Nella foto, da sinistra: René Redzepi, Joan Roca e Massimo Bottura
Il ristorante danese “Noma” di Copenaghen ha riconquistato la palma di miglior ristorante del mondo, archiviando lo scandalo dello scorso anno, che vide 63 clienti intossicati con sintomi di diarrea e vomito durati per 5 giorni. Questo il verdetto per il 2 stelle Michelin di René Redzepi (nella foto, a sinistra), specializzato in piatti della cucina nordica, che è tornato per la quarta volta (dopo la vittoria del 2010, 2011 e 2012) in cima alla classifica dei 50 migliori ristoranti stilata da 900 esperti del “Britain’s Restaurant magazine” e sponsorizzata da S.Pellegrino e Acqua Panna (due brand del gruppo svizzero Nestlè).
Al secondo posto lo spagnolo “El Celler de Can Roca” di Girona, 3 stelle Michelin, guidato da Joan Roca (nella foto, al centro) e dai suoi fratelli Jordi e Josep, che lo scorso anno strappò lo scettro al Noma. La medaglia di bronzo per il secondo anno consecutivo va a Massimo Bottura (nella foto) dell’Osteria Francescana di Modena, 3 stelle Michelin, già in vetta a tutte le guide di settore italiane.
Nella classifica “The World’s 50 Best Restaurants”, tra gli italiani premiati, troviamo anche Enrico Crippa del ristorante Piazza Duomo di Alba (Cn), al 39° posto, e Massimiliano Alajmo del ristorante Le Calandre di Rubano (Pd), al 46°. Tra le posizioni da 51 a 100, invece, figurano Davide Scabin del Combal.Zero di Rivoli (To), al 51°, e Nadia Santini del ristorante Dal Pescatore di Canneto Sull’Oglio (Mn), al 90°, che era stata eletta migliore cuoca al mondo nel 2013 dalla rivista britannica The World’s 50 Best Restaurants.
La Spagna (così come gli Stati Uniti) mantiene la leadership in classifica con sette ristoranti, tre dei quali nella top ten: oltre Al Celler troviamo Mugaritz al 6° posto e Arzak all'8°. Azurmendi a Larrabetzu, nei pressi di Bilbao, debutta in 26ª posizione confermando la vivacità gastrononica dei Paesi Baschi.
Con sette ristoranti in classifica generale, di cui due nella top ten, gli Stati Uniti, fiancheggiano la Spagna e la Francia con il più alto numero di insegne nella rosa dei primi 50. Eleven Madison Park a New York sale di un posto, al n. 4, conquistando il titolo di miglior ristorante in America del Nord. Un altro titolo conquistato dagli Stati Uniti è il One To Watch, vinto da Saison, a San Francisco. Il One To Watch del 2013, The Test Kitchen in Sudafrica, entra in classifica in 48° posizione.
Per la prima volta, il Regno Unito conquista due posizioni all'interno della top ten con Dinner di Heston Blumenthal - 5°, con un balzo di due posizioni rispetto al 2013 - e The Ledbury di Brett Graham al n.10 (+3 posizioni rispetto al 2013). Il Diners Club ® Lifetime Achievement Award è stato assegnato quest'anno a Fergus Henderson del ristorante St. John di Londra, un riconoscimento che premia il contributo che questa insegna ha dato all'identità culinaria britannica.
La Francia vanta cinque ristoranti in classifica con il Mirazur di Mauro Colagreco, a Mentone, che risale dal 17° posto all'11°.
Il Sud America festeggia con Mani di Helena Rizzo che sale di 10 posti fino al n.36 e con Helena che ottiene il premio come migliore donna chef del mondo. D.O.M di Alex Atala, a San Paolo, scende dalla sesta alla settima posizione confermandosi miglior ristorante del Sud America. Atala riceve quest'anno anche lo Chef's Choice Award, premio particolarmente significativo poichè deriva dalle votazioni di tutti gli chef in classifica. The Highest Climber Award, il premio dedicato al ristorante che realizza la migliore "scalata" in classifica va al Central di Lima (Peru) che conquista la 15ª posizione, risalendo la classifica di ben 35 posizioni rispetto al 2013!
Il ristorante Nahm di Bangkok conquista il premio come miglior ristorante asiatico e si posiziona in 13ª posizione. Gaggan, anch’esso a Bangkok, è 17° e ottiene The Highest New Entry Award, riconoscimento che premia la migliore new entry in classifica.
Nella foto, da sinistra: Enrico Crippa (chef del Piazza Duomo), Beppe Palmieri e Massimo Bottura (rispettivamente sommelier e chef dell'Osteria Francescana)
Riportiamo qui di seguito la classifica completa, nella quale abbiamo evidenziati i ristoranti italiani.
