Avvicendamento al vertice di Abi Professional Campania dove Roberto Onorati subentra a Flavio Amirante, che ha preferito cedere il ruolo per impegni famigliari. Roberto Onorati, è bar manager e maestro dell'ospitalità, con alle spalle una lunga carriera nei migliori locali della movida nazionale, formatore e docente della scuola Dolce e Salato, innovatore e divulgatore del bere bene e consapevole, sommelier di Luxory Spirit e Oriental tea, supervisor del Casale dei Baroni a Santa Maria a Vico (Ce) e maître associato dell'Amira sezione Napoli, consulente food & beverage per start up di bar ed attività di ristorazione, titolare del marchio Drink Me bar catering events.
Roberto Onorati
Milanese di nascita, 45 anni, si trasferisce nel 1994 a Caserta dove inizia le collaborazioni con molte aziende (Domori, Chierico, Antica Distilleria Petrone, Santiago de Cuba), studiando i loro prodotti e creando la fusion con il mondo del beverage. «Essendo stato titolare di locali dal 2002 ho elaborato una mia teoria di fare bar - spiega Onorati - per questo ho elaborato e registrato un format chiamato Art Cafè (marchio registrato). Grande successo ha avuto nel 2007 un suo locale aperto nel centro commerciale più grande della Campania. Dall’esperienza di quelle gestioni ebbe inizio la mia fase formativa e di consulenza a 360 gradi».
Per il nuovo ruolo, Onorati ha le idee piuttosto chiare: «Innanzitutto - spiega - va un grande plauso e ringraziamento a Flavio Amirante per l’impegno svolto che continuerà, limitatamente ai suoi impegni, insieme faremo in modo che chiunque si avvicini alla nostra professionalità riceva un’esperienza unica. La mia mission è “emozionare con sensorialità” i giovani che vogliono intraprendere la professione del bartender donando loro un’esperienza unica e indimenticabile. Sono stato socio di altre associazioni ma purtroppo non rispecchiavano il pensiero che ho di fare gruppo, l'associazione per me è formata da un gruppo di professionisti umili che condividono le loro esperienze e le rendono pubbliche in maniera tale che il mercato nazionale si renda conto che la nostra professione è al 50% rapporto interpersonale , al 20% conoscenza e tecnica, al 30% esperienza, fare il barman non è esclusivamente realizzare un cocktail, ma è emozionare la persona che ti sta davanti con tatto, eleganza ed educazione».