Grande impegno dei cuochi italiani ed europei aderenti all'associazione Euro-Toques che, per
raccogliere altre 50mila firme entro la fine di novembre, manderanno una mail ai propri clienti,
arrivando così a 100mila. Dopo l'incontro con Enrico Derflingher, oggi Alfonso Pecoraro Scanio ha incontrato il vicepresidente
dell'associazione.
Claudio Ceriotti, vicepresidente
Euro-Toques Italia, e
Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde ed ideatore della campagna #pizzaUnesco, si sono incontrati a Milano per rilanciare l'impegno dell'associazione dei cuochi europei a favore dell'inserimento nel Patrimonio immateriale dell'Unesco dell'Arte dei Pizzaiuoli Napoletani.
Euro-Toques ha già raccolto 50mila firme a favore della campagna, e ora punta ad arrivare a quota 100mila: ogni socio italiano ed europeo infatti si rivolgerà ai propri contatti tramite mail. Saranno dunque moltissime le persone in Europa ad essere contattate per firmare a favore di #pizzaUnesco.
L'obiettivo è rilanciare il supporto nell'ultimo mese di raccolta firme prima della decisione in Corea del Sud che è prevista entro l'8 dicembre, in occasione della riunione del Comitato intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale Unesco, in cui 24 rappresentanti dei singoli Paesi decideranno se iscrivere a Patrimonio immateriale dell'Umanità la candidatura italiana.
Claudio Ceriotti e Alfonso Pecoraro Scanio
Una grande mobilitazione degli iscritti Euro-Toques italiani e degli oltre 2mila iscritti europei che hanno chiesto di aderire e firmare online a tutti i loro contatti. Una grande mobilitazione sul web per raggiungere l'obiettivo che Pecoraro Scanio sta perseguendo dal 2014.
Non è questo il primo momento in cui l'associazione dei cuochi sostiene la mission del presidente della Fondazione Univerde, Pecoraro Scanio. Infatti già a giugno ad aver incontrato l'ex ministro delle Politiche agricole è stato il presidente Euro-Toques Italia e International
Enrico Derflingher, in occasione del Napoli Pizza Village.
Non è un caso che Pecoraro Scanio abbia chiesto il supporto di cuochi affermati come quelli appartenenti a Euro-Toques: in occasione infatti dell'assemblea annuale di Euro-Toques Italia, quest'anno svoltasi a Borgo Egnazia, l'ideatore di #pizzaUnesco ha ricordato come
sia la pizza che altri prodotti abbiano bisogno non solo di singoli cuochi, ma
di grandi associazioni per essere valorizzati. Ed Euro-Toques in questo senso da anni si impegna a ridare identità ai prodotti bandiera del Made in Italy, come d'altronde prescritto dai
valori che la contraddistinguono.
Una mission condivisa «per dare un rilancio culturale - ha detto Pecoraro Scanio in quell'occasione - a livello planetario al prodotto più conosciuto al mondo. È paradossale infatti che ad oggi negli Stati Uniti, ma anche in molti Paesi dove arrivano prima le grandi catene americane, si pensi che la pizza sia un prodotto made in Usa».
«Io sono molto contento dell'adesione di Euro-Toques - ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio - grazie ai cuochi membri, italiani ed europei, riusciremo a raggiungere davvero molte più persone, riuscendo a coinvolgerle in una cosa molto semplice: firmare, e quindi difendere l'artigianalità della tradizione».
«Abbiamo già raccolto 50mila firme - ha spiegato Claudio Ceriotti - e in quest'ultimo mese a disposizione ci impegneremo a raccoglierne altrettante. Perché la pizza ci fa da ambasciatrice nel mondo».
Pecoraro Scanio sarà da Enrico Derflingher, al suo ristorante Il Mercato a Taiwan, il 4 dicembre, in occasione della chiusura della seconda Settimana mondiale della Cucina italiana.
#pizzaUnesco#pizzaUnesco è la petizione mondiale che chiede l'iscrizione della candidatura italiana "Arte del piazziuolo napoletano" nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco, lanciata dal presidente della Fondazione Univerde Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro delle Politiche agricole e dell'ambiente, con il sostegno dell'Associazione pizzaiuoli napoletani, della Coldiretti e di tante altre realtà.
L'obiettivo è di affermare l'artigianato tradizionale del pizzaiuolo napoletano che sta dietro alla preparazione della pietanza più consumata al mondo, rispetto ai processi industriali di omologazione dei metodi e dei gusti delle multinazionali del cibo. A fine ottobre 2017, oltre 1,8 milioni di sostenitori da oltre 90 Paesi, hanno già aderito, su Change.org e con la raccolta firma mondiale, alla petizione #pizzaUNesco che chiede questo riconoscimento.
Per informazioni:
www.pizzanelmondo.org
Per aderire alla petizione http://pizzanelmondo.org/petizione/eurotoques/