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Da Leffe, birra belga d’abbazia, un aiuto concreto per Norcia

È in vendita da luglio l’edizione limitata #leffepernorcia con lo scopo di raccogliere fondi per la costruzione di una cappella in legno. «Doneremo il 100% del ricavato», ha detto Davide Franzetti, ad di AB InBev Italia

 
06 luglio 2017 | 09:37

Da Leffe, birra belga d’abbazia, un aiuto concreto per Norcia

È in vendita da luglio l’edizione limitata #leffepernorcia con lo scopo di raccogliere fondi per la costruzione di una cappella in legno. «Doneremo il 100% del ricavato», ha detto Davide Franzetti, ad di AB InBev Italia

06 luglio 2017 | 09:37
 

Leffe, birra belga d’abbazia nata più di 770 anni fa (era il 1240) grazie all’impegno e all’operosità di un gruppo di monaci norbertini, presenta la bottiglia #leffepernorcia, un’edizione limitata di Leffe Blonde. Distribuita solo in Italia, la limited edition è l’elemento centrale dell’iniziativa progettata dalla birra belga per aiutare i monaci benedettini di Norcia (Pg) a ricostruire ciò che hanno perso nel terremoto del 24 agosto e del 26 ottobre scorsi.

Da Leffe, birra belga d’abbazia, un aiuto concreto per Norcia

Il progetto nasce come atto di solidarietà verso la comunità colpita dal sisma, ma anche come segno di una forte comunanza tra i due ordini, uniti non solo dalla pratica religiosa ma anche da un interesse condiviso per la birra. I monaci belgi sono infatti ancora operativi nelle scelte decisionali legate alla qualità di Leffe, e i monaci di Norcia sono essi stessi piccoli produttori di una birra artigianale, Nursia.

Le bottiglie #leffepernorcia distribuite saranno 100mila e riconoscerle a scaffale sarà facile: al posto della tradizionale bottiglia, questa versione si presenterà rivestita da un incarto bianco che riporterà le informazioni riguardanti il progetto. Tutti i proventi generati dalla vendita delle bottiglie #leffepernorcia verranno donati ai benedettini per costruire una cappella in legno presso il monastero di San Benedetto in Monte, località poco fuori dalle mura della città di Norcia. La cappella sarà una struttura antisismica accessibile a tutti i cittadini nursini e in cui i monaci potranno celebrare messa, accogliere i fedeli, dare conforto o semplicemente ascoltare chi è in difficoltà.

Davide Franzetti, amministratore delegato di AB InBev Italia, come è nata questa iniziativa e a quale obiettivo mirate?
Innanzitutto è triste parlare di una tragedia come il terremoto che ha colpito migliaia di persone, ma l’idea è venuta proprio dal desiderio di portare un aiuto concreto alla gente. Abbiamo cercato un modo di unire le due comunità, quella dei monaci di Dinant in Belgio e quella dei monaci di Norcia, e abbiamo scelto di lanciare un ponte spirituale tra le due realtà basato su un gesto concreto, capace di coinvolgere i nostri consumatori.

Da Leffe, birra belga d’abbazia, un aiuto concreto per Norcia

L’Italia è un paese solidale?
Gli italiani si sono sempre contraddistinti per essere un popolo fortemente solidale, purtroppo abituato a tragedie e catastrofi, ma sempre pronto a impegnarsi in prima linea per un contributo tangibile. Come gruppo AB InBev ci eravamo già mossi appena dopo il terremoto, inviando 100mila lattine di acqua potabile, ma volevamo fare di più, così è nata l’iniziativa #leffepernorcia con la quale contribuiremo, grazie al coinvolgimento di tante persone, a costruire una cappella antisismica per i nursini. Un passo importante non solo per la comunità dei monaci ma anche per i cittadini di Norcia, molto legati al monastero. Un gesto che significa “ripartire e ricostruire”.

C’è un legame forte con la tradizione delle birre di Abbazia?
La produzione di birra è tradizione di molti monasteri sin dal Medioevo e #leffepernorcia rappresenta un motivo di unione e diffusione della solidarietà. Prima del sisma i monaci benedettini vivevano in città, nello storico monastero di San Benedetto fondato su quella che, secondo la tradizione, era la casa natale dei santi Benedetto e Scolastica. Nella struttura abitava quindi una piccola comunità, di provenienza internazionale, composta da circa 15 giovani monaci (l’età media è di 30 anni). A causa delle lesioni subite dalla chiesa in città, il gruppo è stato costretto ad allontanarsi dal paese e a trasferirsi nel Monastero di San Benedetto in Monte, dove attualmente è in corso la costruzione di una nuova abbazia in cui i monaci vivranno.

Da Leffe, birra belga d’abbazia, un aiuto concreto per Norcia

Padre Benedetto Nivakoff, priore dell’Ordine dei monaci benedettini di Norcia, sta guidando la comunità religiosa non solo nella preghiera, ma anche nel lavoro di ricostruzione.

Padre Benedetto, oggi come vi sentite?
Sono stati nove mesi di dura prova, ma si vivono anche momenti di grande speranza, si comincia a vedere il futuro. Stiamo lavorando alla costruzione della cappella in legno dedicata alla nostra vita liturgica e possiamo già accogliere alcuni fedeli. Un fatto che porta gioia. Accanto alla cappella c’è il nostro chiostro, anch’esso in legno, dove risiedono circa quindici monaci.

Come avete accolto l’iniziativa #leffepernorcia?
È stata una bella sorpresa, di grande aiuto. Una tragedia porta tanta tristezza ed enormi difficoltà, ma una cosa bella è vedere quanta solidarietà ci circonda. I monaci sanno come vivono i monaci e #leffepernorcia è non solo un aiuto concreto, ma anche un segnale di simpatia. Questa raccolta può anche essere un motivo affinché le persone, aiutando il monastero, vogliano sapere di più delle condizioni del nostro territorio per capire, partecipare, aiutare e diffondere questa iniziativa.

Da Leffe, birra belga d’abbazia, un aiuto concreto per Norcia

Quando termineranno i lavori?
Dovremmo inaugurare la struttura il 17 settembre.

Segniamoci tutti questa data e, per chi lo desidera, è possibile prendere visione dell’avanzamento lavori e avere tutte le informazioni sul sito www.leffepernorcia.it.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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