradizionali.



L’estrema cura nei dettagli e la passione per la propria valle ha dato vita ad uno stile unico, ricercato ed essenziale, che caratterizza ognuna delle 50 stanze e che raggiunge la sua massima espressione nelle nuove suites, dedicate alle montagne su cui si affacciano: il Piz Lavarella e il Piz Conturines. Le sette suites Lavarella, come le sei junior suites, sono arredate in autentico stile di montagna e sono la soluzione ideale per le famiglie o le coppie che cercano un comfort maggiore. Le due suite Conturines e le sei suite Salares sono, invece, la proposta luxury dell’hotel. Dotate di ambienti spaziosi e luminosi, sono realizzate con cura artigianale e con attenzione al dettaglio, caratteristiche che rendono ogni suite un luogo unico, cui le ampie vetrate affacciate sulle Dolomiti, imprimono un’atmosfera straordinaria. Alloggiare in queste suite regala un privilegio speciale: godersi lo spettacolo dell’enrosadira (il rosseggiare delle Dolomiti al tramonto) comodamente seduti sul divano del salottino o immersi nella vasca della sala da bagno.



Della stessa splendida vista gode anche la piscina coperta della Beauty Spa Vives, che porta un nome tutto ladino. In Alta Badia vives significa salute. Anche in questo caso il nome rivela la missione del luogo: essere un’oasi di pace nel silenzio delle Dolomiti, dove tecnologie avanzate in armonia con saggezze antiche regalano al corpo un benessere, che rigenera la mente e rinnova lo spirito. Da provare i bagni alpine-healthcare secondo il metodo olistico Vitalis Dr Joseph; si effettuano in una speciale vasca di cirmolo che consente di combinare l’efficacia dei prodotti alpini (il ginepro per tonificare, l’arnica alpina per rivitalizzare, il pino mugo per detossinare, la rosa canina e la mela per idratare) con il calore e il vapore. Oltre ai trattamenti, per ritemprare corpo e mente, nella Beauty Spa Vives si trovano anche una sauna finlandese, un bagno turco, una vasca idromassaggio e una sauna a raggi infrarossi, per percorsi di benessere purificanti, lenitivi e rilassanti. La Beauty Spa Vives è il ristoro perfetto dopo una giornata passata sulle nevi o sui sentieri delle Dolomiti.



Le proposte gourmet, eccellenza in alta quota
L’Alta Badia è la destinazione gourmet per eccellenza dell’Alto Adige e il Ciasa Salares offre ai suoi ospiti una proposta enogastronomica variegata e sorprendente tra le migliori della valle. La famiglia Wieser ha predisposto un itinerario di sapori e atmosfere, che rispecchia fedelmente una precisa idea: la cucina, oltre ad essere divertimento, godimento e convivialità, è continua scoperta, sorpresa e arricchimento della propria memoria gustativa.



Articolata, sapientemente caratterizzata e studiata per soddisfare i gusti di una clientela internazionale la ristorazione del Ciasa Salares si compone di un ventaglio di proposte: il ristorante Salares, che presenta agli ospiti dell’hotel menu frutto di un calibrato intreccio tra gastronomia del territorio, tradizione italiana e cucina internazionale; il ristorante La Terrazza, dove si può gustare un pranzo sfizioso su una delle terrazze più soleggiate dell’Alta Badia; il wine bar Siriola, locale per palati raffinati che cercano un ambiente informale, con un carattere casual che lo rende ideale dall’aperitivo al dopocena, momento perfetto per gustare la sua straordinaria selezione di rum, cognac e distillati.



I tre ristoranti sono magistralmente diretti dallo chef Nicola Zanetti, che ha saputo dare ad ognuno un’identità precisa e riconoscibile.

Nicola Zanetti
Nicola Zanetti

L’eccellenza in cucina si raggiunge a La Siriola, ristorante che si fregia della stella Michelin, ospitato al piano terra della ciasa. Leggenda vuole che la “siriola” (usignolo in ladino) fosse una principessa che ogni sera si trasformava in usignolo per donare ai fortunati viandanti il suo dolcissimo canto. La famiglia Wieser si è ispirata al mitico volatile nel dare il nome al proprio ristorante gourmet, per dar vita ad un locale capace di affascinare i propri ospiti con incantevole melodie di sapori.



I menu sono dedicati alle essenze lignee locali. La proposta “Cirmolo” è un viaggio nel territorio ladino. Come la pianta di cui porta il nome, il menu “Abete” ha un carattere deciso e pungente. “Larice” presenta alcune estrosità stagionali. “Pino” è dedicato all’interazione tra le materie, mentre “Betulla” è un omaggio alle specialità di mare. Il menu “Sambuco”, infine, è riservato a coloro che vogliono compiere «un viaggio di andata e ritorno sulla via del gusto in dieci portate a sorpresa». Questo menu è un’esperienza unica, un viaggio non solo simbolico ma fisico che si articola tra la sala, la cucina, la cheese room della cantina e la chocolate room del ristorante, dove si possono degustare più di cinquanta tipologie di cioccolato. Sambuco è una rapsodia di sapori e atmosfere sempre nuova, composta dall’estro dello chef Matteo Metullio, dal 2013 saldamente alla guida della cucina de La Siriola.

Matteo Metullio
Matteo Metullio (foto: finedininglovers.it)

Il giovane chef, classe 1989, è stato premiato come miglior chef Emergente 2016 dal Gambero Rosso.



Merita una segnalazione anche la cantina de La Siriola, tre locali con le pareti interamente tappezzate da 21mila bottiglie in 1.850 etichette. La recente ristrutturazione l’ha resa non solo un luogo di attenta custodia di preziose bottiglie, ma anche scenario perfetto per cheese and wine tasting. Su tavoli realizzati con legni locali tagliati seguendo le fasi lunari, in completa sintonia con la filosofia biodinamica di molti prodotti presenti in cantina, è possibile degustare le eccellenze del mercato enologico mondiale accompagnate da una ricca selezione di formaggi. La cheese room annessa alla cantina ne conserva più di quaranta tipologie.



La nuova cantina con la sua cheese room, la chocolate room de La Siriola e la smorting rooom (diventente fusione di smoking & flirting room) del wine bar sono tra le ultime novità di un’idea di accoglienza nata più di 50 anni fa e che ha sempre avuto al centro il desiderio di stupire e formare il palato dei suoi ospiti. Generazione dopo generazione, dai bisnonni ai pronipoti, la famiglia Wieser ha costantemente cercato le eccellenze, senza mai cadere nella tentazione dell’ostentazione. Ma quello che rende unico questo hotel ai piedi delle Dolomiti è l’atmosfera familiare e genuina che vi si respira.

Questo luogo è molto più che un hotel: è una “ciasa” e l’ospite è uno di famiglia.


Hotel Ciasa Salares
Strada Prè de Vì 31, loc. Armentarola - 39036 San Cassiano (Bz)
Tel 0471 849445
www.ciasasalares.it
info@ciasasalares.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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