I 50 migliori ristoranti del mondo
1 Noma - Copenhagen, Denmark
2 El Celler de Can Roca - Girona, Spain
3 Osteria Francescana - Modena, Italy
4 Eleven Madison Park - New York, USA
5 Dinner by Heston Blumenthal - London, UK
6 Mugaritz - San Sebastián, Spain
7 D.O.M - Sáo Paulo, Brazil
8 Arzak - San Sebastián, Spain
9 Alinea - Chicago, USA
10 The Ledbury - London, UK
11 Mirazur - Menton, France
12 Vendôme - Bergisch Gladbach, Germany
13 Nahm - Bangkok, Thailand
14 Narisawa - Tokyo, Japan
15 Central - Lima, Peru
16 Steirereck - Vienna, Austria
17 Gaggan - Bangkok, Thailand
18 Astrid y Gastón - Lima, Peru
19 Fäviken - Järpen, Sweden
20 Pujol - Mexico City, Mexico
21 Le Bernardin - New York, USA
22 Vila Joya - Albufeira, Portugal
23 Restaurant Frantzén - Stockholm, Sweden
24 Amber - Hong Kong, China
25 L'Arpége - Paris, France
26 Azurmendi - Larrabetzu, Spain
27 Le Chateaubriand - Paris, France
28 Aqua - Wolfsburg, Germany
29 De Librije - Zwolle, Netherlands
30 Per Se - New York, USA
31 L’Atelier Saint-Germain de Joël Robuchon - Paris, France
32 Attica - Melbourne, Australia
33 Nihonryori RyuGin - Tokyo, Japan
34 Asador Etxebarri - Atxondo, Spain
35 Martín Berasategui - San Sebastián, Spain
36 Mani - São Paulo, Brazil
37 Restaurant Andre - Singapore
38 L’Astrance - Paris, France
39 Piazza Duomo - Alba, Italy
40 Daniel - New York, USA
41 Quique Dacosta - Dénia, Spain
42 Geranium - Copenhagen, Denmark
43 Schloss Schauenstein - Fürstenau, Switzerland
44 The French Laundry - Yountville, USA
45 Hof Van Cleve - Kruishoutem, Belgium
46 Le Calandre - Rubano, Italy
47 The Fat Duck - Bray, UK
48 The Test Kitchen - Cape Town, South Africa
49 Coi - San Francisco, USA
50 Waku Ghin - Singapore
Il resto della classifica: da 51 a 100
51 Combal.Zero - Rivoli, Italy
52 Septime - Paris, France
53 Relae - Copenhagen, Denmark
54 Blue Hill at Stone Barns - Westchester, USA
55 St John - London, UK
56 Le Louis XV - Monte Carlo, Monaco
57 Tickets - Barcelona, Spain
58 Ultraviolet by Paul Pairet - Shanghai, China
59 Biko - Mexico City, Mexico
60 Quay - Sydney, Australia
61 In De Wulf - Dranouter, Belgium
62 Manresa - Los Gatos, USA
63 Hedone - London, UK
64 Momofuku Ssäm Bar - New York, USA
65 Hertog Jan - Bruges, Belgium
66 Lung King Heen - Hong Kong, China
67 8½ Otto E Mezzo Bombana - Hong Kong, China
68 Nomad - New York, USA
69 Saison - San Francisco, USA
70 Momofuku Ko - New York, USA
71 White Rabbit - Moscow, Russia
72 The Tasting Room at Le Quartier Français - Franschhoek, South Africa
73 Bras - Laguiole, France
74 41 Grados - Barcelona, Spain
75 Alain Ducasse au Plaza Athénée - Paris, France
76 Mr & Mrs Bund - Shanghai, China
77 Zuma - Dubai, UAE
78 Tim Raue - Berlin, Germany
79 Maaemo - Oslo, Norway
80 Restaurant at Meadowood - St Helena, USA
81 La Petite Maison - Dubai, UAE
82 La Grenouillere - La Madelaine sous Montreuil, France
83 Die Schwarzwaldstube - Baiersbronn, Germany
84 Iggy’s - Singapore
85 Caprice - Hong Kong, China
86 Les Amis - Singapore
87 The Clove Club - London, UK
88 L’Epicure - Paris, France
89 Taubenkobel - Schutzen, Austria
90 Dal Pescatore - Canneto Sull’Oglio, Italy
91 Boragó - Santiago, Chile
92 Pierre Gagnaire - Paris, France
93 Marea - New York, USA
94 Restaurant Diverxo - Madrid, Spain
95 Malabar - Lima, Peru
96 Landhaus Bacher - Mautern, Austria
97 Bo Innovation - Hong Kong, China
98 Jean Georges - New York, USA
99 Ishikawa - Tokyo, Japan
100 Jaan - Singapore
Come funziona la classifica?
La classifica viene stilata ogni anno da un influente gruppo di oltre 900 leader internazionali nel settore della ristorazione. Tale gruppo fa riferimento a 26 distinte regioni del mondo, ognuna delle quali conta 36 membri ciascuno dei quali disporre di sette voti. Di questi sette, almeno tre devono essere desinati a ristoranti al di fuori della regione di appartenenza del membro votante. Il panel in ogni regione è costituito da critici gastronomici, chef, ristoratori e gastronomi scelti per la loro visione ed esperienza internazionale. I votanti elencano le proprie scelte in ordine di preferenza, basata sull'esperienza nei ristoranti di tutto il mondo visitati nei 18 mesi precedenti il voto. Non esiste una lista di criteri predeterminata. Il giudizio fa riferimento a ciò che il ristorante sa esprimere a 360 gradi in termini servizio, accoglienza, ambiente, filosofia di cucina.