Viene lanciata da Rimini, la capitale italiana del divertimento notturno, l’iniziativa shock promossa dall’Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, Silb, che andrà a destabilizzare il sistema imprenditoriale legato al mondo della notte. Il presidente nazionale della Silb-Fipe Confcommercio, Maurizio Pasca, annuncia infatti la volontà di far restituire le licenze a tutti gli associati, facendoli così diventare dei circoli privati.
Durante la conferenza stampa che si è svolta oggi, 14 marzo, a Rimini, presso la sede di Confcommercio, il presidente Pasca e il presidente della Confcommercio della Provincia di Rimini e presidente Silb Emilia Romagna, Gianni Indino, hanno delineato i tratti di una vera e propria rivoluzione per il mercato dell’intrattenimento che complessivamente vale 7,5 miliardi di euro.
«Il ballo abusivo vale 1 miliardo di euro - dichiara il presidente nazionale Pasca - e in questo mercato clandestino i falsi circoli privati hanno un ruolo da protagonisti, godendo di vantaggi, soprattutto fiscali, e di un’impunità che stanno mettendo in ginocchio il mercato legale dell’intrattenimento, composto da 2770 imprese regolari, circa 32mila addetti, per un volume di affari di 850 milioni di euro e un gettito fiscale, tra valore di imposte dirette e contributi, pari a 120 milioni di euro».
«I nostri associati non riescono più a sostenere questa situazione - denuncia il Pasca - se si gioca la stessa partita, le regole devono essere le stesse. Il 19 marzo, a Firenze metterò all’ordine del giorno la proposta di far restituire le licenze a tutti i nostri associati, diventando di fatto dei circoli privati».
«Il territorio riminese è tutt’altro che estraneo alla problematica del ballo abusivo - rincara il presidente regionale Indino - anche qui ci sono falsi circoli che organizzano eventi cui partecipano migliaia di ragazzi, la maggior parte dei quali inconsapevoli dei rischi per la loro sicurezza e la loro salute».
«Ringrazio il presidente Pasca - conclude Indino - per aver raccolto il mio invito a lanciare da Rimini questa campagna di denuncia, perché la nostra offerta di intrattenimento rimane un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo, ma oggi è seriamente minacciata dal proliferare del ballo abusivo».