Food delivery: dal 2010 ad oggi crescita media del 39% l'anno

La consegna di cibo e piatti pronti a domicilio (food delivery) muove un mercato che al 2021 valeva 1,8 miliardi di euro e questo tipo di servizio raggiunge ormai il 71% della popolazione italiana. A delineare [...]

22 agosto 2023 | 14:59

La consegna di cibo e piatti pronti a domicilio (food delivery) muove un mercato che al 2021 valeva 1,8 miliardi di euro e questo tipo di servizio raggiunge ormai il 71% della popolazione italiana. A delineare questo scenario è The European House Ambrosetti che in occasione del settimo forum sul food&beverage di giugno a Bormio ha sottolineato il ruolo delle piattaforme di food delivery che nell’ultimo anno hanno rappresentato il 97% del valore totale dei piatti venduti per la consegna a domicilio. Solo il 3% proviene dai canali online dei ristoranti tradizionali.

«Nel 2015 - ha dichiarato Valerio De Molli, managing partner & ceo di The European House Ambrosetti - le vendite attraverso le piattaforme di food delivery valevano 70 milioni di euro, nel 2018 oltre 360 milioni e nel 2020 più di 700. La pandemia ha contribuito alla crescita esponenziale di questo fenomeno (+20% di valore tra 2020 e 2021) che si avvicina oggi in Italia ai 2 miliardi di euro complessivi e che ha, inoltre, ulteriori e ampie possibilità di sviluppo futuro». Lo sviluppo delle piattaforme digitali ha permesso al settore dell’e-commerce alimentare di crescere esponenzialmente tra il 2010 e oggi, mediamente del 39% all’anno. Lo studio Ambrosetti ha evidenziato, inoltre, come il fatturato complessivo a fine 2022 si è attestato a 4,7 miliardi di euro grazie soprattutto al food delivery che rappresenta il 44% del valore, seguito da spesa alimentare (37%) ed enogastronomia (19%). «Il potenziale di crescita dei marketplace digitali - ha aggiunto De Molli - nel contesto agroalimentare è però ancora molto elevato, in quanto il fatturato del settore alimentare generato tramite e-commerce vale nel 2022 il 3% del totale».

Le scelte e le abitudini mutano anche grazie agli strumenti tecnologici che si utilizzano: oggi otto consumatori su 10 sono raggiunti dai social network, il 60% manifesta un forte interesse per la cucina e il 31% naviga sui social con l’intenzione di scoprire nuovi prodotti da acquistare. Grazie alla tecnologia e allo sviluppo del food delivery, oggi anche in Italia, sono accessibili nuovi concetti di ristorazione come le dark kitchen (cucine specializzate solo nella consegna a domicilio), o le ghost kitchen (un laboratorio che lavora per più marchi dedicati alle consegne), le social kitchen dove organizzare eventi con la cucina come filo conduttore o ancora le shared commercial kitchen, spazi per cucine commerciali in condivisione che ottimizzano così i costi di gestione.

FONTE: Askanews

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024