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Giuseppe Di Iorio, cuoco più votato nel sondaggio: «Amo la consistenza nel piatto»

Dal 2010 è alla guida del ristorante stella Michelin Aroma a Palazzo Manfredi, hotel 5 stelle di fronte al Colosseo. Di Iorio mette in primo piano i territori per dare vita ad una cucina che si basa su gusto e sapori. Nel sondaggio Personaggio dell'anno è stato il più votato nella categoria Cuochi e il 2° in termini assoluti tra tutti i candidati

di Gabriele Ancona
vicedirettore
22 febbraio 2022 | 05:00
Giuseppe Di Iorio Giuseppe Di Iorio, cuoco più votato nel sondaggio: «Amo la consistenza nel piatto»
Giuseppe Di Iorio Giuseppe Di Iorio, cuoco più votato nel sondaggio: «Amo la consistenza nel piatto»

Giuseppe Di Iorio, cuoco più votato nel sondaggio: «Amo la consistenza nel piatto»

Dal 2010 è alla guida del ristorante stella Michelin Aroma a Palazzo Manfredi, hotel 5 stelle di fronte al Colosseo. Di Iorio mette in primo piano i territori per dare vita ad una cucina che si basa su gusto e sapori. Nel sondaggio Personaggio dell'anno è stato il più votato nella categoria Cuochi e il 2° in termini assoluti tra tutti i candidati

di Gabriele Ancona
vicedirettore
22 febbraio 2022 | 05:00
 

Roma a portata di mano. Più di così non si può, con il Colosseo che sembra parte integrante del locale. Siamo a Palazzo Manfredi, cinque stelle capitolino dove dal 2010 Giuseppe Di Iorio guida il ristorante stella Michelin “Aroma”. Dodici anni da vertice, con alle spalle un curriculum siderale. Dopo la scuola alberghiera a Roma, muove i primi passi nel Ristorante Margutta. Ma gli orizzonti vanno allargati: si devono fare nuove esperienze. Eccolo quindi a Londra all’Hyde Park Hotel. Il ritorno nella Capitale lo vede ormai specializzato nell’alta ristorazione alberghiera e approda ad insegne autorevoli come Hotel Inghilterra e Parco dei Principi. Nel 2005 è al ristorante Mirabelle dell’Hotel Splendide Royal, dove la sua linea di cucina si consolida per poi definirsi in oltre un decennio di alto profilo nelle cucine di Aroma. Fino all’ultimo riconoscimento che è stato un po’ la consacrazione del pubblico: il 14° sondaggio “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza - Premio Italia a Tavola” lo ha visto trionfare nella categoria “Cuochi”.

Giuseppe Di Iorio Giuseppe Di Iorio, cuoco più votato nel sondaggio: «Amo la consistenza nel piatto»

Giuseppe Di Iorio

Un commento a caldo. È stata dura? Sei stato il secondo nome più cliccato in termini assoluti, dopo Jerry Bortolan negli “Opinion leader”.
Un bellissimo regalo di compleanno, visto che il 26 febbraio compio 52 anni. I primi due turni sono andati in scioltezza. Poi è salita la tensione. Comunque è stata dura con nove settimane di votazioni, oltre due mesi. Con Alessandro Buffolino ce la siamo giocata alla grande, tiratissima, sul filo di lana. Sono felice, dopo due anni di sofferenza ripartire con un grande risultato che rappresenta una forte spinta.

Il 2022 sarà l’anno della rinascita?
Certo. Sono fiducioso nelle nuove aperture. A Roma, poi, stanno arrivando i grandi gruppi alberghieri. E dopo una pandemia anche economicamente così pesante non si può far altro che risalire la china. Non dimentichiamoci che nel mondo siamo conosciuti come il “Bel Paese”. Nel 2025 ci sarà il Giubileo, un anno speciale per i fedeli di tutto il mondo con al centro Roma.

Come si articola la tua idea di cucina?
Mette in primo piano il territorio, i territori. Abbiamo i prodotti migliori in assoluto, filiere meravigliose. Tutto deve essere commestibile; mi piace la cucina del buono. A Roma la clientela è esigente, abituata a una gastronomia che si basa su gusto e sapori. Con una profonda identità, ben definita. Amo la consistenza nel piatto. Sono mediterraneo, di origini calabresi.

Spaghettone alla cacio e pepe con gamberi di Mazara Giuseppe Di Iorio: «Amo la consistenza nel piatto»

Spaghettone alla cacio e pepe con gamberi di Mazara

La creatività, allora?
La creatività è il nostro lavoro. È quell’elemento che ti permette di impegnarti per 12-13 ore e di studiare gli abbinamenti fin quando non riescono alla perfezione. Possiamo contare su materie prime eccezionali, il nostro made in Italy è davvero un valore. Creatività è anche realizzare a regola d’arte una pasta pomodoro, basilico e olio extravergine di oliva. I piatti che si fondano sull’essenza del gusto diventano un omaggio agli ingredienti.

Perché Aroma propone diversi menu?
Per offrire ai nostri ospiti tante piccole opportunità di scelta, per una gestione più puntuale del servizio, per lavorare con maggior precisione e per non sprecare nulla. Prima del lockdown c’era il menu à la Grand Carte con 18 -19 portate.

Progetti nel cassetto?
Quello di non fermarci più. Abbiamo voglia di esprimerci e bisogno di continuità. Siamo pronti, determinati, carichi di adrenalina.

 

 

INTERVISTA FLASH

Il tratto principale del tuo carattere?
Gioioso e creativo

Il tuo difetto maggiore?
Permaloso

Il tuo pregio a cui tieni di più?
Sono una brava persona

Il vino che preferisci?
Bollicine

Il piatto che preferisci?
Fettuccine al ragù

Il tuo colore preferito?
Verde

Il tuo hobby?
Guardare lo sport dalla poltrona

Il tuo sport?
Calcio

Il nome del tuo animale domestico?
Non ho animali domestici. In famiglia abbiamo sofferto tanto in passato per uno che è mancato

Se non vivessi a Roma dove vorresti abitare?
Vicino al mare, in Calabria

Lo scrittore che preferisci?
Isabel Allende

Il regista che preferisci?
Quentin Tarantino

 

Ristorante Aroma
via Labicana 124 - 00184 Roma
Tel 06 97615109
www.manfredihotels.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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