La Sicilia, sempre in prima linea nella promozione e valorizzazione del territorio in chiave agroalimentare e turistica, è alle prese con la seconda edizione di Taste Etna, appuntamento organizzato da Cronache di gusto all’Esperia Palace Hotel di Zafferana Etnea (Ct). È iniziato sabato, 16 aprile, e si concluderà stasera, lunedì 18, dopo aver portato grandi nomi del panorama culinario alle pendici del vulcano italiano, insieme ai grandi - e piccoli - produttori vinicoli della zona.
Credito: Gdr
Durante l’evento, tra sabato e domenica, si sono alternati dieci cooking show. Primo protagonista di sabato, cronologicamente parlando, è stato Giuseppe Raciti, del ristorante Zash di Riposto (Ct). Lo chef, reduce dal Bocuse d'Or, ha portato in rappresentanza della sua cucina un Polpo con fave e finocchietto, abbinato al Pietrarizza bianco 2015 di Tornatore, cantina etnea con più di 50 ettari vitati nel versante Nord dell' Etna. Il piatto si presenta semplice, un trionfo di colori realizzato con le tecniche più innovative.
Giuseppe Raciti e Clara Minissale (Credito: Gdr)
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A seguire, la “sfrontatezza” di Moreno Emmi. Lo chef di Talè a Piedimonte Etneo, ha preparato per l’occasione il Latte di cavaddro con ragusano Dop su crema di asparagi selvatici e mozzarella, tartare di gambero e salsa agrodolce all’arancia, cialda di pistacchio di Bronte e crumble d’acciughe. Una creazione che nasconde da una parte la vena didattica che contraddistingue lo chef in quanto docente dell’Istituto alberghiero di Giarre; dall’altra un innato talento e qualche riferimento letterario - il latte di “cavaddu”, tanto amato dallo scrittore Andrea Camilleri.
Moreno Emmi e Clara Minissale (Credito: Gdr)
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È il turno poi di Giuseppe Nicotra, chef a Trecastagni, amante della vera Sicilia, quella più autentica per tradizione a tavola, creatore di piatti dove immagini, profumi e sapori della sua terra ritrovano vita. Il piatto preparato è un Filetto di maiale cotto a basse temperature bardato al pistacchio di Bronte e composta di agrumi.
Giuseppe Nicotra e Clara Minissale (Credito: Gdr)
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Quarto e penultimo del sabato, Andrea Macca dal ristorante Donna Carmela di Riposto. La sua creazione, un Polpo in salsa teriyaki siciliana con salsa di patate all'agro e té matcha. Nel piatto, una buona dose d’ispirazione orientale, la voglia di cucinare fusion e l’immancabile presenza della sua Sicilia: «La mia salsa teriyaki è siciliana fatta con riduzione di mosto di Nerello Mascalese, aceto di casa e salsa di soia».
Andrea Macca (Credito: Gdr)
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Chiudono i cooking show del sabato due compagni d’avventura: la chef Lisa Castorina della trattoria 4 Archi di Milo e il cavolo turzo, presidio SlowFood, un cavolo rapa coltivato da sempre nel catanese, che dà vita, insieme al fedele amico Riso Carnaroli, ad un’Arancina tipica e celebrativa dei 20 anni della trattoria. In abbinamento I Vigneri 2011, rosso da uve Nerello Mascalese.
Lisa Castorina (Credito: Gdr)
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Apre la domenica una 'mpanata, quella di Pippo Arcidiacono, ex pallavolista che insieme alla moglie Simona, ha aperto una pizzeria ad Acireale. La loro specialità è l'arte della panificazione. Un impasto che rivela tecnica e conoscenza: lievito madre, poi il sale, alla fine l'extravergine d'oliva. Un tocco personale è l'aggiunta del cavolo turzo stufato in padella.
Pippo Arcidiacono (Credito: Gdr)
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È il turno di Seby Sorbello, presidente di Fic Promotion e dell'associazione Cuochi Etnei, nonché chef al ristorante Parco dei Principi. Tra i tanti progetti che tengono impegnato il cuoco membro Fic in questo periodo, il quale però ha trovato tempo per regalare alla sua Sicilia la Triglia nel giardino dell'Etna, uno dei piatti che ben sintetizza la sua formula in cucina "Sapere:Fare=Buono:Bello", punto di partenza per realizzare piatti che restino nella memoria dei posteri.
Seby Sorbello (Credito: Gdr)
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Un mignon di maialino nero cotto a bassa temperatura, souté di cime di rapa e spuma di macco di fave ai semi di finocchio riccio: questo il piatto di Elia Russo, chef del ristorante Le dodici fontane del Villa Neri Resort di Linguaglossa, terzo cooking show della domenica. Un piatto davvero "vulcanico" il suo, presentato su pietra lavica e decorato con foglioline di bietola e fiori colorati.
Elia Russo (Credito: Gdr)
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L'evoluzione del cannolo siciliano, la raccontano Santo e Giovanna Musumeci dell'omonima pasticceria a Randazzo. Tradizione e innovazione s'incontrano per la gioia di golosi e appassionati di dolci, e si declinano poi in una cucina healthy, con sempre meno zuccheri, “nonostante si tratti - spiega Giovanna - di un dolce che è un tripudio di sapori quali ricotta, panna, cioccolato e pistacchi servita su una cialda di fritta al momento”.
Valeria, Santo e Giovanna Musumeci (Credito: Gdr)
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Ultimo ma non meno importante, Marco Cannizzaro, chef del Km0 di Catania, che ha incantato il pubblico presente con un'alalunga, una specie di tonno, ma dai sapori più delicati e più raffinati, accompagnata da crema di finocchi sul fondo del piatto e agro di lamponi, cipolla in agrodolce e due foglioline di menta.
Marco Cannizzaro (Credito: Gdr)
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Tante le sorprese culinarie regalate finora all'evento, che ha visto però tanti appuntamenti collaterali: dai vini dei produttori al momento dedicato al ricordo di Giacomo Tachis, il padre fondatore del Rinascimento dell'enologia italiana. Oggi si svolge invece una Gara di gusto, durante la quale 5 chef under 30 della Sicilia orientale si fronteggerranno ai fornelli; a giudicare i piatti una giuria di esperti e addetti ai lavori, presieduta da Ciccio Sultano, chef del Duomo di Ragusa.