Dopo che nei giorni scorsi è stato raggiunto l’accordo preliminare fra il Consiglio europeo e l’Europarlamento sulla normativa per rendere operativo l'obbligo di sbarco di tutto il pescato in porto, già in vigore dal primo gennaio 2015, emerge la principale novità del testo del cosiddetto regolamento “omnibus”, che consiste in un periodo di adattamento di due anni per i pescatori, che non saranno quindi soggetti a sanzioni, oltre all'obbligo della Commissione europea di redigere un rapporto annuale sull'attuazione della nuova normativa, sulla base dei dati forniti dagli Stati membri.
«Il Parlamento europeo - spiega l'eurodeputato francese Alain Cadec (Ppe), relatore del provvedimento, intenzionato eventualmente a rivedere la normativa in caso di criticità - deve essere in grado di valutare come viene attuato l'obbligo di sbarco di tutto il pescato».
Gli eurodeputati hanno inoltre cercato di rendere più facile la vita dei pescatori, limitando l'obbligo di tenere un registro con tutti i quantitativi di ciascuna specie a bordo, per le catture superiori a 50 kg ed eliminando quello di separare le catture sottodimensionate in scatole diverse. Il testo di compromesso attende adesso il via libera del Parlamento europeo, che non dovrebbe arrivare prima di aprile in plenaria, per poi ricevere l'imprimatur formale del Consiglio.