Le polemiche sui voucher non si placano. Il Pd infatti ha scelto di reintrodurre nella cosiddetta manovrina una norma sostitutiva dei voucher anche per le imprese, salvo poi fare marcia indietro. A quel punto però aveva già ricevuto un fiume di critiche. «Leggo ricostruzioni assurde sul Pd che vuole utilizzare la questione voucher per mettere in difficoltà Gentiloni. Noi difendiamo il nostro premier e abbiamo sempre concordato la linea da seguire. Siamo pronti tuttavia a ritirarlo se questo è il volere del governo", ha spiegato Ettore Rosato, presidente dei deputati del Pd. «Non cerchiamo nessun incidente parlamentare avendo sempre parlato il linguaggio della chiarezza. Adesso aspettiamo indicazioni da Palazzo Chigi», sottolinea l'esponente dem.
Intanto nel mondo agricolo quella che fino a pochi mesi fa era una paura ora sta diventando sempre di più un problema concreto. L’eliminazione dei voucher infatti rischia di mettere in difficoltà gli agricoltori ora che è giunta la bella stagione e il lavoro si intensifica in modo importante.
Con l’inizio della piena attività primaverile per frutta e ortaggi è Sos nelle campagne dove servono alternative ai voucher per garantire i raccolti e non perdere opportunità di lavoro per 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati in agricoltura nell’attività stagionale. Gli addetti ai lavori sentono forte la necessità di individuare una valida alternativa che possa rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori per non perdere opportunità occupazionali e compromettere l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi.
L’impiego dei voucher in agricoltura è praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. In agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.